We need to fly➳h.s.

Chapter 6

SILIVIA'S POV

"Niall, vado"

"Di già?"

Eravamo ancora alla festa, ed io ero stanchissima.

"Si...torno lì.Tu sai dove"

Il suo volto si incupì.

"Ciao Silvia.Mi mancherai"

Strinse il mio corpo al suo,forte,fortissimo,come se fosse un addio.

"Ciao Niall.Ti voglio bene"

"Anche io"

Uscii da quel locale e mi incamminai verso la casa di Luke.

Ripensai a quel ragazzo misterioso.

Non avevo mai sentito il suo nome e nemmeno la sua voce roca,profonda.

Mi strinsi nel giubbotto,faceva davvero freddo,anche se era solo settembre.

Fissavo le mie scarpe avanzare sull'asfalto con un ritmo interminabile.

Quando arrivai suonai al campanello.

Ebbi un sussulto prima di schiacciare il bottone.

Sarei potuta scappare da quel posto.

Oppure avrei realizzato il mio sogno.

E magari Luke, mi avrebbe aiutata a scoprire chi era davvero Harry.

"Silvia?Sei tu?"

"Si"

Il cancello si aprì, ed io entrai nel vicolo illuminato dai lampioni sulla strada deserta.

Una volta in casa, salii le scale e cercai Luke.

"Luke"

La sua figura dolce si fece su di me.

"Ei.È andato tutto bene?"

"Si,grazie.Buonanotte a domani"

Entrai in camera,lasciandolo solo,di fronte alla porta che sbattei dopo alcuni secondi.

00:47

Mi cambiai,mettendo un pigiama che trovai nell'armadio.

Non era molto caldo,ma a scaldarmi ci pensarono le coperte che mi coccolavano nel loro profumo.

Volevo parlare con Zayn,sapere dove era e sapere se mi pensava.

L'ultima immagine che avevo di lui, era un volto triste e terrorizzato dal momento che ci stavano separando.

"Ti riabbraccerò"

Chiusi gli occhi, e disegnai la sua forma nella mia mente.

Era bellissimo,come sempre.

I suoi occhi scuri,mi esprimevano protezione.

E le sue mani che mi stringevano ogni volta che ne necessitavo.

Lui era il mio migliore amico.

Ad un certo punto la sua figura fu sostituita con un'altra ancora,sconosciuta ai miei occhi.

Sbattei le palpebre.

Era un ragazzo perfetto,con sguardo color smeraldo,e capelli riccissimi.

Ma perchè immaginare qualcuno che non sappiamo nemmeno se esista?

La mente fa brutti scherzi.

Chissà cosa sarebbe successo domani.

Io ero davvero pronta a questo?

Affrontare e rivivere il mio passato?

Troppe domande senza alcuna risposta.

NIALL'S POV

Silvia se ne era andata già da un po', e mi mancava terribilmente.

Non dovevo lasciarla sola per tutto il tempo,ma credevo si divertisse, ed invece...

E per di più non aveva Zayn.

Lui l'aveva aiutata a rivivere, ed ora, lui,non è con mia sorella.

Non si meritava di passare quello che avevo passato io.

Ero stato addestrato da uomini insensibili senza nessun riguardo.

Io però,continuavo a pensare con la mia testa.

Preferivo essere me stesso,che condizionato da gente che nemmeno avevo visto in faccia.

Strinsi il volante della mia auto mentre tornavo a casa.

Il mio sguardo celeste si fece sul cenere.

Mia sorella era sangue.

Quello che scorre nelle mie vene,quello che pulsa il mio cuore.

Non avrei mai voluto vederla con una pistola in mano.

Ma questo era quello che voleva fare,e non potevo impedirglielo.

Entrai in casa.

Papà già dormiva.

Posai le chiavi della macchina sul tavolo e me ne andai a dormire.

Prima però,feci una cosa che era mio solito fare.

Andai in stanza di Silvia e presi dalla sua scrivania una luce verde da attaccare alla presa sul muro.

La infilai, e la lampadina si illuminò,colpendo i miei occhi.

Quel colore.

Verde come le foglie.

Verde come l'erba.

Verde come...

No...

ZAYN'S POV

"Dai Zayn colpisci"

"Non ce la faccio più.Vi prego basta"

Per tutta la notte dovetti colpire quello stupido sacco che cadeva a penzoloni dal soffitto.

Ero affaticato,senza forze,pensavo solo a lei.

Non mi ero mai innamorato di nessuno,così tanto.

Odiavo le relazioni fisse,ma in Silvia c'era qualcosa che scaturiva in me una tempesta di fulmini e saette.

Ma lì,in quella stanza,dall'odore acre,non riuscivo a provare nulla.

Solo dolore,fatica e respiro pesante.

"Devi essere più forte!Devi sconfiggere tutto e tutti.Tu sei tutto Zayn.Tu non puoi sottostare a nessuno!"

Perchè dicevano così?

Chi ero io per comandare?

Nessuno,ecco.

Stanco e debole, lasciai andare a terra il mio peso,cadendo.

Non ce l'avrei mai fatta a rialzarmi se non per un buon motivo.

Ormai non aveva più senso continuare a dare dei maledetti pugni ad un sacco.

Ciao amore,ciao.

Notte bellissime:)

Domani parto per Genova,ma spero di riuscire ad aggiornare!

Vi amo amori♡

Notte:))

Anxx