CAPITOLO 10

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•Ciao a tutti! Ebbene sì, questo è il secondo capitolo di questa settimana. Ho deciso di pubblicare due capitoli alla settimana anziché uno ma più corti per non farvi perdere il filo della storia.
Siamo rimasti al punto di cui Mer incontra il primo bivio e deve scegliere tra Austin e Kyle.
I colpi di scena non finiscono qui!

Detto questo, spero il capitolo possa piacervi.

BUONA LETTURA! •

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Era passata ormai una settimana da quando Bryan era venuto a trovarci.

Avevamo passato ogni singolo momento insieme pensando alla nostra ultima estate e facendo follie come imbucarci ai party di persone mai viste in vita nostra, farci cacciare dai party di persone mai viste in vita nostra e correre via mezzi ubriachi.

Una sera avevamo persino deciso di passare la notte in spiaggia che era terminata con un sacco di alcol, un bagno a mezzanotte e il tentativo di farci tatuare senza il permesso dei nostri genitori.

Passare del tempo con i miei migliori amici mi aveva aiutata a mettere da parte tutto quello che era successo le settimane precedenti.

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Era Domenica e Bryan sarebbe partito a breve. Decidemmo di pranzare nel solito locale.

< Ciao ragazzi, che posso portarvi? > iniziò una voce conosciuta.

Era Austin.

Bellissimo con i suoi meravigliosi occhi verdi che splendevano con la luce del sole.

< Tre hamburger con patatine e Coca Cola! > esclamò Bryan distraendomi da quella visione celestiale.

< Arrivano subito! >, concluse Austin con il solito cenno militare.

< Caspita M! > iniziò Bryan appena Austin fu abbastanza lontano dal nostro tavolo.

< Devo ammettere che è davvero un bel ragazzo! Insomma è anche meglio di Ky... >, si interruppe mentre lo nominava, quando Car gli diede una gomitata nel fianco.

Effettivamente Austin era davvero bello da togliere il fiato.

Passai il resto del tempo a squadrarlo mentre indaffarato serviva i clienti, spostandosi velocemente da un tavolo all'altro. I muscoli delle braccia contratti mentre trasportava il vassoio carico di piatti, quelli sulla schiena che guizzarono sotto la t-shirt quando alzò un braccio per raggiungere la bottiglia di ketchup sullo scaffale, quel ricciolo ribelle che gli finiva continuamente sulla fronte e quelle mani che lo scostavano rivelando le vene sugli avambracci.

< Dovresti invitarlo a uscire di nuovo M. > mi risvegliò la voce di B da quei pensieri.

< Cosa?! Non lo farò mai e poi mai! Sarebbe davvero imbarazzante! > risposi incrociando le braccia al petto.

Ero davvero troppo timida per invitare un ragazzo a uscire. E poi era lui che doveva fare la prima mossa.

E se non lo avesse fatto?! Cavolo, morivo dalla voglia di passare ancora del tempo con lui. C'era qualcosa che mi spingeva ad avvicinarmiglisi anche se non lo conoscevo così bene.

I nostri piatti arrivarono, per mia sfortuna serviti da un altro cameriere.

Mentre addentavo il mio panino non potei fare a meno di pensare alla proposta di Bryan. Io e Austin non ci eravamo visti spesso durante quella settimana perchè avevo passato la maggior parte del mio tempo con B e Car. Mi era parso di averlo intravisto al party a cui ci eravamo imbucati ma ero troppo ubriaca per mettere a fuoco la sua immagine.

Morivo dalla voglia di conoscerlo meglio, scoprire di più sul suo passato e sul suo presente.

Senza neanche rendermene conto mi alzai di scatto e mi diressi verso il bancone.

Sentivo le farfalle nello stomaco e il cuore batteva all'impazzata.

Arrivata davanti al bancone, realizzai quello che avevo fatto e subito me ne pentii.

Ero sul punto di rigirarmi quando incrociai gli occhi di Austin.

Sgranai gli occhi e sorrisi.

< Ciao > iniziai senza sapere come continuare < Io...i...io...volevo... > mi guardavo attorno cercando qualcosa da afferrare < Volevo della maionese! > esclamai alla fine, tirando un sospiro di sollievo.

Austin mi porse il barattolo, sorridendo. Lo afferrai e per un secondo le nostre mani si toccarono. Le ritrassi immediatamente, presa completamente dal panico e cercai di mormorare un "Grazie" ma venne fuori una sorta di mugolio incomprensibile.

Mi voltai, pronta a correre via verso i miei amici che mi guardavano stupiti.

< Aspetta! > Austin mi bloccò il braccio. La pelle sotto le sue mani iniziò a formicolare per quel tocco.

< Non ti ho vista tanto in giro questi giorni. > continuò.

< Già... > risposi massaggiando nervosamente il punto in cui mi aveva toccata < è venuto a trovarci un amico e abbiamo passato tutta la settimana insieme >.

< Capisco... allora per rimediare al tempo perso ti va di...sì insomma, di vederci...stasera. > propose abbassando lo sguardo.

< Stasera?! > gridai, sgranando gli occhi. Mi resi conto della reazione eccessiva e mi schiarii la voce. < Sì, sì stasera...va bene >, conclusi cercando di assumere un'espressione da "non mi frega niente di stare con te, ma ti farò questo favore".

Ma chi volevo prendere in giro?! NON VEDEVO L'ORA DI RIVEDERLO!

"Datti una calmata donna!", mi rimproverò la mia vocina interiore.

Mi girai e raggiunsi il tavolo cercando di camminare lentamente, evitando di correre e gridare come un'ossessa.

< Bene ragazzi > iniziai sospirando e mantenendo la calma < stasera uscirò con Austin. Vi aspetto fuori. > terminai lasciando i miei soldi sul tavolo.

Uscii dal locale, girai l'angolo per assicurarmi che nessuno potesse vedermi dalle vetrate e iniziai a saltare per la gioia da una parte all'altra del marciapiede, beccandomi gli sguardi dei passanti.

Bryan e Carolyn e mi raggiunsero poco dopo fuori dal locale e saltarono insieme a me da una parte all'altra.

B ripartì e io corsi subito a casa per prepararmi.

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•Se la storia ti è piaciuta lascia un commento o dalle un voto. Spero aggiungerai il mio libro alla tua biblioteca e ritornerai qui la prossima settimana per due nuovi capitoli.

Grazie per avermi concesso un po' del tuo tempo.

TI AUGURO UNA MAGNIFICA SETTIMANA!•

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