You&I

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Tutta la settimana la modest lo aveva costretto a passarla con Perrie e lui aveva dovuto accettarlo per forza. Era stato costretto a baciarla ed abbracciarla in pubblico mentre le fans e i paparazzi li fotografavano.

Aveva sbuffato e fumato un pacco intero di sigarette mentre con il cellulare cercava di chiamare Liam, ma lui non lo rispondeva. Si arrese e prese la macchina e si diresse a casa del castano, doveva vederlo anche se era sicuro che lui non voleva vederlo dopo che aveva passato l'intera settimana con Perrie.

Bussò alla porta, ma nessuno rispose, aspettò altri cinque minuti e poi bussò di nuovo ma di nuovo nessuno rispose o apri.

Così prese la copia della chiave che il suo ragazzo gli aveva fatto e apri la porta, quando entro era tutto buio e di Liam nemmeno l'ombra.

"Leeyum dove sei." urlò in modo dolce, ma nessuno nemmeno questa volta rispose.-"Ti prego Liam. Scusa ma non è colpa mia ma la modest mi ha costretto." Non ricevendo risposta salì le scale e sempre camminando lentamente andò verso la camera di Liam.

"Liam, aprimi ti prego." Disse con voce supplicante Zayn, stava piangendo perché non voleva far soffrire Liam. -"Liam, ti prego."

"Vattene Zayn non voglio ne vederti ne sentire la tua voce." Disse il castano che se ne stava chiuso nella sua camera.

"Ma Liam ti prego aprimi, lo sai che non è colpa mia..."

"Giuro Zayn che se non esci da casa mia esco da qui e ti caccio a calci."

"Okay." Dissi solo Zayn allontanandosi dalla porta. -"Domani alle dieci dobbiamo fare le prove." Disse prima  di correre giù per le scale e sbattere violentemente la porta.

Liam se ne stava sul letto con le ginocchia al petto e le lacrime agli occhi, si alzò dal letto accendendo il cellulare e mettendo la sua canzone preferita e le cuffiette nelle orecchie.

Sapeva che non era colpa di Zayn, ma non ce la faceva proprio a vedere il suo ragazzo baciare Perrie, che povera ragazza non c'entrava nulla, aveva sentito la voce di Zayn, ed aveva capito che stava piangendo ma era troppo arrabbiato con lui per perdonarlo o solamente aprigli la porta e parlare con lui.

Per una settimana non si era fatto sentire, non lo aveva chiamato o aveva inviato un messaggio. Ed ora che si aspettava? Sapeva di aver esagerato dicendo che se non se ne andava lo avrebbe preso a calci e lo avrebbe cacciato fuori ma era troppo arrabbiato per pensare con la sua testa...

"Domani come faccio a guardalo negli occhi?" parlò da solo guardando il soffitto. Si alzò dal letto e prese il suo cellulare posto accuratamente sulla sedia e subito compose il numero di Niall.

"Pronto!" esclamò allegro il biondo dall'altra parte del cellulare, e Liam sorrise perché non sapeva come faceva quel ragazzo a sorridere sempre.

"Niall puoi venire da me?" chiese Liam singhiozzando.

"Liam cos'è successo?" chiese subito dopo il ragazzo biondo perdendo tutta la felicità nella voce.

"Niall vieni ti prego." Rispose solo Liam.

"Aprimi sto arrivando."

***

"Tu mi stai dicendo che Liam ti ha cacciato da casa sua?" chiese per l'ennesima volta Louis guardando gli occhi gonfi e lucidi del suo amico.

"Lou smettila cavolo." Lo sgridò Harry -suo ragazzo, ma anche loro erano costretti a vivere nascosto il loro amore-.

"Zay dai non piangere, sai che era nervoso." Disse Harry, cercando di calmarlo.

"Non ce la faccio." Riprese a piangere come un bambino, e subito Louis lo abbraccio stretto coinvolgendo anche Harry.

"Ti prego Zayn non piangere se no fai piangere anche me." Disse Louis dandogli un bacio sulla guancia.

You&I{ziam mayne}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora