Tears

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Whitecap Bay 

Ecco dove mi trovavo, su una scialuppa in mezzo al mare insieme a qualche altro marinaio della ciurma. Whitecap Bay era famosa per le sue sirene, e noi eravamo qui per catturarne una... Il perché? Perché per usufruire della Fonte della giovinezza erano necessari due Calici d'argento appartenuti a Ponce de León e una lacrima di sirena.

Un calice doveva contenere solamente l'acqua della fonte, l'altro anche la lacrima. Colui che avrebbe bevuto dal calice contenente la lacrima avrebbe ottenuto tutti gli anni vissuti dell'altro, colui che avrebbe invece bevuto dal calice contenente solo acqua avrebbe perso tutti gli anni che avrebbe dovuto vivere. E secondo una profezia a Barbanera restavano pochi giorni di vita.

Mi chiamo Liam James Payne, e sono un marinaio, mi trovavo a Londra quando scoprì che Barbanera stava arruolando una ciurma, amando il mare ed avendo bisogno di soldi decisi di provarci.

Fu così che mi trovai a bordo della "Queen Anne's Revenge", nave del famigerato pirata Edward Teach, soprannominato "Barbanera". Solo dopo essere partiti scoprì lo scopo del viaggio, arrivare alla Fonte della giovinezza...

Aspettavamo ormai da ore che qualche sirena abboccasse, a cosa? A noi, ci stavano usando come esca, le sirene erano creature tutt'altro che socievoli... Utilizzavano la loro immensa bellezza per incantare i marinai, usarli per i loro scopi ed infine trascinarli in fondo al mare per affogarli e cibarsene. Cosa dovevamo fare? Bhe, oltre a rimanere vivi, spingerle a riva dove il resto della ciurma doveva catturarne almeno una con delle reti.

Stavamo per perdere le speranze quando ad un certo punto spuntó una sirena che inizió a sedurre uno dei nostri, più tempo passava più lui si invaghiva di lei. In un batter d'occhio eravamo circondati da sirene, ed una in particolare attirò la mia attenzione... Era un maschio, bellissimo, capelli neri come la pece, occhi color caramello e pelle ambrata che brillava sotto la luce della luna.

I nostri occhi non riuscivano a staccarsi gli uni dagli altri, ma non appena sentì i miei compagni iniziare a combattere contro le sirene che avevano iniziato a reagire mi risvegliai dal mio stato di trance e li aiutai. Non durammo a lungo, riuscirono a rompere la scialuppa e cademmo tutti in acqua... Pensai fosse arrivata la mia ora,ma nuotando e facendomi avanti con la spada riuscì ad arrivare a riva.

Mi misi in piedi pronto ad aiutare i miei compagni, ormai la metà di prima, che tentavano di rimanere vivi e di catturare una sirena sotto le minacce di Barbanera.

Non feci in tempo a fare un passo che sentí una forte esplosione provenire dal faro che si trovava lì vicino, mi distrassi e una mano mi afferró la caviglia e mi trascinó in acqua poco prima che delle macerie mi cadessero addosso. Bene se non ero morto spiaccicato, sarei morto per mano di una sirena... Ma non fu così, non sentí più quella presa e tornai a galla notando che la coda della sirena era rimasta incastrata tra i resti del faro caduti.

Mi allungai e notai fosse ancora lui, i nostri occhi si incastonarono nuovamente, ma stavolta per poco, perché con un paio di pinnate riuscì a liberarsi. Senza pensare a cosa stessi facendo infilzai la mia spada nella pinna della sua coda bloccandolo. Lui si voltò a guardarmi con un'espressione stupita, non appena vidi del sangue uscire da essa tolsi la spada ma lui non fece in tempo a scappare perché due uomini lo intrappolarono in una rete facendolo agitare nel vano tentativo di liberarsi.

Alzai lo sguardo e vidi Barbanera sorridere -Ben fatto ragazzo, hai catturato non una semplice sirena ma bensì un tritone... Le loro lacrime sono ancora più rare-

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Ci incamminnammo poi verso la fonte e dopo un po' arrivammo ad un ruscello dove ci fermammo giusto il tempo di rinfrescarci perché Barbanera voleva arrivare il prima possibile, dato che gli rimaneva poco tempo.

Tears🐚||Ziam Mayne OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora