Il messaggio

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Tra una settimana, festeggeranno il centesimo anniversario dalla creazione di Torino sotterranea. Ancora non capisco cosa ci sia da festeggiare nell'anniversario della fine della vita in superficie, ma per i governanti del bunker è un giorno speciale. Probabilmente amano ricordarci che loro sono i nostri padroni, spacciandosi per benefattori.

Ogni anno organizzano una grossa festa, a cui partecipano gli abitanti più ricchi, mentre per noi sarà un giorno come un altro, in cui continueremo a vivere le nostre vite insignificanti, confinati nei nostri spazi. Fatta eccezione per i continui filmati che vengono proiettati sugli schermi di tutta la struttura.

Mi sono appena svegliato, come ogni mattina lascio il mio letto alle otto in punto e mi dirigo verso la sala comune che collega il mio dormitorio con altri quattro, in totale quella stanza viene utilizzata da circa mille persone, duecentocinquanta per ogni dormitorio. Ottenere un po di spazio personale è quasi impossibile. L'unica cosa che mi fa passare il tempo in questo luogo è la rete interna dell'edificio. Con questa, noi abitanti possiamo utilizzare i nostri dispositivi per inviarci messaggi e guardare i film e i video contenuti nei server pubblici. Non abbiamo una scelta molto vasta, ma è comunque meglio di niente.

Dopo aver preso il mio caffè e aver mangiato quello schifo che spacciano per cibo, guardo il mio vecchio orologio. Sono le nove, è ora di andare al lavoro. Il depuratore si trova due piani sotto ai nostri dormitori, perciò mi reco all'ascensore e premo il pulsante su cui è scritto "-7". In pochi secondi, le porte si aprono di nuovo e davanti a me appare un lungo corridoio, pieno di persone che vanno in ogni direzione. Devo percorrerlo per tutta la sua lunghezza fino a raggiungere la porta numero 756, il primo numero sta per il piano, mentre gli altri due indicano il numero della stanza.

Dentro fa molto caldo, a causa dei macchinari che stanno in azione giorno e notte per consentirci di sopravvivere. Prima di mettermi al lavoro, mi cambio e indosso la mia divisa blu e un elmetto bianco. Dopodiché, mi reco al macchinario n°19, un motore che aspira l'aria dall'esterno per poi farla passare attraverso ad altre macchine che la filtrano e la raffreddano, io lo chiamo ''l'aspiratore''. Devo solo fare dei controlli e segnare i risultati su un modulo standard che ci danno ogni mattina. Faccio un segno a Lucas, il tizio che si occupa di accendere e spegnere le macchine. Non appena mi vede, preme un bottone e il n°19 si spegne, in modo da permettermi di poter svolgere al meglio il mio lavoro. Inizio rilevando alcuni valori, come la pressione e i livelli del liquido idraulico, è tutto nella norma. Poi passo alla parte più complicata, apro una botola e mi infilo in uno spazio molto angusto, per esaminare meglio le parti interne. Noto subito che un paio di fusibili si sono bruciati, non è un grande problema, dopo dovrò sostituirli. 

Proseguo la mia ispezione senza trovare altri problemi rilevanti, perciò sostituisco i fusibili e richiudo la botola. Un altro cenno, e Lucas fa ripartire la macchina. Ci ho messo circa tre ore a portare a termine il mio lavoro, perciò ne ho altre tre per rimanere a disposizione degli altri. Nell'attesa che qualcuno domandi il mio aiuto, vado a parlare un po' con Lucas. Non siamo proprio amici, ma ogni volta che ho del tempo libero quaggiù, mi ci fermo un po' a parlare; è un tipo simpatico.

I suoi nonni provenivano dalla Spagna, credo che mi abbia detto che fossero di Barcellona. In questa specie di città, siamo per la maggior parte italiani, ma erano entrati anche molti spagnoli e francesi, pure qualche tedesco. Infatti, questa è una delle più grandi che hanno creato dopo il disastro causato dal surriscaldamento, ora ci vivono circa trentamila persone, anche se potrebbe contenerne fino a quarantamila. 

Mi avvicino a Lucas, ma vedo che è molto indaffarato, perciò decido di andare da un'altra parte, non mi va di disturbarlo e poi, sinceramente, non saprei nemmeno di cosa parlare in questo momento. Quaggiù non succede mai nulla di interessante, ogni giorno è uguale a quello prima e a quello prima ancora. Quest'anno, la cosa più interessante che è accaduta è stato quando Jimmy "il pazzo" si è messo a correre nudo per i corridori del piano -4, la gente ne ha parlato per molto tempo. Tutti stanno lontano da lui perché è fuori di testa e farnetica di cose assurde. Io invece, mi chiedo come sia possibile che sia stato l'unico a impazzire stando qua sotto.

2145: L'anno della rinascitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora