Sai sorridere?

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Violet era ancora nel suo camerino e ripensava a tutto quello che aveva appena sentito. Come aveva fatto Brigitte in due movimenti di anche e tanta cattiveria a conquistare il pubblico? Ma soprattutto come poteva essere la preferita del pubblico se avevano appena girato la prima puntata del programma e questa non era nemmeno andata in onda? Qualcosa non andava, Violet lo sapeva e avrebbe fatto qualsiasi cosa in suo potere per scoprirlo.

Violet fu sbalzata fuori dal mondo dei suoi pensieri, che diventavano sempre più fitti e intensi, quando vide un biglietto passare sotto la sua porta. Che poteva essere?

Tra la preoccupazione mista ad un pizzico di curiosità, Violet si fece coraggio e si fiondò sulla lettera. Non appena la aprì vide le seguenti parole:

"Violet sei una delle fortunate che Brandon porterà fuori per il primo appuntamento, organizza qualcosa di carino per lui, ricorda che fare una buona impressione iniziale è fondamentale! "

Violet era così sorpresa che dovette leggere la lettera almeno altre tre volte per iniziare a credere che fosse vera. Era molto agitata ma per sua sorpresa anche molto felice.

Il suo pensiero ora però tornò alle altre ragazze. Chi poteva allora aver voluto incontrare? Le concorrenti che avrebbe dovuto scegliere sarebbero state solo tre, se una di queste era lei, una sicuramente Brigitte, perché aveva origliato la conversazione di Brandon e la presentatrice, la terza chi poteva essere? Violet iniziò a pensare che forse lo sguardo che si erano scambiati appena prima di scegliere Juliette agli speed date avrebbe voluto dire qualcosa anche per lui. Ritornò rossa al solo pensiero. A quanto pare le ragazze scelte allo speed date non avevano fatto un grande effetto a Brandon, o forse la terza era davvero una che aveva scelto anche in puntata. Violet era davvero curiosa di sapere chi potesse essere la terza scelta e, proprio in quel momento, bussarono alla sua porta.

TOC TOC

Violet corse verso la porta per aprire e vide Juliette con gli occhi lucidi che saltava come una bambina urlando che era stata scelta. Non ci era voluto molto a Violet per scoprire chi fosse la terza scelta, ma era contenta che si trattasse di Juliette, e non piuttosto di Aria, con cui non aveva più parlato da quando era iniziato il programma.

Juliette poco dopo notò che, la stessa lettera che aveva ricevuto, la teneva stretta tra le mani anche Violet, quindi chiese sempre un po' gridando per la gioia mista a stupore:

"Ha scelto anche te?"

Violet annuì sorridendo e Juliette subito per la gioia la abbracciò, quindi dopo pochi istanti si trovarono entrambe strette l'una all'altra a saltare per la gioia. La loro era più emozione per essere state scelte, piuttosto che quella di uscire con un ragazzo che in realtà nemmeno conoscevano.

Erano capitate più cose in quel momento che nell'intera vita di Violet così, stanca, ma finalmente con un bel sorriso stampato sul volto, si coricò a letto. Dormì poco perché il suo unico pensiero era come colpire fin da subito Brandon per fargli fare un appuntamento indimenticabile e convincerlo a sceglierla ancora anche in futuro.

Il giorno successivo Brandon uscì sia con Juliette che con Brigitte, ma nessuna poteva proferire parola su quello che fosse successo, si sarebbe visto tutto la settimana dopo nello studio del programma televisivo. Violet era sollevata di avere ancora un po' di tempo per pensare a cosa fare.

Poi le venne un'idea, sarebbe andata dove tutto era cominciato per i suoi genitori, augurandosi la stessa storia d'amore, a Positano, terra incantata, dove i suoi genitori scelsero di sposarsi.

Il giorno seguente fu portata dai responsabili del programma a Positano e le dissero che sarebbe arrivato presto anche Brandon. Una volta giunta presso la piazza principale sentì subito aria di casa, la gente che gridava per le strade di assaggiare i loro prodotti, il mare che sembrava ancora più chiaro e bello grazie al sole che era già alto nel cielo, il verso dei gabbiani, le vie che profumavano di una fragranza di limone leggera, ma che ti inebriava, colori su colori delle case, le chiese con dei mosaici splendidi sulle cupole che le rendevano ancora più preziose e affascinanti.
Violet si ritrovò a cogliere tutti questi piccoli dettagli, e si sentiva libera e leggera a tal punto che iniziò a girare su sè stessa sentendosi anche lei un piccolo gabbiano, e il suo abito bianco la seguiva in ogni suo movimento, come fosse un piccolo angelo sceso perché aveva trovato un posto puro e bello come lei.

Il trono dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora