La giornata continua tranquilla, tra parole su parole, che non ascolto.
Ciò che mi ha scossa è stato il modo in cui Colins ha potere sui suoi "amici".È bastato dirgli di smettere e lui lo ha subito fatto, come se fosse il suo burattinaio e lui il suo burattino, in uno spettacolo intitolato: False Amicizie.
Mentre torno a casa, con le cuffiette nelle orecchie, come tutti i giorni, capita improvvisamente una canzone a me ben conosciuta, che per quella frazione di secondo mi fa sobbalzare il cuore.
"Just the two of us" di Will Smith, una canzone di certo non conosciuta da tutti, ma con un significato troppo grande per me.
Provo a scacciare i ricordi che mi riportano in mente quella canzone, ma le emozioni, come la maggior parte delle volte, vincono e le lacrime iniziano a sgorgare fuori dai miei occhi attraversando e rigando le mie guance.Improvvisamente sento delle voci,e inizio subito ad asciugarmi le lacrime.
Odio quando la gente mi vede piangere, odio mostrare le mie tante debolezze agli altri.A girare l'angolo, sfortunatamente, è proprio l'ultima persona di cui in questo momento ho bisogno.
Sidney Colins si trova davanti a me, con la sua solita aria da spavaldo, il giubbotto di pelle tirato a lucido e i capelli spettinati.Mi scruta con aria circospetta.
"Hai per caso...pianto?" mi chiede notando i miei occhi ancora rossi.
"Si, hai qualche problema?Puoi anche andartene, non ho bisogno dei tuoi insulti, grazie"lui fa spallucce con un sorrisetto, gira i tacchi...e se ne va.Non so perché sento come una sensazione di vuoto dentro...ma è come se mi aspettassi che lui rimanesse.
Scaccio i miei pensieri inutili e ricomincio a camminare.Una volta arrivata a casa, corro in camera mia e mi chiudo a chiave.
Vado alla finestra, e inizio ad osservare tutto ciò che c'è intorno a me nei minimi dettagli.Le persone sedute sulle panchine, gli alberi, le case...sembrano come rimpicciolirsi.
Un rumore improvviso mi fa tornare alla realtà.
Una notifica da Instagram.«@sidneycolins_ ha chiesto di seguirti»
il mio cuore si fermò per un attimo, per una frazione di secondo ho come l'impressione che sia un sogno, un'allucinazione, o perfino uno scherzo.Ci mancava solo questa.
Non lascerò che lui mi rompa le palle anche sui social, forse l'unico mezzo che ho per sembrare un'altra persona...più felice.Con il mouse del computer faccio per eliminare la sua richiesta ma per un secondo mi blocco, come se stessi aspettando una risposta.
E se non fosse poi così male come credo?
E se non volesse prendermi in giro?
Troppe domande vagano nel mio cervello, che già di suo, è poco funzionante.
Ma cosa diavolo sto pensando?
Ha chiamato finocchio il mio migliore amico, nel momento in cui gli ho detto che avevo pianto, ha girato i tacchi e se ne è andato come se nulla fosse.Ok è vero, io gli ho detto esplicitamente di andarsene...ma si sa che quando le ragazze dicono una cosa, intendono perfettamente il contrario...non che io volessi che lui rimanesse li con me, ovviamente.
Premo il pulsante una volta per tutte ed elimino la sua richiesta.
Non voglio avere niente a che fare con persone del genere.
Lui vive completamente in un altro mondo:feste, ragazze, sesso, alcool.
Tutto questo non fa per me,e non farà mai per me.Chiudo il computer e sbuffo.
La noia inizia a farsi sentire e perciò, ne approfitto per chiamare l'unica persona che può farmi rallegrare in questo momento.«Hey Kylie,che fai stasera?»
«A dire il vero nulla di speciale,ma ho sentito che stasera c'è una festa da Luke Anderson,che ne dici?Ti prego, ti prego,ti preeego»Kylie ama le feste di questo tipo, e anche a me piace andarci qualche volta, ma non riesco davvero a capire che cosa ci sia di così speciale.
Nonostante questo so quanto ci tiene e perciò decido di assecondarla anche se ho giusto una piccola previsione di come andrà la serata: tutti che si divertono e io, seduta su una poltrona, con in mano un drink che non berrò mai.
«E va bene,ma solo perché mi sto veramente annoiando da quando sono tornata a casa»
la posso sentire urlare di felicità dall'altra parte del telefono.«Perfetto,allora arrivo subito con trucco e parrucco!»
«No Kylie non se ne..» non faccio in tempo a finire che ha già chiuso la chiamata.Dopo circa mezz'ora sento il campanello suonare.
"Apro io, è per me" urlo per farmi sentire da mia madre e mio fratello.
Quando apro la porta mi ritrovo Kylie, con due borsoni in mano."Non immagino nemmeno quali diavolerie avrai messo lì dentro.." lei ride mentre attraversa trionfante la soglia della porta.
"Vedrai.." sghignazza sotto voce in tono malefico mentre io mi preparo al peggio del peggio.
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||Break The Ice||
Lãng mạn«Avevano un rapporto strano quei due: amore e odio, un minuto inferno e l'altro paradiso. Era diventata una routine, una sorta di abitudine. Ma una cosa era certa: avevano costantemente bisogno di entrambi:lui di lei e lei di lui» Nella cittadina di...