CAPITOLO 8

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Al suo ritorno, Amy venne accolta calorosamente da Nick, che la strinse in un abbraccio affettuoso. «Ehy piccolina! Che fine avevi fatto? In questi giorni ti ho cercata!».

«Ho fatto un breve viaggio» rispose lei rimanendo sul vago.

Delle rughe solcarono la fronte sull'uomo, che assunse un'espressione interrogativa. «Un viaggio? Dove? Con chi?».

«Non ha importanza» commentò Amy sollevando le spalle e accrescendo ulteriormente la curiosità di Nick. «Come mai tutto questo mistero?».

«Avrò diritto alla mia vita privata, no?».

«Si certo! Ho capito, viaggio di piacere? Con qualcuno di sesso maschile?».

Amy arrossì a disagio, facendo sorridere Nick che annuì convinto di aver fatto centro.

«Comunque volevo parlare con te degli ultimi dettagli per venerdì» commentò lui, cambiando finalmente argomento. Se avesse fatto altre domande o altre allusioni, la ragazza sarebbe morta di imbarazzo.

Amy annuì sforzandosi di sorridere e non far trasparire la timidezza «Si, certo!».

«Vuoi parlarne adesso o sei troppo stanca per le "attività" del viaggio?» chiese il giovane con fare allusivo.

«Quanto sei idiota!» esclamò Amy colpendolo al petto. Nick rise divertito per la sua reazione, poi la invitò a trovare un luogo dove potessero conversare tranquillamente.

I due giovani si sedettero in un angolo e cominciarono a discutere dell'organizzazione della protesta. Durante la conversazione, Nick coglieva ogni occasione possibile per sfiorarle inavvertitamente il viso o la mano. Ogni tanto le accarezzava i capelli o la fissava in modo seducente. Amy si sentiva sempre più confusa. In fondo era ciò che aveva sempre desiderato, ma le sembrava strano che lui ci stesse provando davvero, forse era solo il frutto della sua immaginazione. Inoltre avrebbe potuto veramente fare questo ad Allison? La sorella era pazzamente innamorata di lui, non sarebbe stato giusto cadere tra le sue braccia, almeno non prima di averle chiesto il permesso.

«Tutto ok?» le chiese Nick vedendola chiaramente a disagio.

«No. Si. Cioè. Certo!» rispose lei facendolo ridere. Che figura! Ma l'uomo non sembrava giudicarla male, sembrava divertito e forse anche un po' orgoglioso di aver suscitato in lei quella reazione.

«Non starai ancora pensando all'uomo misterioso del viaggio?».

«Perché ti interessa tanto?» chiese lei nel tentativo di comprendere i pensieri del suo interlocutore.

«Forse mi infastidisce un po' che tu ti veda con qualcuno!» commentò facendole perdere un battito.

«Non è nulla di serio con lui» rispose Amy per fargli credere che effettivamente si frequentasse con un uomo e farlo ingelosire, ma allo stesso tempo per lasciare la porta aperta. Se avesse saputo che in realtà era partita con Josh Harrison!

Al termine della conversazione con Nick si alzò frastornata ma felice, l'uomo finalmente sembrava apprezzare e prendere in considerazione le sue idee e i suoi suggerimenti. Non la vedeva più come una bambina, come la sorellina di Allison, ma come una donna intelligente ed in gamba.

Il giorno della protesta, gli attivisti si divisero in gruppi, così come pianificato da Amy e Nick. Per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di chiudere una pericolosa fabbrica inquinante che ormai da parecchi anni avvelenava la città, avevano deciso di bloccare tutti i mezzi di trasporto. Un gruppo si sarebbe incatenato sui binari, altri avrebbero bloccato il traffico, altri ancora si sarebbero incatenati sulla pista dell'aeroporto.

Grazie ad un complice Amy, Nick e altri ragazzi si intrufolarono all'aeroporto. Allison invece aveva il compito di dirigere il gruppo che si sarebbe recato sui binari. Amy aveva proposto che ciascuno di loro guidasse un gruppo diverso, ma Nick aveva insistito per essere insieme a lei.

Giunti sulla pista gli attivisti la invasero incatenandosi dove potevano. Amy fece un cenno a Nick che fece sventolare un grosso striscione dove erano esposte le motivazioni della protesta: "LA FABBRICA MELIS CI STA AVVELENANDO".

In un cartello che Amy aveva appeso al collo erano indicati i risultati di alcuni studi scientifici che dimostravano elevate emissioni di CO2, presenza di diossina, alta incidenza di tumori nella zona, alti livelli di arsenico, mercurio, stagno e idrocarburi nelle falde acquifere circostanti. Volantini con le stesse informazioni erano stati distribuiti ai passeggeri che avevano incontrato lungo la strada. Alcuni attivisti erano truccati in modo da avere l'aspetto di cadaveri. La ragazza che si era occupata del trucco: Kate, era stata bravissima, l'effetto era molto realistico ed inquietante.

Dopo parecchi minuti le forze di polizia irruppero nell'aeroporto cercando di convincere pacificamente i manifestanti a sgombrare l'area. Iniziò una lunga trattazione tra Nick un comandante, ma sembrava che non si riuscisse a raggiungere un accordo. Mentre i due discutevano, un piccolo aereo volò sopra le loro teste lanciando una serie di scheletri di carta e di volantini. Amy sorrise istintivamente cercando lo sguardo di Nick che ricambiò con affetto. I loro sguardi rimasero incatenati per un istante, finchè il comandante non li riportò alla realtà, ordinando ai suoi uomini di sgomberare l'area, arrestando i manifestanti. Mentre i poliziotti armeggiavano con gli attrezzi per rompere le catene e ammanettare gli attivisti, il sindaco in persona si presentò a sorpresa sulla pista per discutere con Nick. L'uomo venne scortato via insieme al primo cittadino, mentre gli altri manifestanti venivano portati in cella.

Dopo essere stata finalmente rilasciata, Amy riprese i propri effetti personali e trovò sul cellulare numerosi messaggi e telefonate di Nick. Lo raggiunse immediatamente, curiosa e agitata allo stesso tempo. Chissà cosa si erano detti lui ed il sindaco.

Non appena Nick la vide, le sorrise dolcemente, poi la strinse forte a sé. Amy lo guardò con aria interrogativa. «Allora?» chiese con impazienza.

«Abbiamo parlato a lungo. Ha fatto tante promesse, ovviamente sono diffidente e so che probabilmente non le manterrà, ma intanto abbiamo fatto un sacco di clamore, ci siamo fatti sentire e abbiamo attirato l'attenzione, sono sicuro che domani saremo su tutti i giornali. Non avrei mai potuto fare tutto questo senza di te...» le sussurrò avvicinandosi pericolosamente e accarezzandole una guancia col palmo della mano. Il cuore di Amy iniziò a battere forte. Istintivamente la ragazza si ritrovò ad indietreggiare come se si fosse scottata. Nick le sorrise, poi si dileguò rapidamente, sparendo dalla sua vista.

La grotta segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora