Se c'era una cosa che Kidou odiava era iniziare la giornata nel modo sbagliato, ma fortunatamente non era quello il giorno. Infatti quel martedì mattina il ragazzo si era svegliato di sereno e di buon umore, a dispetto degli altri giorni.
Erano da poco passate le sei del mattino e il sole si doveva ancora svegliare, ma nonostante tutto si sollevò dal letto senza indugiare più del dovuto andando dritto in bagno. Ne uscì pulito e ben vestito, con il profumo maschile e costoso che si espandeva per il piccolo corridoio della casa.
Scese al piano di sotto ed iniziò a prepararsi il caffè nel mentre che recuperava tutti i documenti che la sera prima aveva lasciato disordinatamente sul tavolo della cucina. Appena ebbe terminato bevve il suo caffè, poi ritornò di nuovo al piano di sopra. Mise gli occhiali (senza i quali non usciva) e prese il cellulare controllando se avesse messaggi.
Fece una smorfia soddisfatta quando si accorse che nessuno lo aveva cercato. Ritornò al piano di sotto, adesso pronto ad uscire. Recuperò la valigetta che si portava sempre con sé al lavoro, poi indossò il cappotto ed uscì di casa, chiudendo a chiave la porta.
Con calma superò il cancelletto che separava il giardinetto dalla strada e lo richiuse dietro di sé. Alzò lo sguardo e per caso notò un micio comodamente appollaiato sul muretto proprio lì accanto.
- Ehi, piccolo. Che ci fai qui tutto solo?-
All'udire la sua voce micio si ridestò, socchiudendo gli occhi grigio azzurro e puntandoli dritti su di lui. Rimase fermo a fissare i suoi movimenti, con la coda che aveva iniziato a muoversi nervosamente.
Ma Kidou aveva deciso di ignorare completamente lo stato di nervosismo in cui era incappato il micio e si avvicinò senza farsi troppi problemi. Aveva allungato la mano verso il micetto, pronto ad accarezzarlo, ma il gatto non sembrò apprezzare la vicinanza.
In questo modo, in una manciata di secondi, si ritrovò la mano graffiata e il gatto che gli soffiava contro con aria infastidita.
- Dannazione!-
Kidou fissò con sguardo critico la sua mano solcata da tre piccoli graffi, neanche troppo profondi, e poi puntò gli occhi coperti dagli occhialini sul micio. Era rimasto lì a guardarlo quasi in attesa, con gli guardinghi, il pelo dritto e la schiena rialzata come ad incutergli timore. Solo dopo qualche secondo, con un scatto, scese dal muretto e corse via, sparendo alla vista di Kidou.
Kidou sospirò, un po' amareggiato, poi camminò verso la sua auto parcheggiata a qualche metro di distanza. Salì in macchina e poco prima di partire verso il suo posto di lavoro, si avvolse la mano ferita con un fazzoletto di stoffa recuperato dal cruscotto.
Il viaggio in auto durò all'incirca una decina di minuti. Parcheggiò di fronte al grattacielo che ospitava la sede di lavoro della Kidou Financial Group e con un grugnito uscì fuori dall'auto. Entrò nel palazzo e salì al ventesimo piano; quando le porte dell'ascensore si aprirono si ritrovò un Kazemaru nervoso ad attenderlo.
- Era ora che arrivassi! Pensavo che ti saresti preso una vacanza - se ne uscì l'azzurrino con uno sbuffo.
- Come se potessi mancare ad un giorno di lavoro - obbiettò Kidou con un piccolo ghigno, alzando però gli occhi al cielo senza essere visto.
Kazemaru sospirò mentre andava dietro a Kidou che avanzava lungo il corridoio pieno di uffici salutando tutti con un freddo e controllato "Buongiorno".
- Ti dispiacerebbe se per favore mi portassi delle bende e del disinfettante?-
La voce di Kidou arrivò con sorpresa alle orecchie di Kazemaru che alzò gli occhi di scatto sull'amico e collega di lavoro, notando solo in quel momento che lo stava guardando.
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Feeling empty... Or full of everything
Fanfiction[scritta per il concorso di @Ymawari] [Fudoukidou/accenni Gensaku] Kidou aveva solo 24 anni e già viveva una vita monotona e piena solo di lavoro. L'unico svago che si concedeva era quello di andare a trovare i suoi amici nel poco tempo libero che a...