L'incontro di ieri sera, mi ha portato a scoprire una realtà di cui ero completamente all'oscuro. Avevo sentito che molte persone stavano manifestando del malcontento, ma non mi sarei mai immaginato che esistesse un vero e proprio movimento ribelle, per quanto piccolo sia al momento.
Ci ho riflettuto, non era un argomento semplice da elaborare, ma sono giunto alla conclusione che sono d'accordo con ciò di cui abbiamo discusso. Quaggiù, la vita per noi poveri, è un vero e proprio incubo. Viviamo stipati in camere piene di gente, puzzolenti e prive di ogni comfort. Lavoriamo sei giorni su sette per mandare avanti tutto, e in cambio otteniamo solo cibo schifoso e, nel nostro unico giorno libero che abbiamo, la cosa più divertente che possiamo fare è passare il tempo a leggere vecchi libri o guardare vecchi film.
Voglio che le cose cambino perché spero che un giorno, i miei figli possano avere una vita migliore della mia e, magari, possano anche tornare in superficie e contribuire a dare inizio ad un nuovo mondo, cercando di non ripetere gli errori dei nostri antenati. Al momento, questo è solo un sogno, ma se non farò nulla, sarà destinato a rimanere tale. Anche se la possibilità che le cose cambino è minima, voglio tentare, tanto non ho nulla da perdere.
***
Oggi è domenica, quindi non devo andare a lavorare. Decido che è giunta l'ora di sistemarmi la barba, ormai è passato quasi un mese dall'ultima volta che l'ho tagliata. Prendo il mio kit da rasatura e mi dirigo verso il bagno più vicino alla mia camerata. Non c'è nessuno, la maggior parte delle persone preferisce dormire nel nostro unico giorno libero, ma io no, odio stare in quella stanza. Questa notte, il mio vicino di letto ha russato per tutto il tempo, impedendomi di avere un sonno tranquillo. Ho pure pensato di tirargli una botta in testa per farlo smettere, ma poi mi son reso conto che non ne valeva la pena.
Il bagno non dista molto, perciò impiego poco tempo a percorrere il pezzo di corridoio che lo separa dal dormitorio. Mi metto davanti allo specchio e fisso il mio riflesso. Ho solo ventisette anni, ma il mio volto ne dimostra almeno cinque di più. I miei occhi, color nocciola, sono contornati da alcune rughe e la mia pelle è molto ruvida, a causa del mio lavoro. Non voglio tagliare completamente la barba, ma solo accorciarla, per renderla meno disordinata. Tiro fuori un paio di forbici dal mio kit, ed inizio a tagliare le parti più lunghe, poi la definisco, cercando di darle una forma abbastanza ordinata. Dopo poco più di mezz'ora, ho finito. Riordino il mio astuccio, poi ripulisco il lavandino, prima di tornare all'aria stantia della mia stanza.
Passo le successive due ore intento a leggere il mio libro. Ormai l'ho quasi finito, perciò presto dovrò trovarne un altro con cui passare le ore. Verso mezzogiorno, il mio stomaco mi ricorda che è giunta l'ora di pranzare. La mensa è piena di persone che parlano e mangiano. Io mi limito a riempire il mio vassoio, poi mi siedo in un tavolo da solo, non mi va di sentire le stronzate che dicono quelle persone. Mentre mangio una specie di brodaglia dal sapore indefinito, mi si avvicina una donna. La riconosco subito, è quella che ieri sera era nel magazzino, Anna. Mi chiedo cosa voglia da ma adesso.
Con più luce, noto che è molto più affascinante di quanto avessi immaginato. I suoi lineamenti, delicati e giovanili, contornano le sue labbra fini, colorate da un rossetto dal colore molto neutro. Indossa un vestito blu e porta i capelli legati in una coda, che le scende sulla spalla sinistra. Si siede dal lato opposto del tavolo, senza dire una parola, e mi guarda come se volesse farmi capire qualcosa.
<<Cosa ci fai qua?>> Le chiedo, dato che lei continua a non parlare e la situazione sta diventando imbarazzante.
<<Calma, Chico. Sono venuta solo per conoscerti un po'.>> Mi sorride. <<Ieri non siamo riusciti a parlare molto, durante il nostro incontro.>>
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2145: L'anno della rinascita
Science FictionAnno 2045: Il riscaldamento globale ha portato terribili cambiamenti alla Terra. Le città bruciano o vengono sommerse sotto metri di acqua, a causa dell'aumento del livello dei mari e le persone non possono fare nulla per contrastarlo. I governi di...