«Tutti insieme, alla sezione C!»
«Alla sezione C!»
Una moltitudine di cicchetti colmi di grappa si levano sopra il tavolo: i ragazzi brindano per la terza volta, e trangugiano avidi il liquore trasparente e corposo tutto in un colpo.
Avvicino titubante il mio alle labbra, storco il naso all'odore pungente e sulfureo che emana. Ne faccio un piccolo sorso, ma la forte nota alcolica di questa grappa maschera in maniera disgustosamente eccessiva il suo delicato sapore fruttato. A dirla tutta, mi pare più di aver ingurgitato un acido corrosivo: il liquore scivola lento nella mia gola segnando un percorso di fuoco, fino a raggiungere lo stomaco e, a quel punto, esplodervi in un tedioso e acuto bruciore.
Nauseato poso il bicchierino, per poi portare una mano a sorreggermi il capo stanco e ciondolante. Controllo l'orologio da polso: sono ancora le undici e mezza. Roteo gli occhi, lasciandoli ricadere incolori sulla marmaglia che mi circonda. Per essere più precisi, si tratta dei miei ex-compagni di classe. Ci sono proprio tutti, e se ne stanno seduti attorno a me: parlano, ridono e scherzano brilli, mentre io, come mi trovassi in una realtà distante e alienata dalla loro, li osservo e li ascolto silenzioso.
Che strana sensazione, mi pare proprio di essere stato catapultato brutalmente nel passato, ai tempi del liceo. Da allora non è cambiato davvero niente.
All'ennesima fitta di mal di testa, mi ritrovo a liberare un profondo sospiro. Non sono mai stato un tipo da feste e, a dire la verità, non sono mai stato in buoni rapporti con nessuna delle persone qui presenti. O meglio, non ho proprio costruito alcun tipo di rapporto con nessuno di loro. La mia presenza in classe era pari a quella di un soffio di vento che si vibra nell'aria: anche se c'ero, nessuno pareva farci molto caso. Per via della mia indole schiva e riservata, ho finito per starmene sempre per conto mio. Cosa che, per altro, non mi dispiaceva affatto.
Mi passo una mano su una tempia, mentre ripenso al messaggio ricevuto da Mikasa una settimana fa: "Venerdì prossimo la sezione C si riunirà al locale S. per una bella rimpatriata. Saranno tutti presenti, sarebbe carino se venissi anche tu :)".
Non mi era servito nemmeno terminare di leggere, che già stavo digitando una scusa valida per non potermi presentare. Dopo nove anni, a cosa caspita serve una rimpatriata?, mi sono domandato.
Dalla fine del liceo non ho più rivisto e sentito nessuno di loro, e mai ne ho avuto l'intenzione, l'esigenza o tanto meno il desiderio. I miei anni passati in quella classe non sono stati semplici, e mi è sempre riuscito difficile rapportarmi con loro. Alla fine, mi ritrovavo sempre isolato. Non ho stretto alcuna amicizia, nessuno si è mai interessato a me, come io non mi sono mai interessato a nessuno di loro. A che pro, quindi, andare lì? Proprio così mi ero detto. Sarebbe solo un'inutile perdita di tempo, per non dire un gesto assolutamente ipocrita.
"Mi spiace, ma in questo periodo ho i consigli di classe. Sono molto impegnato. Grazie del pensiero" avevo digitato senza pensarci troppo. E sia chiaro, non si trattava propriamente di una scusa: il mio lavoro a scuola da insegnante, soprattutto in questo periodo, ovvero la fine del primo trimestre con gli scrutini alle porte, sta riempiendo quotidianamente e totalmente le mie giornate. Preferivo di gran lunga dedicare il mio tempo ai bambini che tanto mi sto impegnando a seguire, piuttosto che a della gente che non ho il minimo piacere di rivedere.
Se non che quel "saranno tutti presenti" nel messaggio di Mikasa, mi ha fatto ugualmente esitare a premere il tasto di invio, lasciando me stesso sorpreso e confuso al contempo.
Perché?, continuavo a chiedermi, incapace di comprendere il fremito del mio cuore mentre un volto preciso si era imposto prepotente nella mia mente. Io pensavo davvero di non voler rivedere nessuno di loro, e di non voler più avere nulla a che fare con tutto quello che riguardasse gli anni trascorsi al liceo. Anzi, ne ero più che convinto! O almeno così credevo...
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과호흡 || Hyperventilation
Hayran Kurgu[𝓒𝓸𝓶𝓹𝓵𝓮𝓽𝓪] Dopo nove anni dalla fine del liceo, Armin rincontra ad una rimpatriata il suo sofferto e non corrisposto primo amore. Due ragazzi completamente diversi, legati l'uno all'altro da un filo sottile quanto fragile, si ritroveranno ad...