𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 ❶

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Tokyo, Aprile, 06:40

La sveglia suonò impetuosa nella stanzetta, una piccola mano si fece largo tra le coperte, per spegnere quel oggetto infernale che l'avrebbe accompagnata per i mesi restanti. La brunetta mise un piede fuori dal letto e tanto bastò a farla tremare per la bassa temperatura del pavimento, scostò la coperta da sé e stropicciò i suoi occhietti ancora impastati dal sonno.

La porta si aprì lentamente e da li sbucò sua madre, accompagnata dal piccolo gattino nero preso qualche mese prima. "Ami, alzati, i tuoi amici saranno qui a momenti"La spronò la madre appoggiatasi sul ciglio della porta.

"Potranno aspettare qualche minuto, no?" Rispose lei alzandosi dal suo comodo lettino e incamminandosi verso il bagno

"Sei incorreggibile, pigra fino all'orlo. Ma chi mi ha fatto fare una figlia così?" Alzò le mani al cielo rassegnata. Sua figlia era una piccola peste e questo lo sapeva bene, ma anche per questo l'adorava.

"Si vede che i Kami non sono stati clementi con te" Rise superando la madre ed entrando in bagno. Si fece una rapida doccia e si mise i primi abiti che trovò in giro, non era mai stata una ragazza alla moda, il suo motto era: Entro al H&M, predo le prime cose che capitano e vado a pagare. Non era una sorta di ribellione agli schemi, ma solo un modo per non stare cinque ore in un camerino.

Scese le scale e trovò come al solito i cereali integrali che servivano per la sua dieta. "Stupido club di palla a volo, questi cosi fanno schifo" Mangiò a forza quei cosi denominati cereali e in seguito andò a lavarsi i denti. Uscì dal bagno e prese la borsa per andare a scuola, si diresse verso la porta, schiocco un bacio a sua madre ed uscì.

Tokyo, Aprile, 7:10

Si chiuse la porta di casa alle spalle, e subito notò quei due. "Ehi fidanzatini, nemmeno mi salutate?" Chiese la brunetta facendo un finto broncio.

"Ti dobbiamo pure salutare? Ci hai fatto aspettare fuori casa tua per dieci minuti!" Strillo Bakugou staccandosi dal braccio di Midoriya.

"Ehi Kacchan, non strillare o sveglierai l'intero vicinato" Intervenne Midoriya prima che i vicini scendessero con i forconi "Comunque buongiorno Ami-Chan"

"Ehi non fare la checchetta isterica già di primo mattino, oppure ti dovrai far amputare le corde vocali" Rise scendendo le scalette per arrivare sulla strada "Buongiorno anche a te broccoletto" ricambiò il saluto dandogli un bacio sulla guancia.

"Ehi Brutta Bastarda, ci provi con il mio ragazzo?" Chiese Bakugou tirando a sé il povero broccolo, che intanto era diventato rosso come un peperone.

"No,no. Stai tranquillo per ora non provo nessun genere di attrazione verso il tuo "Boyfriend" " Rise incamminandosi verso la scuola: Loro tre erano incompatibili, ma erano comunque migliori amici e non si sarebbero mai separati, d'altronde si conoscevano dall'asilo, ed anche se negli ultimi mesi si sentiva un po' la terza in comodo per via del loro fidanzamento, non avrebbe mai lasciato la loro amicizia.

"Ehi aspettaci!" Disse Bakugou correndo verso di lei con Midoriya ancora attaccato a sé.

"Siete Lenti" Rispose continuando a ridere

Tokyo, Aprile, 7:40

I tre arrivarono davanti al cancello della scuola, come sempre era tutto uguale; I ciliegi sbocciavano, i ragazzi era tutti radunati al di fuori del portone e i gruppi dei bulletti se ne stavano per i fatti loro a fumare. Varcarono la soglia del cancello e si avviarono verso la nuova classe, quest'anno era un po' più in alto, infatti dal secondo piano si erano spostati al terzo, poiché dove erano prima era stata costruita una bellissima sala proiezioni.

Entrarono nella loro nuova classe e subito notarono un grande clamore "Ehi, ehi. Cosa sta succedendo?" Chiese Bakugou con la sua solita strafottenza.

Kirishima notando l'amico si avvicinò a lui "Non hai sentito? Oggi arriva uno nuovo e tutti si stanno immaginando come può esser fatto.

"Tch... Tutta sta caciara per niente, magari sarà pure un cesso a pedali" Il biodo sbuffo e andò ad occupare il banco, che ovviamente doveva essere il più in fondo possibile.

Anche Ami si era andata a cercare un posto, la faccenda del nuovo ragazzo non gli interessava. Dopo tutto non era una ragazzina arrapata in cerca di un ragazzo, anzi, la questione del ragazzo era il suo ultimo problema, tanto si sarebbe trovata qualcuno in futuro. Oh così pensava...

Il suo sguardo navigò tra le varie file, quasi tutti avevano trovato un compagno di banco, Perfino Bakugou che di solito era il suo compagno di banco si era appartato con il suo fidanzato. Notò solo dopo due posti liberi: Uno vicino alla spocchiosa di turno "Aka" Yaoyorozu e l'altro vicino ad Aoyama un ragazzo abbastanza strano che si era trasferito a metà anno scolastico, ci aveva parlato relativamente poco, ma quelle volte sono bastate a farsi un idea sul suo conto. Ma come dice un proverbio "A mali estremi estremi rimedi" Decise allora di sedersi con Aoyama, dopo tutto era innocuo o così credeva.

Poco dopo la scelta del posto, fece la sua comparsa il professor "Vita mia portami via" Che con tutta la sua vitalità ci annunciò l'arrivo di un nuovo studente.

"Allora ragazzi, come vi è stato detto, oggi nella classe arriverà un nuovo alunno, vi prego quindi accoglierlo nel migliore dei modi, non voglio altri casi di bullismo, sono già stato troppe volte in tribunale quest'anno" Finì di parlare e fece cenno al ragazzo nuovo di entrare.

Una figura alta e snella si diresse verso la lavagna e con tutta la nonchalance di questo mondo pronunciò il suo nome

"Io sono Todoroki, Shoto Todorki. Piacere di conoscervi."

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Ho finito finalmente il primo capitolo della mia storia, spero vi piaccia :)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 14, 2020 ⏰

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