Kristen's Solution

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(T/N)'s P.O.V.

Hai aperto lentamente gli occhi, svegliandoti dal sonno in cui eri caduta qualche ora prima. Come cazzo hai fatto ad addormentarti così quando quel tizio girava attorno a casa tua?!
"Sono viva?" hai domandato ad alta voce toccandoti braccia, fianchi e gambe per poi uscire dalla botola e stiracchiarti. "Sì, sono viva" hai constatato toccandoti il naso, sentendo un liquido caldo uscire da esso. Sei corsa a gran velocità fuori dal seminterrato, aprendo velocemente la porta e hai preso uno strappo di Scottex per pulirti il naso... Stava colando sangue. Eppure era strano... Tu non eri solita soffrire di sanguinamenti dal naso, non ti capitava mai ma da quando erano iniziati questi strani episodi ti capitava anche troppo spesso.
Hai alzato le spalle e guardato l'ora... Le 9:54 di mattina.
"Wow... E non ho fatto incubi!" hai esclamato felice seppur l'incubo lo stavi avendo la notte prima. Chi cazzo era quel tizio con gli occhiali? E perché ti aveva salutata? "Una cosa è certa... Non mi avranno mai, dovesse cadere il mondo." hai sibilato sicura di te seppur dentro tu fossi terrorizzata. Quei tizi ti seguivano da un paio di mesi ormai, inizialmente li vedevi solo come flash con la coda dell'occhio ma di recente li vedi proprio camminare e correre nelle tue vicinanze... Proprio come ieri notte.

~Timeskip~

Eri seduta sulla poltrona della tua psichiatra, la quale ti guardava sospettosa e con uno sguardo strano... Come se ti stesse giudicando.
"Quindi ripetimi un po'... C'era questa persona con due accette e con tic strani e violenti che ti ha salutato da fuori casa tua?" ha domandato lei appuntandosi qualcosa sul taccuino.
Hai annuito per poi confermarle di sì.
"E... Questa figura... Era la stessa che ti sta seguendo insieme agli altri due negli ultimi mesi?" ha chiesto nuovamente spostando i suoi occhi marrone scuro da te al suo dannato taccuino.
"Sono sicurissima fosse lui. E quei dannati tic... Erano così violenti..." hai mormorato come il tuo cuore prendeva a battere molto più velocemente e l'ansia montava nel tuo petto.
"Certo..." ha detto lei appoggiandosi la penna nera alle labbra ricoperte di rossetto rosso per poi tornare a scrivere. A quel punto rabbia e nervosismo hanno sorpassato l'ansia e la paura e hai avuto uno scatto che ti ha portata al prendere quel fottuto taccuino e leggere cosa stracazzo stava scrivendo. "(T/N)!!" ha urlato lei presa contropiede dalla tua azione ma del suo tono sorpreso ti fregava ben poco. Odiavi a morte quando la gente faceva altro mentre parlavi, volevi sapere cosa aveva di così importante da scrivere.

"La paziente continua a parlare di una figura scossa da tic con delle accette in mano davanti alla sua finestra affermando essere una delle figure che la pedinano negli ultimi mesi. Le allucinazioni sembrano non migliorare, la sua ricerca di attenzioni sembra peggiorare.
La ragazza si rifiuta di ammettere che è tutto nella sua testa e che tali figure non esistono in quanto sono solo manifestazione del suo bisogno di attenzioni e delle sue paure."

Hai letto in quella sua calligrafia tipica di un medico, infatti ci hai messo qualche secondo a leggere e capire cosa dicesse.
A tali parole il sangue ha inizato a ribollirti nelle vene, la rabbia ha annebbiato la tua mente e la furia ha preso il pieno controllo di te.
"Lei mi ha davvero sfracassato le palle con le sue fottute insinuazioni. Non mi ascolta, non mi crede nemmeno, mi spiega che cazzo di modo di lavorare è?!" hai detto piena di collera come le tue parole traboccavano di veleno.
"(T/n), non cominciare... So che ti senti poco ascoltata date le mie parole ma devi capire che queste cose sono tutte nella tua testa..." ha spiegato lei cercando di riprendere il taccuino.
"Non cominciare... Non cominciare A ME?! MA IO LA STRANGOLO E LA DO IN PASTO AI LUPI!!!" Hai iniziato a urlare strappando la pagina dal quadernino e strappandola in mille pezzi dalla rabbia alzandoti in piedi e tirando un calcio violento alla poltrona su cui eri seduta un attimo prima.
" (T/n). Calmati subito o sono costretta a-" ha iniziato a dire lei come tu l'hai interrotta.
"A fare cosa? Cosa mi farà, sentiamo? Lei non può farmi niente senza il mio consenso." hai sputato tu velenosa facendole piovere i pezzettini di carta sulla testa.
La donna davanti a te ha solo sospirato. Il suo petto magro ed esile si è espanso come la donna ha inalato l'aria. La sua figura magra esprimeva esasperazione da tutti i pori ma anche sconfitta, sapeva di non poterti fare niente senza il tuo consenso.
I suoi occhi marrone scuro si sono chiusi per un attimo per poi riaprirsi e spostarsi su di te.
"(T/n) tu sei giovane e soffri di malattie mentali non indifferenti per una ragazza giovane e di soli 23 anni. Per carità, capisco tu sia arrabbiata e non ti senta compresa ma tu ancora non sai riconoscere le tue allucinazioni. Sei solo arrabbiata e stanca e lo capisco, per dio... Ma non puoi continuare a vivere così e arrabbiarti solo perché uno ti dice la verità. Ora, avevo intenzione di proporti una cosa... " ha detto lei con calma alzandosi dalla sua sedia e togliendosi i vari pezzettini di carta dai mossi capelli biondi.
"Tch. Verità, come se tu la conoscessi. Tu NON SEI me, tu non sai con cosa minchia ho a che fare ogni dannatissimo giorno, non sai cosa vedo io. Quindi non fare miss so tutto io sulla tua vita perché non è così." hai detto tu arrabbiata, riuscendo a malapena a contenerti.
"(T/n)." ti ha ripresa lei guardandoti storto. La sua pazienza iniziava a finire ma a te poco importava. Tu sapevi benissimo cosa fosse reale e cosa no, non sarebbe stata lei a farti cambiare idea.
"Cosa vuole propormi?" hai detto tu con tono duro e freddo cambiando argomento. Ancora un po' e le avresti staccato la testa a morsi.
"Voglio che tu ti trasferisca... C'è un posticino piccolo e tranquillo con poca criminalità a 150 chilometri da qui. Potrebbe aiutare il tuo disordine paranoide e magari potresti conoscere qualcuno. C'è una casa in vendita che io ho comprato per te, voglio che tu provi a cambiare aria." ha detto lei con calma mostrandoti la foto di una bella casa con giardino e garage.
" Ma... E il mio lavoro? Io sono una scrittrice di cronaca nera, non posso allontanarmi..." hai mormorato ripensando al tuo lavoro. Amavi scrivere e fare ricerche sui vari assassini che infestavano la zona e amavi scrivere dei casi di assassinii. Non volevi lasciare il tuo lavoro.
"Ho parlato con il tuo capo e ti permetterà di lavorare da lì, ti manderà il materiale ogni volta che dovrai scrivere qualcosa" ha spiegato lei poggiando i pezzettini di carta scritti sulla sua scrivania. "Allora?" ha chiesto con speranza udibile nella sua flebile voce.
"E sia.. Ma se succederà qualcosa stia sicura che il nostro lavoro sarà concluso." hai sibilato tu mettendo in chiaro le tue intenzioni.
"Perfetto allora, stai tranquilla che non accadrà niente" ha detto lei sicura sorridendoti.
"Tch." hai sibilato tu andandotene senza nemmeno salutare. Eri ancora furiosa per le sue parole, aveva preso troppo il vizio di darti della persona che si inventa le cose per attenzioni... Tu non avevi bisogno di nessuna attenzione, porca puttana, volevi solo vivere la tua vita in santa pace e tenere un profilo basso (infatti scrivevi con un soprannome, nessuno conosceva la tua identità).
Hai sospirato e sei andata in macchina. Ti saresti trasferita oggi stesso, tanto valeva non perdere tempo.

Oye guys!
Che ne dite, sarà o non sarà una buona idea?
Fatemi sapere le vostre idee nei commenti!!

Come vanno le cose? E l'estate? Sta andando bene?
A me sta andando dai, ora va meglio dato che ho finito il periodo esami universitari, le cose stanno migliorando menomale e sono tipo stra ispirata per questa storia!!

Cooooomunque, Darky stacca che va ad aggiornare altre storie...
Non dimenticatevi di votare e commentare!
BYE BYEEEEE!!🌹

𝓘𝓸 𝓝𝓸𝓷 𝓗𝓸 𝓟𝓪𝓾𝓻𝓪 // Ticci Toby x Lettore // Dark StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora