Capitolo 1

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Sono le cinque del pomeriggio, sono in camera mia. Da sola. Penso a dove potrei andare a vivere per ricominciare. Qua non sto bene. Mi sento diversa. Voglio vivere ricominciando. I miei compagni di scuola mi escludono, un po',forse,sono io che mi isolo, però anche loro non scherzano. Mi sento a disagio vedendo le altre ragazze della mia scuola. Anche se sono come loro esternamente, io mi sento così. Insoddisfatta e infelice. Devo cambiare città per rivivere cazzo!
Apro il pc, cerco delle casettine in vendita a Roma. Roma è unica. Roma è la mia città, mi ha sempre affascinato e attirato, e ora voglio crearmi la mia nuova vita nella città dei miei sogni. Appena apro un sito trovo un appartamento  nel quartiere di San Basilio, in un quartiere non eccessivamente abitato, è una palazzina di circa 4 piani. Modesta. L'appartamento è molto luminoso. È perfetto per me.
Scendo per chiedere ai miei di potermi trasferire, ne avevo già parlato di questa mia cosa. Mia mamma era sempre stata d'accordo ed ha sempre voluto lasciarmi libera di poter scegliere,nonostante il nostro rapporto non molto solido, mentre mio papà è sempre stato titubante e ha sempre attribuito i miei disagi alla fascia d'età, ma non è così, non mi capisce.

io: "mamma,papà... ho deciso di volermi trasferire per cambiare aria, ne ho bisogno e ora ne so..." Non faccio in tempo a finire la frase che salta su mio padre.

Papà: "dove?.."

io: "Roma..."

Scoppia a ridere mentre mia mamma sorride, sembra sia favorevole al mio cambiamento.

io: "papà ormai ho 18 anni penso di poter fare ciò che voglio. Però ho dei limiti per potermi muovere. Non ho un conto, non ho soldi. E per questo volevo chiedervi di aiutarmi comprandomi un appartamento. L'ho già trovato. E lo amo.

Mamma: "ok, va benissimo. Tu sei libera di fare ciò che vuoi ormai, sai pensare e sei responsabile. Chiamiamo per prenderlo."

Mio padre rimane in silenzio. Sembra che me la voglia dar vinta, grazie a Dio.
Io e mamma saliamo in camera e telefona l'agenzia, risponde una donna molto cortese e dice che domani alle 12 si farà trovare all'appartamento e, nel caso, potrei già procedere con l'acquisto e tutto, poi attacca. Basta. Era fatta, finalmente potevo andarmene da Bologna. Non ci potevo credere, ero la persona più felice del mondo. Inizio così a fare le valigie, a preparare tutto quello che avevo da portar via e dopo due lunghe ore ad impacchettare tutto potevo andare a letto. Finalmente, dopo tanto tempo, col sorriso.

Ciao a tutti! La scrittura mi fa sentire libera, è la mia droga. Per questo sono qui. Oltre alla scrittura, come si può notare adoro Niccolò. È un poeta, mi rispecchia molto. Sono qui per potermi sfogare ma sono qui anche per lui. Spero vi piaccia. Baci.

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