DEPENDENCE

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{ascoltare Amnesia-Wherever You Are-Close As Strangers dei 5SOS durante la lettura}

La vedo lí, distesa, e non ci posso fare niente.

L'ho conosciuta, Greta, a scuola, e pioveva a dirotto, e lei è entrata nel mio cuore come un fulmine, velocissima, non mi ha nemmeno dato il tempo di ammirarla.

Era entrata, lei, con quel suo fare spocchioso da "coatta", che si credeva forte, ma era vittima della sua insicurezza.

L'ho amata, Greta, e lei mi ha detto quello che faceva. Si drogava, e beveva.

L'ho consolata, l'ho abbracciata, e lei si è liberata di quelle sue catene mortali che la nascondevano, ha pianto nelle mie braccia, lei, così fragile ma forte.

Si credeva importante, Greta, solo perchè si faceva di qualche sostanza.

L'ho vista in condizioni che voi non potreste immaginare, l'ho vista a terra, con i capelli tutti scarruffati, ma non mi importava molto, io l'ho sempre reputata la ragazza più perfettamente imperfetta del mondo.

Ho riso e ho pianto quando lei mi ha chiamato e mi ha detto, sulle scale di scuola «Lorenzo» «Dimmi» «Sei la mia droga» e mi ha baciato.

Non riusciró mai a scordare le sue labbra morbide, e come le ho baciate la prima volta, sapevano leggermente di fumo e cioccolata, le ho toccato i capelli, i suoi magnifici capelli dalle punte arcobaleno. Erano morbidi come lei, in quel momento, dove tutto sembrava essersi volatilizzato, dove anche Matteo, il mio migliore amico è rimasto ammutolito, perchè baciare Greta Menchi, qui, era considerato un privilegio.

Sono andato a casa sua, e profumava di fiori. Mi ha fatto vedere le sue siringhe, poi sono rimasto sbigottito alla vista delle sue esili braccia. Piene di buchi. E ogni buco non faceva che essere come un pugno in faccia, e mi è scesa una lacrima, e le altre hanno avuto la folle idea di seguirla, e sono crollato.

Mi ha preso, Greta, per il cuore, l'ho amata, come... come... non c'è paragone, era la mia vita, la mia fonte di felicità, che non faceva altro che autodistruggersi.

Ci ho fatto l'amore, con Greta, sentivo che non era "solo sesso" era amore, e non credo che proveró lo stesso che ho provato quella notte con qualcun'altra.

Era la mia ancora, ma si sa, le ancore prima ti sorreggono, ma poi ti fanno affondare.

Ha ballato, Greta, quando siamo stati in riva al mare, e ha messo la testa sul mio petto per sussurrarmi «Sai una cosa?» «No, dimmela» «I nostri cuori battono insieme» e alzando lo sguardo, mi ha baciato.

Ho riso con lei, un sacco, che ora è la causa delle mie lacrime. Ieri, non so il motivo, ha deciso di distruggersi, lei, ha bevuto troppo, e non ha potuto fare a meno di mancare quel palo, che ha messo fine alla mia Greta, il mio Unico Vero Amore, e adesso sto piangendo e ho la nausea, a vederla rinchiusa lì, in una bara di legno mi fa soffocare.

Matteo mi guarda, comprensivo, e io scappo via, e tutti mi guardano.

Appena sono abbastanza lontano urlo, e estraggo dalla tasca quell'oggetto ferreo che speravo di non dover usare mai.

Con tutto il coraggio di cui dispongo affondo la lama nel mio petto, e cazzo se brucia, ma lo sto facendo per rivederla.

Piango, mi accascio a terra, l'ultima cosa che vedo è Matteo esterrefatto e penso, prima di morire,

"Amore mio, Greta, stiamo per rivererci, ti amo più che mai, tuo Lorenzo"

FINE

Dependence {One Shot}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora