Hospital And Kristen

1K 65 28
                                    

(T/N)'s P.O.V.

Hai lentamente aperto gli occhi, riprendendo conoscenza dopo vai a capire quanto tempo che sei stata priva di sensi.
Ti hanno accolto i raggi arancioni del sole che davano alla stanza bianca forti colorazioni e tonalità arancioni, giallastre e rossicce.
Vicino a te stavano un medico sulla quarantina e una infermiera. L'uomo aveva cortissimi capelli leggermente grigiastri, occhi marroni e indossava un camice verdastro mentre la donna aveva o lunghi capelli marrone cioccolato raccolti in una coda dietro di sé, occhi verdi luminosi che ti guardavano con preoccupazione e indossava un camice bianco. Lei era molto più giovane di lui.
"Oh, ti sei svegliata!" ha esclamato l'uomo guardandoti. Non sembrava tanto entusiasta della notizia nonostante cercasse di nasconderlo con finto entusiasmo. Hai a nuoto debolmente e ti sei sollevata a sedere. "Ricordi cosa è successo ieri sera?" ti ha chiesto come due poliziotti sono entrati nella tua camera. Hai poggiato una mano sul lettino e hai fatto forza per alzarti... E a quel punto un dolore allucinante alla spalla ti ha invasa facendoti grugnire di dolore.
"Attenzione, abbiamo appena ricucito la ferita!" ha esclamato la donna con evidente preoccupazione nella voce.
"Sto bene..." hai mormorato sedendoti quanto più composta possibile.
"Allora?" ha chiesto un poliziotto guardandoti. "Lei ha denunciato l'intrusione di tre uomini in casa sua, giusto?" ha chiesto uno dei due uomini. Occhi grigi, capelli neri e leggermente lunghi, una piccola cicatrice sul mento, volto affilato e leggermente muscoloso (anche se non ne eri sicurissima a causa dell'uniforme che indossava).
"Sì... Uno dei tre aveva una maschera bianca con teli neri a coprire gli occhi, tratti femminili sulla maschera, alto sul metro e settanta, capelli neri, suppongo... Troppo buio per vedere bene, felpa marrone e jeans neri. Il secondo aveva due accette, una più vecchia e rovinata mentre l'altra era nuova, ben tenuta, con manico arancione. Il tizio aveva degli occhialini arancione giallastro, un copri bocca, maglietta con scollatura a V marrone con le maniche a tappe grigie e bianche, jeans blu, capelli marrone scuro. Il terzo non l'ho visto in faccia, era incappucciato, aveva uno smile rosso triste disegnato sul cappuccio nero, felpa marrone chiaro, jeans azzurri anche lui, mi ha accoltellato lui." hai descritto e spiegato agli agenti mentre loro prendevano appunti.
"E la finestra?" ha chiesto l'altro uomo facendo un passo avanti... Era finto interesse, nessuno dei due ti credeva, era palese dai loro occhi.
"È stata rotta a pugni dal tizio con le accette... Aveva violenti tic a spalle e mani, erano seriamente inquietanti" hai risposto tu come hai visto con la coda dell'occhio il medico fare di no con la testa all'infermiera.
"Capisco..." ha detto l'uomo guardandoti come tu fossi pazza. Aveva gli occhi marrone chiaro con spruzzatine verdi al loro interno, stessa uniforme dell'uomo precedente, più in carne, labbra sottili, barba incolta ma non troppo lunga, capelli nerastri con spruzzatine grigie... Doveva essere più vecchio di qualche anno paragonato all'uomo che ti ha fatto la prima domanda.
"Scusateci ma ora dobbiamo anestetizzare la paziente, siete pregati di uscire. La sua psichiatra sta arrivando, parlerete con lei." ha detto il medico spingendo via i poliziotti come tu hai spalancato gli occhi. Non era possibile, di nuovo?
"No, no, no!! Sto bene, non serve!" hai urlato dimenandoti con forza come l'infermiera ti teneva fermo il braccio e inseriva un liquido nella flebo.
"Ordini della tua psichiatra, ci spiace" ha detto l'uomo guardandoti come tu hai iniziato a perdere sensibilità nel tuo corpo. Iniziavi a non sentire niente e non potevi nemmeno muoverti... Eri paralizzata.
Kristen stava arrivando e avrebbe detto a tutti che sei pazza e tu eri bloccata lì come un baccalà.
"Accidenti a te, stupida psichiatra. Fatti i cazzacci tuoi" hai pensato con odio e rabbia come hai cercato con tutte le tue forze di muoverti per far bruciare prima l'anestetizzante... Ma niente, il tuo corpo non reagiva agli stimoli, non sentivi niente... Eri un ammasso di pelle, carne e ossa accasciato su un dannato lettino d'ospedale. Potevi solo muovere gli occhi ma per il resto eri seriamente bloccata là.
Eri furiosa.
Eri furiosa perché sapevi che quella zoccola della psichiatra ti aveva anestetizzata apposta per farti passare per pazza. Non potevi fidarti di lei, era fiducia mal riposta e ne eri consapevole... Ma, puttanaccia Eva, avevi comunque deciso di darle una occasione e trasferirti in quel paesino di merda. TI AVEVA DATA IN PASTO AGLI SQUALI. A causa sua quei tizi ti sono addirittura entrati in casa... Non si erano mai spinti a tanto, al massimo si fermavano nella strada di fronte casa tua... Ma MAI hanno provato a entrarti in casa e attaccarti. Insomma, cazzo, eri stata accoltellata. E tutto questo perché hai voluto ascoltarla... Ma vaffanculo, porca merda.
Hai maledetto in ogni modo possibile Kristen, la quale stava arrivando lì per spiegare a tutti cosa SECONDO LEI era successo... E tu saresti passata per pazza di cui non ci si poteva fidare, ovviamente.
"Ti auguro di fare un incidente in macchina." hai augurato lei nella tua mente. Eri seriamente arrabbiata con lei, se prima avevi intenzione di chiudere con lei... Ora ne eri sicurissima. Vaffanculo le malattie, te la saresti vista da sola.
"Ti sanguina di nuovo il naso!!" ha urlato una voce femminile, quella che hai riconosciuto essere l'infermiera, mente sentivi dei veloci passi avvicinarsi a te.
Eri talmente immersa nei tuoi pensieri che non ti eri accorta della donna che stava entrando.
"Uuuuughhh..." hai emesso come suono infastidito mentre lei ti puliva il naso.
"Questa è la quinta volta... Se continui così dovremo farti una trasfusione, perdi molto sangue..." ha detto la donna pulendoti dal sangue. "Da cosa è dovuto tutto questo sanguinamento? Non ho mai visto nessuno avere perdite di sangue dal naso così spesso." ha continuato lei assicurandosi che tu non ne perdessi più.
"Nnnnghhh.." hai fatto tu cercando di parlare. La verità era che manco tu sapevi da cosa fosse dovuto. Era iniziato tutto quando hai iniziato con quei sogni in cui quei tre ti inseguivano. Da allora avevi spesso sanguinamenti dal naso ma non c'era verso che queste due cose fossero correlate...
"Oh, ecco la tua psichiatra" ha detto la donna dirigendosi verso la porta e facendo entrare la tua psichiatra e i due agenti di poco prima.
Hai guardato stortissimo la donna che avevi davanti e ti sei preparata alla scenata.
"Quindi lei conferma che la ragazza si è immaginata tutto?" ha chiesto l'uomo dagli occhi marroni scrivendo un qualcosa su un libretto.
"Certamente, voi stessi avete detto di aver trovato le sue impronte digitali in ogni parte della stanza e nessun segno effettivo di infrazione." ha detto la donna dagli occhi marrone scuro. "Sapete, lei soffre di ansia, accenni di depressione e disturbo paranoico della personalità. Ciò può portare a soffrire anche di allucinazioni e azioni di cui magari lei non si ricorda... Vi chiedo scusa per questo pasticcio" ha continuato Kristen facendo un debole inchino di scuse.
"Fottiti, troia." hai pensato tu continuando a guardarla male. Lei, probabilmente dopo aver notato il tuo sguardo assassino, ti ha stretto la spalla e ti ha accarezzato i capelli. "Se mi tocchi ancora giuro che ti sbrano."hai pensato con odio cercando di spistarti ma, a causa dell'anestetizzante, non sei riuscita a muovere un muscolo.
"Le proponiamo di darle più farmaci per tenerla a bada, non vogliamo altri danni da lei o la cacceremo via. La nostra cittadina è sempre stata tranquilla, non lasceremo che la sua paziente la rovini." ha sibilato innervosito il primo agente incrociando le braccia.
"Le vorrei ricordare che stiamo parlando di una malata mentale, non potete trattarla così." ha risposto arrabbiata la tua psichiatra stringendo gli occhi marrone scuro a fessura.
"Non ci interessa. Abbiamo esplicitato come andrà se lei non la tiene d'occhio" ha ribattuto l'uomo dagli occhi grigio chiaro.
"Prendetevi una camomilla. Ora andatevene, devo far riprendere la povera ragazza e portarla a casa." ha detto la donna sulla quarantina incrociando le braccia.
"Aspetta che mi riprendo... Lurida stronza." hai pensato con un sibilo come la donna ha messo un liquido nella tua flebo.
Tempo dieci minuti che riuscivi già a sentire i tuoi muscoli riprendere sensibilità. E ora sì che sarebbe iniziata la sfuriata.

Oi, rega'!
Come va?

Che ne pensate di questo capitolo? Lasciate un commento, adoro leggerli!! °^°

Siete pronti al rientro a scuola o in università? Io per niente, questo mese che viene (quindi settembre) ho ben due esami. Per il primo devo studiare tre libri, per il secondo un libro intero... Voglio morire subito. 😭

Cooooomunque, Darky stacca e va a scrivere altri capitoli per altre storie!
BYE BYEEEEEE!!!

𝓘𝓸 𝓝𝓸𝓷 𝓗𝓸 𝓟𝓪𝓾𝓻𝓪 // Ticci Toby x Lettore // Dark StoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora