I Hate you, I Love you~Markhyuck

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Il suo fidanzato non si trovava da nessuna parte, e ovunque Jaemin si fosse spinto a cercare, Donghyuck non c'era.
Neanche a scuola, e quello era l'ultimo posto in cui aveva sperato di poterlo trovare, dal momento che Hyuckie non sembrava voler trascorrerci più del tempo che era già costretto a subire.

Le sue dita continuavano a stringere il cellulare, nonostante gli avesse mandato più di mezz'ora prima il suo ultimo messaggio. Ci aveva provato così tanto, ed insistentemente per ore continue, che ormai aveva capito essere completamente inutile, la cosa lo aveva poi demoralizzato abbastanza, oltre al farlo preoccupare eccessivamente troppo.

Non sapeva cosa facesse Donghyuck quando non erano insieme, ma quel giorno dovevano incontrarsi, come da routine, per studiare insieme a casa sua, e il suo ritardo lo aveva allarmato fin da subito.

"Sta scappando da me..." aveva pensato più volte, guardando lo schermo del suo cellulare, sentendosi stranamente in colpa, per tutto quello che non era per Donghyuck. Avrebbe voluto essere abbastanza...

Era sicuro che stesse sbagliando qualcosa, ma ancora non capiva cosa. Si comportava da fidanzato modello, ma tra loro due continuava comunque a stonare, e purtroppo non riusciva a fare a meno di pensare che se non avesse incontrato quel cinese odioso, forse le cose sarebbero state molto diverse.

Donghyuck non sarebbe sparito, chissà dove, senza dirgli niente, se lo avesse amato in modo più intenso e diverso. O se fosse stato diverso da se stesso.

Aveva già immaginato nella sua testa gli scenari peggiori, e alla fine si era arreso alla verità che fosse semplicemente scappato via da lui, perché era meglio credere in questo, che in un rapimento da parte degli alieni. Si, Nana aveva considerato anche questa opzione.

Magari si sentiva oppresso? Credeva infetti di star diventando soffocante, nei suoi confronti, dal momento che temeva di perderlo.

Il tentare di mantenere la calma ormai lo innervosiva soltanto, non riusciva a mettersi l'anima in pace, e a credere che ovunque fosse, stesse bene.

Aveva addirittura chiamato sua madre, sperando che sarebbe tornato a casa mentre lo cercava altrove, aveva poi anche contatto chi conosceva Donghyuck, solo superficialmente, ma non ne aveva comunque ricavato un bel niente.

La scuola, a quell'ora, era quasi vuota, fatta eccezione per alcuni rappresentanti di classe ed insegnanti, che lo guardavano come se la sua presenza li infastidisse.

Cosa facevano i rappresentanti di classe, il pomeriggio, a scuola? Si era chiesto più volte, ebbene...non sembrava tanto avvincente, viste le loro espressioni esauste ed annoiate. Probabilmente quando si trattava di una qualche riunione, si trattenevano fino a tardi, e la cosa trasudava esasperazione da tutti i pori.

Anche Renjun, sicuramente si trovava lì, in quel momento. O forse era già andato via, come gli altri? Ovviamente non poteva mancare, la sua presenza era essenziale, essendo colui che parlava a nome di tutta la scuola.
Gli studenti si rivolgevano sempre a lui, gli insegnanti e anche i rappresentanti delle varie classi, per eventi o altro. Era il suo compito principale.

Jaemin credeva solo che fosse terribilmente stancante, quasi soffocante ed oppressivo. Per questo, lo aveva però sempre ammirato. Riusciva a gestire tutto alle perfezione: amici, studio, conoscenze, e magari anche la sua famiglia.

"Chissà come gli va in amore..." si chiese però, abbassando lo sguardo.

Gli importava davvero? Insomma, continuavano a non essere affari suoi, quello che ormai faceva nella sua vita perfetta. Non si vedevano da tanto tempo, un mese circa, perché Jaemin lo evitava...ma non aveva mai smesso di pensare a lui, e rivederlo adesso, probabilmente gli avrebbe, anche se per poco tempo, fatto dimenticare tutte le preoccupazioni che sentiva per Donghyuck.