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<<Jaemin!>> lo chiamò Donghyuck, affannato, probabilmente a causa della corsa. Pochi minuti fa si erano messi d'accordo per incontrarsi fuori scuola, e da allora sembrava che non si fosse fermato neanche un secondo, nemmeno per riprendere fiato, pur di raggiungerlo.

Jaemin lo guardava, restando immobile ed impassibile. Aveva tentanto disperatamente di smettere di piangere, prima del suo arrivo, ma non ci era riuscito. Nella sua testa continuava a vedere Renjun e Jeno, che si baciavano, e faceva così tanto male, che non poteva proprio sopportarlo.

Lo aveva finalmente capito, stando lì da solo ad aspettare: Na Jaemin era di troppo. Per questo Donghyuck lo aveva lasciato così, improvvisamente. Perché era di troppo tra lui e Mark, e lo era anche tra Renjun e Jeno. Non sarebbe mai andato bene, senza neanche fare assolutamente niente di sbagliato, semplicemente stonava con l'intero universo attorno a se, e in particolar modo, con le persone.

Donghyuck non poteva capire cosa ci facesse lì, a quell'ora. Non poteva sapere che lo aveva seriamente cercato ovunque, nel tentativo disperato di trovarlo. Anche nei luoghi che più odiava, quelli in cui non sarebbe mai voluto andare.

Adesso che era davanti ai suoi occhi, si sentiva un vero e proprio stupido. Si chiedeva se Donghyuck lo avesse pensato, almeno una volta, in quelle ore, in cui lui lo aveva cercato. Si chiedeva se lo amava anche quando non erano insieme, o se odiasse stare senza il suo Nana. Si chiedeva cosa lo avesse distratto così tanto, da fargli dimenticare che la sua irritante presenza, continuava ad esistere nelle vite di entrambi.

Quando notò che stava piangendo, Donghyuck si fermò, ancora prima che potesse arrivargli di fronte. Era abbastanza sicuro di avere un'aspetto orribile, e di apparire nel modo più sbagliato possibile.

Per questo abbassò lo sguardo: non voleva soffermarsi sulla sua reazione, e non voleva neanche che lo guardasse.
Fortunatamente, non si era avvicinato, perché in quel momento, non voleva neanche che lo toccasse. Stava da schifo.

Non si preoccupava nemmeno di nasconderlo, perché Donghyuck lo aveva fatto preoccupare...aveva dato di matto, in sua assenza. I molti messaggi che gli aveva mandato non erano serviti a nulla.

Sapeva non sarebbe stato facile, affrontarlo, ma non credeva che potesse già uscirne così tanto sconfitto senza neanche sapere la verità sulla sua piccola fuga. Anche se nella sua mente, aveva già alcuni sospetti poco piacevoli.

Era giunto da solo a conclusioni terribili, da un rapimento, all'ipotesi che non volesse più neanche stargli vicino. Non voleva che si sentisse in colpa, ma era stanco di sopportare. Donghyuck doveva sapere cosa stava provando, invece di dare per scontato che lo avrebbe sempre perdonato.

Cosa c'era stato di  così tanto sbagliato in lui, tanto da spingerlo ad accettare di tutto, pur di non perderlo? Quella relazione non faceva altro che diventare sempre più deludente, era l'unico tra i due ad averci sperato davvero.

<<Nana...>> mormorò Hyuckie, scosso, non riuscendo a dire altro. Sembrava essere rimasto a corto di fiato, e probabilmente temeva che Jaemin stesse piangendo proprio a causa sua.
Non sapeva neanche lui a chi attribuire la colpa, se a Donghyuck o a Renjun.

"Non chiamarmi Nana..." pensò, infastidito. Quel suono era terribilmente fastidioso, specialmente se detto con quel tono. In passato avava tanto amato quel nomigliolo, adesso gli bruciava addosso, sentirlo era semplicemente assordante.

Nell'averlo nuovamente vicino, qualcosa gli diceva che avrebbe dovuto stargli lontano, quasi come fosse un campanello d'allarme, per impedire a se stesso che potesse ferirlo ancora e ancora. Non lo meritava per nulla, e la parte più orrenda di tutto quello, era esserne pienamente cosciente, perché non avrebbe più potuto ignorare quella realtà: non meritava che Donghyuck lo ferisse ancora, e non meritava di farsi del male, perdonandolo.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora