Capitolo 17

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"Il ragazzo non reagisce alle cure. Abbiamo provato di tutto, ma niente fino ad ora ha funzionato. Quello che non riusciamo a capire è perché non si svegli. Purtroppo non ci resta che aspettare e vedere se la situazione cambia. Mi dispiace molto, ma temo che sia in coma. "
Sono queste le parole che mi continuavano a tornare in mente mentre ero sdraiata sul mio letto inerme, come un vegetale. Non avevo idea e non volevo sapere da quanto tempo fossi così, con le lacrime che continuavano a sgorgarmi dagli occhi come un fiume in piena e le coperte cosparse di fazzoletti. Le mie amiche avevano avuto la decenza di tirare le tende del baldacchino e uscire dalla stanza. Probabilmente erano andate da Lily per cercare di consolarla, dato che non me avevano fatto cilecca. Non sapevo chi delle due stesse peggio, ma ero certa che lei sarebbe stata più facile da consolare, dato che io da quando avevo messo piede nell' ospedale San Mungo non avevo più aperto bocca.
Ero stata all' ospedale dei maghi solo un paio di volte, ma mai per cose gravi. Da adesso ero sicura che il solo ricordo di quel posto mi avrebbe portata alla devastazione emotiva.
Dopo l' incidente tutta la mia famiglia si era recata al San Mungo e nessuno ci era uscito in condizioni decenti. Inutile dire che zia Ginny e zio Harry erano a dir poco distrutti, così come James e Lily, ma tutti eravamo profondamente scossi.
Scorpius ci aveva raggiunto e lui non sembrava stare meglio di noi, dopotutto Albus era il suo migliore amico.
Per quanto mi riguardava, invece, ero diventata un fantasma. Non parlavo con nessuno, non mangiavo e passavo le mie giornate in camera. Albus era come mio fratello, avendo la stessa età e proveniendo dalla stessa famiglia eravamo letteralmente cresciuti insieme e la sola sensazione di non avercelo più intorno mi spezzava il cuore.
I professori ci avevano dato qualche giorno per riprenderci, ma io, benché fosse già passata una settimana, non ero ancora tornata a lezione. Semplicemente non mi sentivo pronta ad affrontare le occhiate compassionevoli di tutta la scuola, come se Albus fosse morto. Lui non era morto, era in coma. Sarebbe tornato, ne ero sicura. O forse lo speravo soltanto.
Ultimamente passavo le giornate sul letto, mangiando e bevendo poco, non parlando con nessuno e piangendo. Lydia si era ripresa un po' e tirava avanti grazie alla speranza, che a me, però, sembrava mancare.
Ogni giorno le mie amiche mi portavano i compiti e gli appunti delle lezioni e mi riferivano tutto della giornata, mentre io accoglievo le loro notizie con pochi segni della testa. Loro erano molto preoccupate per la mia salute e spesso mi consigliavano di uscire, ma rifiutavo sempre. In cambio passavo il mio tempo immersa tra i ricordi.

***
Flashback
Io e Albus abbiamo 2 anni e stiamo facendo il bagno insieme, inondando il pavimento di nonna Molly.
"HARRY JAMES POTTER! VIENI IMMEDIATAMENTE QUI! PERCHÉ TUO FIGLIO E TUA NIPOTE STANNO FACENDO IL BAGNO SENZA NESSUNO CHE LI CONTROLLI?" Le urla di zia Ginny riecheggiano per la casa, mentre un non poco spaventato zio Harry accorre in bagno giusto in tempo per vedere me e Albus, stesi non più nella vasca ma sul pavimento oramai completamente allagato che ridiamo allegramente.
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Sono passati 3 anni e io e Al stiamo ammirando il suo nuovo regalo di compleanno : una scopa giocattolo. Era da molto tempo che ne chiedeva una ai suoi genitori e finalmente l' aveva ricevuta. Subito lui ci monta su e mi offre una mano per salire. Ho paura perché non sono mai salita su una scopa e temo che ci faremo molto male, ma Albus sembra molto sicuro e basta un' occhiata per convincermi. Afferro la sua manina e salgo su, poi lui si da una spinta e cominciamo a volare. Ci alziamo sono di qualche centimetro, ma per due bambini di 5 anni sembrano un' altezza incredibile e insieme, su quella minuscola scopa, scopriamo per la prima volta la passione per il volo.
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" Sei un disastro, Rose, lasciatelo dire." Albus mi è accanto, sul divano della Tana, mentre stringo del ghiaccio sulla fronte. Stavamo giocando e ho sbattuto la testa contro una mensola.
" E tu sei il bambino di 8 anni più fastidioso del mondo." gli dico facendo la linguaccia e fingendomi arrabbiata, ma so che con lui non riesco a tenere il muso nemmeno per 2 minuti, perché è il mio secondo fratello, é il mio migliore amico. Lui mi da un leggero spintone e io un pugno amichevole sulla spalla e dopo 5 minuti il ghiaccio si sta sciogliendo lasciando una pozza d' acqua sul divano, mentre noi siamo di nuovo a giocare per casa.
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" BUON COMPLEANNO ROSE!"
È il mio 11° compleanno e tutta la famiglia è riunita. Finalmente tra non molto potrò andare ad Hogwarts, ma la cosa migliore è che Albus ci verrà con me, almeno non sarò sola. È vero che James ha solo un anno in più di noi, ma senza Albus non penso sarebbe stata la stessa cosa.
" Rose, questo è il mio regalo." Il mio migliore amico mi passa un pacchetto piuttosto rettangolare che, una volta scartato, scopro essere un libro; ma non un libro qualsiasi, bensì il libro " Storia di Hogwarts", uno che desideravo da tempo. Abbraccio Al e lui mi stringe a sua volta come a sigillare ancora una volta quel forte legame che ci unisce. Non penso che dimenticherò mai questo compleanno.
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Siamo al 4° anno ad Hogwarts e io ed Al siamo nelle cucine, alle 3 di mattina, ad abbuffarci di cibo. Abbiamo passato dei momenti difficili, soprattutto nei primi due anni, perché dal momento in cui ha messo piede nel treno ha fatto amicizia con la persona più odiosa di tutta la scuola : Scorpius Malfoy.
Non avendo io voluto averci niente a che fare io e Albus ci siamo allontanati per un po', ma la nostra amicizia e tutto il tempo passato insieme sono stati più forti della lontananza e siamo tornati più uniti di prima.
" Al, permettimi di chiederti una cosa: perché siamo qui, esattamente?" gli dico.
" Perché avevo voglia di passare un po' di tempo con la mia migliore amica senza che Scorpius fosse geloso." risponde lui alzando le spalle. Io rido forte, immagginandomi la faccia di Malfoy geloso di me e dopo poco la risata di mio cugino si unisce alla mia e io mi rendo conto di quanto sono fortunata ad averlo al mio fianco sempre.
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Sono passati altri 3 anni e ora io e Albus siamo al nostro ultimo anno ad Hogwarts. Sembra ieri che siamo saliti su quel treno, che il Cappello Parlante ci ha smistato una in Grifondoro e l' altro in Serpeverde, ma da quel momento sono passati ben 7 anni.
Ora siamo nella Sala Comune di Serpeverde, sono sdraiata con la testa sulle sue gambe mentre lui mi accarezza dolcemente i capelli rossi. Sono appena tornata da una passeggiata con Scorpius e Albus non smette di sorridere, solo che non capisco il motivo. Dopo qualche minuto, spinta dalla curiosità gli chiedo : " Cos' hai da sorridere così malandrino, Al?"
" No, niente. Sono solo felice di vedervi felici. Sai, è da quando conosco Scorpius che spero che vi mettiate insieme, e ora, dopo 7 lunghi anni, è accaduto veramente e sono contento per i miei migliori amici."
Io mi alzo e gli scompiglio i capelli corvini e poi lo abbraccio.
" Ti voglio bene, Al. " gli dico e lui mi stringe a sé come risposta e so che con quella stretta lui mi ha comunicato tutto quello che a voce non riesce a dire.
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Scoppiai in lacrime ripensando a tutti quei bei momenti passati insieme e soffermandomi di più su quel ricordo di non molto tempo fa, come se volessi aggrapparmi ad esso per paura che svanisse. Non mi ero resa veramente conto di quanto Albus ci fosse sempre stato per me e di quanto io ne avessi bisogno per andare avanti fino a quando non lo avevo più.
Piansi a lungo, immersa nei ricordi, poi sentii la porta aprirsi e Lydia vidi entrare nella stanza. Si sedette sul mio letto e mi abbracciò forte.
Per lei Albus era molto importante, ma sapeva cosa significasse per me e voleva aiutarmi a superare quel momento.
Dopo un attimo l' abbracciai a mia volta, leggermente sollevata nel sentire un contatto con un' altra persona dopo una settimana di solitudine. Restammo abbracciate a lungo, piangendo e consolandoci a vicenda, senza dire una parola.
Passarono forse 10 o 15 minuti quando ci staccammo e lei mi disse: "Rose, non puoi più rimanere qui. Sei pallida, e denutrita. So che fa male, ma devi affrontarlo e la prima cosa per farlo è alzarsi da questo letto. "
La fissai e poi mi alzai. Per un attimo mi cedettero le gambe, ma mi ristabilii subito." Grazie, ne avevo veramente bisogno." le dissi con voce roca. Lei mi strinse una mano e mi accompagnò in bagno dove mi aiutò a sistemarmi.
Ero in condizioni veramente penose e ci volle più o meno un' ora prima che tornassi per lo meno presentabile.
Avendo passato gli ultimi tempi in camera, non avevo idea di che giorno fosse così chiesi a Lydia di dirmelo. " È sabato." rispose lei.
Dopo di che scendemmo le scale e arrivammo in Sala Comune, dove mi aspettavano tutte le altre mie amiche e i mie parenti, compresa Lily che non sembrava avere un aspetto migliore del mio. Tutti insieme varcammo la porta e ci dirigemmo nei corridoi.
Stavamo camminando da qualche minuto, quando da un angolo spuntò Scorpius. Mi fermai di colpo, con la gola secca e lo stomaco chiuso, mentre gli occhi mi si riempivano di nuovo di lacrime. Vederlo mi ricordava troppo Albus, non riuscivo a sostenere il suo sguardo e nemmeno pensare cosa avesse passato. In preda a quelle emozioni presi una decisione e mi avviai verso di lui.
Quando mi vide camminare nella sua direzione aprì le braccia come per abbracciarmi ma io mi scostai. Le lacrime ormai mi solcavano le guance e io non tentavo neppure più di nasconderle. Tutta quella situazione mi faceva male. Vidi un' espressione confusa farsi strada sul suo volto, ma feci finta di nulla e mi avvicinai. Quando fui abbastanza vicina affinché solo lui potesse sentirmi dissi in un sussurro: "Scorpius, mi dispiace tantissimo, ma tra di noi è finita." e corsi via.



Spazio autrice
Okay, per l' ennesima volta mi scuso per la lunghissima attesa ma ormai vi ho ripetuto le stesse cose un miliardo di volte che spero mi capiate.
È stato un capitolo molto complicato da scrivere, soprattutto perché la tristezza e la malinconia sono ben percepibili e perché non sapevo come far trasmettere più emozioni possibili. Spero veramente che vi sia piaciuto perché ci ho messo tanto impegno e non vorrei che questa tipologia di capitolo fosse un totale fiasco.
Mi scuso se ci sono errori e se avete pianto, ma non vi biasimo se lo avete fatto, è successo pure a me mentre scrivevo.
Detto questo fatemi sapere se vi è piaciuto e ora evaporo che è meglio.
Un bacio 💞
Lara 🖤

So bad , So good - Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora