CAPITOLO 7

41 6 0
                                    

Non capivo il vero motivo per cui avessi accettato l'invito di quel ragazzo...insomma, non lo conoscevo nemmeno e ora stavo cercando qualcosa di carino da indossare per fare colpo su di lui. E poi perché ci tenevo così tanto a fare colpo su di lui?

"Provaci, non costa niente".

Ma che mi era saltato in mente!

Ero ancora sconvolta dalla storia con Kyle e non mi sentivo davvero pronta ad andare avanti. A essere sincera, una parte di me sperava ancora che cambiasse idea o mi dicesse che tutto quello era stato uno scherzo di pessimo gusto. Ma l'altra parte  lo sapeva, a Kyle interessava una e una sola ragazza, Ashley.

Mi fiondai sotto la doccia sperando di lavare via i miei pensieri. Riempii il palmo della mano di shampoo e iniziai a strofinare i capelli. Finalmente, dopo un brutto periodo, stavo riuscendo a rilassarmi e distrarmi. Me lo meritavo in fondo.

Alla fine decisi di indossare un vestito bianco con dei bottoni marroni, dei sandali e una borsa nera. Carolyn si era mostrata favorevole nei confronti dell'appuntamento con il ragazzo misterioso saltellando per tutta la camera.

Prima di uscire era necessario che mi sottoponessi alla sua approvazione.

<Sei uno schianto! Vedi che ti sei perso mio caro Kyle!> disse con sguardo compiaciuto.

<Ok>, dissi alzando gli occhi al cielo, <direi che sono pronta per uscire>.

Mi incamminai verso la porta ma all'improvviso Carolyn mi afferrò per il braccio facendomi girare.

<Ascolta>, cominciò di nuovo seria, <cerca di distrarti. So che sei stata davvero male per quel ragazzo ma devi aprire la tua mente e renderti conto che c'è un mondo intero lì fuori e tu sei ancora in tempo per scoprirlo. Ti dico questo perché ti conosco e so che partirai prevenuta con questo nuovo ragazzo ma ti prego, dagli una possibilità>.

Ero stupita da quando Carolyn mi conoscesse bene.

Mi ero auto-convinta di non essere pronta ad affrontare un altro ragazzo ma la realtà era ben diversa: dovevo essere abbastanza forte per superare quel momentaccio a testa alta. E lo avrei fatto.

Abbracciai velocemente Carolyn e mi diressi verso il bar.

Arrivata al solito posto lo vidi. Era lì ad aspettarmi.

Indossava dei jeans strappati sulle ginocchia e una t-shirt nera leggermente oversize. I suoi capelli ricci mi ricordarono il video che Baily aveva mostrato davanti a tutta la scuola. E quel video mi ricordò a sua volta Kyle. Mi schiaffeggiai mentalmente, costringendomi a non pensare più a quel bastardo.

<Ciao>, mi disse mostrandomi un sorriso decisamente troppo affascinante.

<Ciao...>, mi fermai un attimo. <Sai, fa strano uscire con un ragazzo di cui non conosco nemmeno il nome>.

Mi rispose con un altro sorriso dannatamente affascinante.

<Austin> disse allungando il braccio.

<Meredith>, risposi a mia volta stringendogli la mano.

<Mer...mi piace!> disse annuendo. In quel momento mi irrigidii ripensando a Kyle che nel vialetto di casa mi aveva chiamata per la prima volta con quel nomignolo. Ma perché cavolo non riuscivo a concentrarmi su Austin!

<Scusami...ho detto qualcosa di sbagliato?> si affrettò a dire vedendomi paralizzata.

<No!> risposi sgranando gli occhi <No...è che quel nomignolo...niente>, terminai rendendomi conto della figura da cretina che avevo fatto e guardandomi le punte delle scarpe per nascondere la vergogna.

<Tranquilla, non lo userò più se ti infastidisce>.

Altro sorriso.

<Allora, si va?>.

***********************************************************************************************

Camminammo a lungo parlando del più e del meno.

Avevo scoperto che Austin era nato a New York ed era un anno più grande di me. Si era trasferito da piccolo e d'estate lavorava per mettere da parte un gruzzoletto e sentirsi indipendente dai suoi genitori.

Per la prima volta dopo tanto tempo iniziavo a sentirmi realmente tranquilla. Passeggiavamo lungo il viale degli alberi di ciliegio e il tramonto quella sera era spettacolare. Intravidi un molo in lontananza.

<Dai vieni, sediamoci lì!> gridai ad Austin tirandolo per il braccio e trascinandolo verso il molo.

Sorrise e mi seguì.

Seduta su quel molo, godendomi l'aria fresca di una serata estiva e guardando il cielo colorato mi sentivo al settimo cielo. Alzai la testa e chiusi gli occhi, prendendo un lungo respiro profondo.

Espirai.

<Per quale motivo?> iniziai senza guardare Austin negli occhi.

Lo vidi girarsi verso di me.

<Tra tutte le persone che c'erano in quel bar, perché scegliere la deficiente che ti ha versato del tè freddo sulla maglia? Insomma sei disperato o cosa?>

Rendendomi conto dell'ultima frase, sgranai gli occhi e mi voltai di scatto.

<No, scusami, io intendevo dire che...> "che deficiente" pensai <onestamente non capisco davvero per quale motivo possa interessarti. Non mi reputo una ragazza bellissima ma so che ci sono un sacco di ragazze carine in giro, molto più carine di me. Quindi perché?>

<Sai, da dietro al bancone si vede tutto...davvero tutto> mi rispose Austin con un sorriso malizioso.

Gli rivolsi uno sguardo interrogativo.

<Quella sera del tè avevo visto da dietro il bancone la scena tra te e quel ragazzo che era entrato nel bar con i suoi amici. A giudicare dalle persone che lo circondavano, mi è sembrato uno stronzo e tu una ragazza che era caduta nella sua trappola. Per questo ho deciso di invitarti stasera, per farti capire che non sei tu che ci hai perso ma lui>.

Lo guardai senza dire niente. Ero shockata. Quel ragazzo era fortemente intuitivo. E dolce.

Mi rigirai verso il tramonto e sorrisi.

***********************************************************************************************

Finita la serata, Austin mi riaccompagnò a casa.

Giunta davanti la porta d'ingresso mi girai. Austin mi sorrise.

<Sono stata davvero bene stasera e ti confesso che non me lo aspettavo dato ciò che è successo poche settimane fa>.

<Complimenti> dissi ridendo <sei riuscito a farmi cambiare idea per una sera>, conclusi dandogli una pacca sulla spalla.

<Sono stato bene anche io>, rispose. <E riguardo quello che hai detto prima...per me sei bellissima>.

Ancora una volta mi aveva lasciata senza parole.

Sorrisi.

<Buonanotte>. Aprii la porta di casa e restai a fissarlo ancora per un secondo prima di richiuderla.

<Buonanotte> rispose con uno dei suoi sorrisi.

Chiusi la porta.

Mi accasciai sul pavimento.

<Cavolo> fu tutto quello che mi uscì dalla bocca seguito da una risata.

******************************************************************

Se la storia ti è piaciuta lascia un commento o dalle un voto. Spero aggiungerai il mio libro alla tua biblioteca e ritornerai qui la prossima settimana per un nuovo capitolo.

Grazie per avermi concesso un po' del tuo tempo.

TI AUGURO UNA MAGNIFICA SETTIMANA!•

•The mirror of the stars•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora