Capitolo 17 ~ Ocean

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Appena aprii gli occhi mi fiondai giù dal letto. Quel giorno avremmo provato a riportare in vita mio cugino. Mica una cosuccia da niente!
Corsi in bagno per cambiarmi, poi andai a fare colazione. Isabelle era seduta con Cecily e parlavano allegramente.
-Buongiorno signore! -le salutai sedendomi accanto a mia cugina.
-Buongiorno Ocy bello. -fece lei.
-Ti vedo allegro. -disse Cecily. -Che succede?
-Nulla. Sono solo felice. -risposi prendendo un biscotto da inzuppare nel caffellatte.
Ok, d'accordo. Vi dico la verità: quella notte avevo sognato Adam. Niente di speciale, ma mi aveva rallegrato la giornata.
-Dov'è James? -chiesi per cambiare discorso.
-Con Nico. L'ha accompagnato a cercare Hazel. -rispose Isabelle. -E poi il mio fratellino ha detto che proverà a contattare le figlie di Ade che sono al Campo Mezzosangue.
Annuii.
Mangiai la mia colazione, poi, insieme ad Isabelle, m'incamminai verso la stanza dove avevamo lasciato Adrian.

Mia cugina si avvicinò al corpo e gli scostò i capelli dalla fronte.
-È freddo come il ghiaccio. -disse.
-Credo che sia normale, no?
Isabelle fece sì con la testa, poi prese la collana: -Non riesco a credere che sia qui dentro.
-L'anima?
-Sì. -lasciò il gioiello sul petto di Adrian.
Mi sedetti sulla sedia accanto al divano: -Ormai credo che nel nostro mondo tutto sia possibile.
Mia cugina sospirò stancamente.
-Ce la farai. -le dissi. -Io sarò qui con te.
Lei mi sorrise, riconoscente. Poi qualcuno bussò.
-Avanti! -esclamai. Entrò una ragazza che disse di chiamarsi Helen Smith e aveva i capelli neri sfumati verso il blu elettrico e gli occhi verdi.
-Voglio fare qualcosa per Allison. È stata lei a volermi liberare dalla cella. -disse quando le chiedemmo come conoscesse la figlia di Apollo. -Nico mi ha detto tutto.
-Perfetto. -disse Isabelle. -Ma dov'è?
-Sta cercando di convincere Crystal ad aiutare. -rispose la figlia di Ade. -Anche se io so esattamente come fare. Basterebbe dire a Reyna di chiederglielo.
-Ehm... perché? -chiesi io.
-Ma è ovvio, no? -fece Isabelle. Helen annuì, ma io non riuscii a capire un accidente.
Calò il silenzio.
-D'accordo ehm... Izzy, dobbiamo... che so... prendere delle candele? -domandai. -Sai, per la "seduta spiritica"...
Isabelle mi guardò aggrottando le sopracciglia: -Tu vedi troppi film horror.
Le sorrisi, poi Nico entrò nella stanza, con Hazel, Will, James, Cecily e una ragazza dai capelli corti dietro di lui.
-Crystal ci aiuterà. -annunciò il figlio di Ade. La diretta interessata annuì: -Ma solo perché me lo ha chiesto Reyna.
-Dai, aiuterai una tua amica. -disse Will, che aveva con sé una borsa di pelle nera.
-Che hai lì? -chiesi.
-Quegli strani aggeggini da dottore. -disse James con noncuranza. Will alzò gli occhi al cielo: -Non credo che Adrian sarà in perfette condizioni quando si sveglierà. Meglio se gli faccio un controllo.
Guardai i semidei riuniti nella stanza: era incredibile quanto fossero disposti ad aiutare mia cugina. Dovevano essere molto affezionati ad Allison e Adrian.
Mancava solo Audrey e, quando chiesi dove fosse, Cecily rispose di averla vista con Kendall. Non disse altro.
-Dunque. -esordì Isabelle. -Grazie a tutti per l'aiuto che ci state dando. Ora dobbiamo solo unire i poteri da figli di Ade e Plutone e il gioco è fatto.
I semidei annuirono. I figli di Ade si fecero avanti e formarono un cerchio attorno al corpo di Adrian.
-Prendiamoci per mano. -disse Isabelle, poi proseguì: -Sarà un incantesimo complesso, ma voi dovete solo ripetere ciò che dirò, va bene?
I semidei annuirono.
Cecily, James, Will ed io chiudemmo porte e finestre, poi ci tirammo indietro per non disturbare. Isabelle fece un respiro profondo: -Pronti? -chiese.
Chiusero tutti gli occhi e mia cugina cominciò a parlare in greco antico. Nella stanza calò una specie di nebbiolina lilla, come tutte le volte in cui faceva un incantesimo.
Isabelle continuò a recitare le preghiere del rito in greco antico, seguita da Nico e dalle ragazze, finché la nebbia non riempì la stanza.
A volte riconoscevo delle parole, come il nome di Adrian, poi iniziarono a cantilenare e non ci capii più di tanto. Ma quella doveva essere la parte più importante.
Il corpo di Adrian iniziò a tremare. La collana si illuminò e si aprì, facendo fuoriuscire una strana luce blu che entrò nella bocca di mio cugino.
A quel punto, le voci dei figli di Ade divennero una sola. Dicevano una sola parola, in greco: "Risorgi". Aumentarono sempre di più il volume.
Guardai i semidei che erano con me: erano incantati dalla scena. Beh, come biasimarli. Non è da tutti i giorni assistere alla resurrezione di qualcuno.
La luce della collana divenne sempre più intensa, finché fui costretto a distogliere lo sguardo.
Sentii la terra tremare sotto ai miei piedi e i miei amici urlare mentre cercavano di capire cosa stesse succedendo, ma i figli di Ade continuarono a parlare in greco, come se fosse stato tutto normale.
Ebbi la forza di aprire gli occhi proprio quando la luce si spegneva.
Mentre i figli di Ade crollavano a terra, Adrian si tirò a sedere, ispirando rumorosamente: aveva gli occhi spalancati e sembrava disorientato. Beh, non aveva tutti i torti.
Tossì un paio di volte, poi corsi da lui e Will mi seguì.
-Adrian? -lo chiamai mentre gli mettevo la mano dietro la schiena per sostenerlo.
Mio cugino aveva lo sguardo fisso davanti a sé e il respiro affannoso. Si voltò, guardandosi attorno.
-Allison. -disse con voce roca. -Devo vedere Allison.
-Non è qui. -lo informò Will cautamente. Adrian spostò lo sguardo su di lui.
-Io... io devo trovarla. Devo... -fece per alzarsi in piedi, ma Will lo costrinse a stare seduto.
-La troveremo. -disse per rassicurarlo. -Ma ora non sei nelle condizioni adatte.
-Will, lasciami. -Adrian si scrollò di dosso le mani del figlio di Apollo. -Devo andare da lei. Ha bisogno di me.
Lanciai uno sguardo a Will.
-Adrian. Will ha ragione. -dissi. -Quando sarai in forze andremo a cercarla, va bene?
A quel punto Adrian si arrese e Will poté iniziare a visitarlo.

Nella stanza eravamo rimasti solo io, Isabelle, Cecily e James insieme ad Adrian. Will aveva finito il suo lavoro dicendo che mio cugino era perfettamente in forma per uno che era appena tornato in vita, anche se sarebbe stato debole per qualche ora.
In quel momento Adrian era seduto sul divano e si tormentava le mani. Isabelle stava accanto a lui e gli accarezzava la schiena e il braccio, come per consolarlo.
I semidei erano seduti sulle poltrone oppure se ne stavano in piedi, come me.
-Adrian, so che sarà difficile per te. -disse James. -Ma puoi dirci che cos'è successo esattamente sei mesi fa?
-È stato un soldato di Orfeo. -rispose Adrian senza staccare lo sguardo dalle sue mani. -Allison stava prendendo la cintura e non poteva vederlo. Ho agito d'istinto: mi sono messo davanti a lei e quel tizio mi ha infilzato con la spada.
Alzò di poco la maglietta per farci vedere una cicatrice ormai bianca proprio sopra lo stomaco. Isabelle trattenne il respiro.
-E poi? -domandò James.
-La mia anima è finita nella collana. -continuò mio cugino alzando finalmente lo sguardo su di noi. -Allison non lo sapeva, ma io la potevo sentire. Sentivo tutto ciò che accadeva attorno a lei.
-Ma com'è possibile che la tua anima sia... -fece Cecily.
-Allison ha messo la collana sul mio petto. Qui. -spiegò lui e si indicò il petto. -Quando sono morto, la mia anima, anziché andare negli Inferi, è stata attratta dalla collana. Credo sia successo perché lì dentro c'era la mia immortalità. Allison non sa nulla, ma io sono sempre stato con lei.
A quel punto sembrò ricordarsi di qualcosa e la sua voce si incrinò: -Io... l'ho sentita urlare quando... quando...
Isabelle gli accarezzò i capelli: -Va tutto bene, Adrian. -gli disse dolcemente.
-Avrei voluto fare qualcosa, qualunque cosa. Ma non potevo. -continuò il figlio di Zeus abbassando lo sguardo.
Mi avvicinai e mi sedetti con lui: -Che cos'è successo? -gli chiesi mettendogli una mano sulla spalla. Adrian singhiozzò e due lacrime gli bagnarono le guance. Isabelle mi guardò, cercando un aiuto.
-Adrian, va tutto bene. Se non vuoi dirlo... -ma lui mi interruppe, scuotendo la testa. Si morse il labbro: -Allison... Allison ha... -fece un sospiro tremante. -Allison ha perso il nostro bambino.





*angolo meh*
EEEEEEE ADRIANUCCIO È TORNATO, GENTE! 😍

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