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Inizio a tirare fuori la verdura dal frigo ed inizio a pulirla e tagliarla per poi buttarla in padella. Mentre Edin e Miralem sono seduti sul divano mentre parlano sottovoce tra loro. "Maman" alzo gli occhi e lo vedo avvicinarsi a me per poi abbracciarmi una gamba ed appoggiare la testa sulla mia coscia "Dimmi" - "Possiamo andare a mangiare la pizza io e papà?" Sospiro e guardo Miralem "Così puoi parlare tranquillamente con Antoine" torno a guardare Edin che mi sta guardando con gli occhi sgranati e con il labbro inferiore stretto tra i denti "Okay, ma tornate qui appena finito. Il nonno vorrà sicuramente vederti" Edin mi sorride felice e mi stringe con più vigore la gamba prima allungare le mani verso di me, così lo prendo in braccio ed inizia a baciarmi tutto il viso "Je t'aime, maman" e poi lo lascio andare verso Miralem per saltargli praticamente in braccio. "Dai papi! Pizza pizza pizza! Visto che la mamma ha detto si?" - "Solo perché non resiste ai tuoi occhi e ai tuoi baci!" Edin alza le spalle sorridendogli, ma sapendo che suo padre ha ragione, mi ha in pugno da quando l'ha capito, ed è avvenuto un paio d'anni fa. Sorrido vedendoli abbracciati l'uno all'altro e capendo di avere davanti agli occhi uno scorcio di vita che avrei potuto avere se lui non se ne fosse andato, via da me, via da noi, via dalla vita che sognavamo insieme.

"Dove si è nascosto quel piccolo mostriciattolo?" - "Sono usciti a mangiare una pizza, poi arriva" mi sorride e si avvicina per lasciarmi un bacio sulla fronte "Quindi siamo soli" annuisco recuperando i due piatti con la cena e portandoli al tavolo "Miralem mi ha chiesto di scendere i weekend con Edin, a Torino, cosicché possano vedersi e stare assieme" - "E tu?" Appoggio la forchetta sul tovagliolo e torno a guardarlo "Non pensi sia stato troppo tempo senza suo padre?" - "Dani, non ti sto attaccando.." - "Almeno tu.." sospiro e mi passo una mano sul viso, ripensando a cos'è successo con mamma, e a ciò che lei pensa di Mira e di tutta questa nuova situazione che si è creata "Voglio farlo per Edin" - "Hai ragione, lui è la persona più importante tra voi tre" annuisco e mi alzo da tavola recuperando i piatti e mettendoli nel lavandino, per poi andare entrambi a sederci sul divano "Sei sempre stata talmente orgogliosa, che sentirti dire questo. Vederti fare qualcosa per il bene di un altro, anche se tuo figlio, anche se ti fa star male. Mi fa capire quanto realmente tu sia cresciuta da quando è nato Edin"
"Nonnoooo!" Una chioma castana si materializza, urlante e saltellante davanti ai nostri occhi seguita da un'altra della stessa tonalità di marrone, ma molto più alta. "Allora, questa pizza era buona?" Edin annuisce mentre si siede sulle ginocchia di mio padre che accenna un mezzo sorriso di saluto verso Miralem "Beh, io vado" - "No, papi" - "Ci vediamo domani" Edin scuote la testa vigorosamente e si divincola da papà per andare da Mira "Dovresti pensare di trasferirti in Italia" mi giro non appena sento le parole sussurrate al mio orecchio da mio padre "Non guardare me con gli occhi così spalancati, guarda loro due. Guarda Edin com'è felice con Miralem intorno. Da quanto è che si vedono? Un mese? Sembra sia sempre rimasto qui con lui"

Sono appoggiata al muro della camera di Edin da quando sono andati via tutti e lui si è addormentato. E nella mia testa risuonano solo le parole di papà. Sospiro rassegnata all'evidenza dei fatti, sapendo che alla seconda volta in cui Edin mi chiederà di andare a Torino da suo padre, potrei portarcelo anche a piedi. Mi siedo a terra accanto al suo letto e prendo il telefono in mano, devo trovare una soluzione per il lavoro, per la casa, per mamma. E tra tutte le cose quest'ultima è quella che mi spaventa di più. Edin si rigira nel letto e borbotta qualcosa per poi lasciarsi sfuggire un respiro profondo, gli sistemo le coperte e gli accarezzo una guancia.

Pierre

Scusa per l'ora. Domani non riuscirò a venire al lavoro, in giornata però ti giro tutto.

Edin sta male?

No, no. Ma devo sistemare alcune cose. Tu invece, ancora in giro per locali?

Potrebbe essere 🤷🏼‍♂️😂

Miralem

Non dormi?

No

Mi sembra di crearti un sacco di problemi con Edin

E perché?

Perché ogni volta che me ne vado, lui inizia ad agitarsi e a piangere

Perché non vuole che tu te ne vada. Ha paura che ogni volta che lo lasci, poi non ti possa più vedere. Che si ritorni a prima, al prima senza di te. Ha paura di perderti ora che ti ha nella sua vita

Ma non ho intenzione di lasciarlo

Ma lui non lo sa. In realtà non lo sa nessuno con certezza, neanche tu

Danielle, non ho intenzione di farlo

Non mi pare avessi l'intenzione di lasciarmi cinque anni fa, eppure l'hai fatto lo stesso, o sbaglio?

Papà

Mi darai una mano nel dirlo a mamma? Anche se non so se sia la soluzione migliore. Forse per Edin, ma non per me

"Maman?" Apro gli occhi e sono ancora seduta a terra, sul pavimento della camera di Edin, con la testa appoggiata sul materasso "Ehi" - "Perché sei qui?" Mi alzo e mi infilo accanto a lui sotto le coperte "Volevo stare un po' con te" Edin si sistema sopra il mio petto ed inizia a rigirarsi tra le piccole dita una ciocca dei miei capelli "Stavo pensando che potremmo trasferirci in Italia, vicino a papà, cosa dici? Ti va?" Sospiro mentre butto fuori tutto accarezzandogli piano la testa per finire sulla pelle calda e morbida della sua nuca "Davvero?" - "Ci stavo pensando ieri sera. Dobbiamo vedere se troviamo una casa" - "Ma così posso stare con papà quando voglio?" Annuisco e lui mi sorride raggiante in risposta "Quando andiamo?" Sospiro e gli lascio dei baci sulle guance rosse e morbide "Ora vediamo"

























Ok, l'ho finito.
Una tragedia epica, finire di scrivere questo scempio.
Spero che almeno a voi piaccia, perché a me no, come al solito (NamelessRaffa non rompere)
Me lo lasciate un commento? Che ne dite? Qualche pensiero in particolare sui personaggi o sulla vicenda?

Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora