Avvertenze: Questo capitolo contiene scene esplicite con descrizioni dettagliate. Se non vi sentite a vostro agio dopo questa premessa vi consiglio di non leggerlo e di passare a dare un'occhiata alla mia one-shot "Ventaglio".
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Buio. Non una singola luce accesa, non un singolo raggio di luna che entrasse dalle finestre. Sembrava che quella casa fosse immersa nella più recondita oscurità. Le chiavi ciondolavano ancora dal portone d'ingresso e il grande orologio a parete ticchettava con insistenza. Erano appena passate le due del mattino.
Maiko si richiuse la porta alle spalle e dopo aver acceso la luce della stanza lasciò cadere le chiavi sulla tavola.
«Itachi?» chiamò a voce alta.
Non ottenne nessuna risposta, ma le parve di sentire qualcosa muoversi nella zona delle camere da letto. Possibile che Itachi si fosse già addormentato? Era sabato sera e l'Uchiha era solito invitare i suoi amici per giocare a carte fino a tardi. Non era da lui addormentarsi prima di aver visto l'alba nascere dietro agli alberi.
«Itachi?» disse di nuovo.
Ancora nessun segno di vita. Maiko sciolse il fazzoletto che le avvolgeva il collo e lo posò sul divano. Non le rimaneva che andare a controllare di persona.
Mentre si avviava verso il corridoio notò una piccola scia composta da gocce di liquido scuro, forse rosso o marrone. Il cuore iniziò a batterle forte nel petto. Sangue?
Si abbassò e affondò l'indice in una goccia per poi avvicinarlo al viso. Ci diede un'occhiata dubbiosa e poi senza pensarci due volte leccò via la sostanza dal dito.
«Cioccolata...» sussurrò fra sé.
A quel punto era ancora più perplessa di quanto non lo fosse quand'era entrata. Casa buia, luci spente, silenzio totale e ora addirittura del cioccolato fuso sul parquet? C'era sicuramente qualcosa fuori posto. Magari erano entrati dei ladri. Ma quale ladro si sarebbe messo a scaldare la cioccolata sul forno prima di portarla via?
Maiko attivò per sicurezza il byakugan e si guardò intorno. Non c'era la minima traccia di presenze umane nell'edificio, se non si contava quello che doveva essere Itachi nella camera da letto.
Tirò un sospiro di sollievo e decise di seguire il percorso segnato dalle goccioline per scoprire cosa le avesse causate. Attraversò l'intero corridoio e si fermò di fronte alla porta che la separava dal suo fidanzato. La scia si arrestava lì. Itachi doveva averne combinata una delle sue. Magari gli era venuta fame e da irrimediabile golosone si era preparato dei pancakes da mangiare a letto.
Posò il palmo sulla maniglia e aprì lentamente la porta.
«Maiko...» esclamò una voce calda e sensuale nell'oscurità.
La giovane allungò il braccio in direzione della parete per cercare l'interruttore, ma qualcosa la trattenne all'improvviso. Si sentiva completamente bloccata, incapace di muoversi. Itachi l'aveva paralizzata con un'illusione.
«Dove sono i tuoi amici? Mi aspettavo di trovarli qui, invece guarda... Hai sporcato dappertutto.» lo rimproverò lei.
Itachi emise una breve risatina gutturale.
«Li ho mandati via presto. Dovevo preparare tutto per il tuo arrivo.» rispose tenebroso mentre il suo sharingan brillava di luce rossa come il sangue.
«Preparare?» chiese insicura.
«Non accendere la luce... Usa il byakugan e dimmi cosa vedi.» la pregò con un tono calmo e malizioso.
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Quel fatidico sabato sera ‣ Itachi Uchiha
ActionItachi Uchiha decide di organizzare una sorpresa speciale per la sua fidanzata. Al suo ritorno, infatti, Maiko lo trova in una posa a dir poco... Appetibile. Questa fanfiction contiene scene estremamente dettagliate non adatte a un pubblico sensibil...