''Ecco Vale, questo è l'ultimo scatolone.'' disse mia madre dopo avermi passato l'ultimo enorme pacco di quella giornata.
Mi asciugai la fronte bagnata e portai quest' ultimo in quella che, per qualche mese, sarebbe stata la mia camera.
I miei si erano separati da un anno ed ora mia mamma si era trovata un nuovo compagno, Dario, una bellissima persona con la quale stavamo legando anche io e mia sorella.
Mia mamma ce lo aveva presentato già da mesi ed ora, per loro, era arrivato il momento di andare a convivere - ovviamente non prima di aver chiesto a me e mia sorella se fossimo d'accordo.
Noi avevamo accettato con piacere, a conoscenza di quanto quest'uomo l'avesse
aiutata e quanto ne fosse innamorato.
Ora eravamo in un residence, mentre la vecchia casa in città di mia mamma stava subendo vari lavori di restauro, pronta ad ospitarci per Natale e a offrirci un nuovo inizio.Il divorzio dei miei non era stato affatto facile da affrontare, avevo solo 14 anni e facevo il primo anno di superiori e, tornata a casa, vidi mia sorella di 8 anni piangere in un angolino, vari vetri per terra e mia madre che piangeva con mio padre sopra di lei, che le urlava.
Sapevo già dei tradimenti di mio padre, dei suoi problemi con il bere e con le macchinette ma mai avrei pensato potesse arrivare a sfiorare anche solo mia madre davanti a mia sorella, la cosa più preziosa che avevo.
Fu la scena più brutta della mia vita e non potei che non urlargli contro l'odio che in quel momento provavo per lui e per tutto quello che ci aveva fatto passare e appoggiare mia mamma nella scelta di mandare via un uomo che non c'era mai stato e che aveva portato solo sofferenza.Il trauma fu talmente forte che inizia ad isolarmi, a non voler nessuno al mio fianco.
Non volevo fare pena a nessuno, niente sguardi compassionevoli o parole di conforto, non volevo sentire i soliti ''dai che passa'' 'alla fine è meglio così''.
Mio padre era arrivato ad incolparmi della rovina della famiglia ed io ero così giù che non pensavo di meritarmi neanche degli amici, non avevo neanche la forza di mantenere delle amicizie.
Le mie giornate erano casa, scuola, studio e tante tante lacrime; ora però, dopo un anno, sentivo la mancanza di quelli che, per 4 anni, erano stati i miei migliori amici e volevo così tanto risentirli, raccontargli l'accaduto, potermi sfogare con qualcuno e ritornare ad uscire con loro come una volta, ma se non mi avessero voluto?Nella mente tanti ricordi di noi insieme si presentarono come lame taglienti, ma uno in particolare mi fece soffrire particolarmente, il mio migliore amico.
Occhi verdi, capelli castani e un bellissimo sorriso; il ragazzo con il quale avevo vissuto tante esperienze, il ragazzo che era come un fratello per me, sempre presente e pronto a sostenermi in tutto ed io come una stupida me n'ero andata da un momento all'altro, senza dare spiegazione.
Chissà come stava e come era diventato... mi sarebbe piaciuto rivederlo.Distrutta mi avviai in bagno bisognosa di farmi una bella doccia fredda.
Mi liberai dei panni sudati il prima possibile per poi entrare nella doccia, dove il getto di acqua fresca mi fece svegliare e scacciò tutti i pensieri.
Cercai di sbrigarmi dato che era molto tardi e l'indomani avrei avuto scuola.
Una volta uscita dalla doccia mi asciugai velocemente i capelli e misi il pigiama, per poi andarmi a sdraiare a letto.Inevitabilmente i miei pensieri si soffermarono un' altra volta su quel ragazzo dagli occhi verdi e la mascella pronunciata.
Un sospiro uscì dalle mie labbra, estremamente pentita di essermi allontanata da lui; volevo così tanto rivederlo....E non sapevo che da lì a poco lo avrei rivisto e che mi avrebbe sconvolto la vita.
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Ciao a tutti!!
Non sono una di molte parole ma in questo primo capitolo ci tenevo un po' a raccontarvi le origini di questa storia.
La maggior parte delle cose che leggerete saranno vere, e ci tenevo a farvelo sapere.Per me non è facile scrivere questa storia, ci lavoro da mesi e ancora sono riuscita a fare solo il primo capitolo.
A distanza di tre anni mi fa ancora male parlare di quello che ho passato a casa;
varie volte ho provato a capire come e quanto dovevo dire su questo argomento, ma non sono mai riuscita a trovare il giusto equilibrio.Non vi assicuro una scrittura perfetta ma prometto che darò me stessa al 100% in questa storia.
Scriverla è una grande prova per me, non solo di coraggio. Essa infatti è una prova di autostima, un modo per appoggiare chi come me non se la passa bene ed è sopratutto un omaggio per il mio moroso, il quale è riuscito, con il suo amore, a rendere questi anni più sopportabili e a regalarmi un amore che mai, sopratutto a questa età, avrei pensato di poter vivere.Spero che la storia vi piacerà e che riuscirà a farvi provare tante emozioni; avrei piacere di sentire le vostre opinioni e se c'è qualsiasi cosa da migliorare io sono qui pronta ad accogliere i vostri consigli.
Per il resto spero di essere in grado d' intrattenervi e di scrivere qualcosa di buono e significativo.
Se sei arrivato fin qua ti ringrazio di cuore, un bacione e grazie per star leggendo.-Valentina
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Kiss me, please.
RomanceDove due migliori amici decidono di fare uno scherzo, dicendo alla loro compagnia di essersi fidanzati, non sapevano però che lo scherzo avrebbe portato a molto di più. ''Ho così tanta voglia di baciarti Vale'' mi disse e il mio cuore perse un batti...