"I'm like that"

6° Capitolo

Siamo oramai ad agosto e i corsi devono iniziare.

Ho passato tutta l'estate chiusa in casa a ripensare a tutto quello che ho passato.
L'unico posto dove sono uscita è stato il giardino... giusto per prendere aria.

A proposito, la casa è enorme, la mia in confronto sembra una catapecchia.
I primi giorni facevo molta fatica ad orientarmi, infatti mi sarò persa un paio di volte... ma come biasimarmi ci sono tantissime stanze a partire dalla cucina, il salotto, cinque camere da letto delle quali tutte sono munite di un bagno, sala giochi, palestra, un enorme giardino con la piscina per poi finire con un garage... non sono abituata a tutto questo lusso.
Ah si dimenticavo anche la vista dal mio terrazzo, è spettacolare, da sul mare ed è stato questo soprattutto ad aiutarmi a pensare... a rendermi conto che per rendere orgogliosa mia mamma devo andare avanti.

Lei avrebbe voluto questo.

Mia sorella, invece, ha iniziato a conoscere nuove persone e uscire molto spesso... ha anche legato molto di più, rispetto a me, con mio papà e sono felice di sapere che almeno tra noi due la prima che è riuscita ad andare avanti è lei.
Mi ci vuole molto più tempo, sopratutto riuscire ad avere un rapporto più stretto con mio papà, siccome da piccola è stato un trauma assistere a tutti quei litigi per poi vederlo scomparire per dodici anni... mentre mia sorella visto che tutto questo era accaduto solamente quando lei aveva un anno, si ricorda pochissimo.

Resta ancora il fatto che lui non è mai a casa, solo raramente quando la sera non lo contattano per andare in azienda.
Quando arriva a casa si mette a cenare con noi e poi, subito dopo aver finito, fa di tutto per convincerci -o meglio convincermi- a guardare qualche film con lui...
mentre ovviamente preferisco tornare velocemente in camera mia a parlare di gossip e di tutto quello che succede a Bedworth, durante le mie videochiamate notturne con Celine e Matt.
Ogni tanto quest'ultimo cerca di tirare fuori l'argomento 'David' e sapere il motivo della nostra rottura...
anche se trovo strano il fatto che lui non gli abbia ancora detto niente, ma non appena inizia cambio subito argomento.
Potrà sembrare banale ma dopo tutto questo dolore, causato dagli avvenimenti che mi sono accaduti in questi ultimi mesi, voglio pensare solo in positivo e non deprimermi pensando ad altri problemi.

"Aly, sto uscendo con Clare, dillo a Dorothea."

Dorothea è la governante di mio padre... è una donna sulla sessantina, non molto alta, in carne, con capelli sempre raccolti in uno chigon (indossa una divisa che mio papà ha assegnato ad ogni persona che lavora qui) molto in gamba, solare e dolce; è sempre pronta ad aiutarti, come ha fatto con me in questi ultimi due mesi.
Le devo molto...

"Hai sentito?" dice Judie entrando in camera.

"Chi è Clare ora?" chiedo curiosa, felice di sapere che nonostante tutto lei riesca a continuare a conoscere nuova gente... a godersi l'estate.

"Sai il ragazzo dell'altro giorno che è venuto a casa nostra a fare merenda?" la guardo annuendo.

"Ecco questa è sua sorella gemella. Sono così simpatici!" dice urlando, particolarmente euforica "Lui non c'è, quindi facciamo un'uscita tra sole femmine." tende la mano mostrandomi una sua foto.

"È molto carina! " alzo lo sguardo e noto che l'espressione felice di qualche istante fa scompare quando inizia a fissarmi.
Nonono non va affatto bene, quando fa così è per ricordarmi quello che ho fatto quest'estate... ovvero niente.

"Per fortuna che tra 4 giorni inizia la scuola così finalmente uscirai da questa casa e sicuramente conoscerai qualcuno!"

Esattamente 4 giorni...
Solo 4 giorni e dovrò iniziare ad andare alla University of Miami.
Ho scelto questa scuola solo per via della posizione, ovvero, perché si trova vicino a casa mia... ho sempre rifiutato le email che proponevano dei tour per capire com'è strutturata, quindi dove si trovano le aule, la palestra, la mensa e molte altre cose... però ho deciso che una volta che inizieranno i corsi cercherò di arrangiarmi in qualche modo.
Andare in un college significa anche allogiare lì, condividere una stanza con una ragazza sconosciuta e lasciare la famiglia... ma io non posso, anzi non intendo lasciare sola Judie... anche se in questo momento quella che non vuole essere lasciata sola sono io.