primo capitolo

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In seguito alla ricomparsa del Signore Oscuro, meglio conosciuto come Lord Voldemort, al quinto anno di Hogwarts, per Harry Potter e il mondo dei maghi fu un susseguirsi di scontri e guerriglie pesanti.

Tra lotte, duelli e continue rivendicazioni, il numero dei morti aumentava ogni giorno di più. Ad Hogwarts la tensione era alle stelle e la maggior parte degli studenti non era tornata a scuola. Tra lezioni fugaci e preparazioni allo scontro finale, ognuno cercava di dare il suo contributo.

Dopo mesi e mesi di lotte e rivendicazioni, il tradimento di un giovane mago, costretto a portare il Marchio Nero contro la sua volontà, ribaltò l'esito degli eventi. Comunicando a Silente le intenzioni dei Mangiamorte, fece sì che il Bambino Sopravissuto potesse anticipare la mossa finale di Voldemort, sconfiggendolo nella Grande Battaglia al Ministero della Magia. Tutto questo accadde durante l'estate del sesto anno. Il risultato fu la morte definitiva del Signore Oscuro e la resa dei suoi seguaci.

Il conto dei morti alla fine fu sconvolgente. E ancor più tragico fu il dover identificare molti di essi. La battaglia nella sua atrocità, aveva reso irriconoscibile il corpo di alcuni defunti. Mai una guerra magica aveva provocato la morte di tante persone. Tra questi compariva il nome di Lucius Malfoy, conosciuto come il Braccio Destro di Voldemort, ma morto per una causa più nobile.

I Mangiamorte superstiti erano stati imprigionati ad Azkaban o costretti all'esilio.

Solo una persona mancava all'appello, Bellatrix Lestrange. Nessuno era in grado di dire se fosse viva o morta.

Passato il tempo del cordoglio, le vite di tutti ricominciarono lentamente ed Hogwarts riaprì le sue porte.

Quel tardo pomeriggio la pioggia scendeva delicata su Hogwarts. Da lontano il Lago Nero rispecchiava il grigio del cielo. Il soffiare del vento increspava la superficie creando delle piccole onde.

Un giovane studente, seduto sul muretto del porticato, osservava la scena con un'espressione assorta in volto.

I crini biondi erano mossi dalla corrente e una sottile scia di fumo usciva dalla sigaretta che teneva fra le dita. La pelle diafana e perfetta del viso e due occhi grigi come lame di acciaio scrutavano l'orizzonte.

Draco Malfoy diede un tiro alla sigaretta e sorrise amaro.

Che destino beffardo.

Non riusciva ancora a credere che la sua vita fosse cambiata in maniera così drastica. Prima di quell'estate, lui era stato sempre fedele ai suoi principi. Agli ideali della sua famiglia, impostigli fin dalla nascita e che non aveva mai messo in discussione. Aveva giurato fedeltà al Signore Oscuro, a Colui-che-non-deve-essere-nominato e aveva pagato il prezzo di tale abnegazione sulla sua pelle. Come quel maledetto Marchio Nero che gli avevano impresso con la forza. Era sempre lì, tatuato sul suo avambraccio sinistro come ogni Mangiamorte che si rispetti.

Il teschio con un serpente annodato che gli esce dalla bocca. Era stato suo padre a puntare la bacchetta sul braccio e a pronunciare la formula Morsmordre.

Quante cose erano accadute dopo quel giorno.

Ormai del tanto temuto Lord Voldemort non restava neanche un granello di polvere. Morto definitivamente e per mano del Bambino Sopravvissuto, il famoso Harry Potter.

La battaglia era giunta al culmine una notte di luglio al Ministero della Magia, dopo un tentativo di trarre in scacco i protettori del Mondo Magico: il Trio dei Miracoli, capeggiato da Harry Potter, l'Ordine della Fenice e tutti gli Auror votati alla causa. Una trappola che si era rivelata fatale sia per il suo stesso creatore, Lord Voldemort, sia per i suoi seguaci Mangiamorte.

il ballo del giglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora