CAPITOLO 16

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Mentre Josh cercava invano di concentrarsi sul lavoro, la segretaria bussò alla sua porta per annunciargli l'arrivo della signorina Georgia Fields.

L'uomo sbuffò infastidito, ma decise comunque di riceverla. Non aveva nessuna voglia di vederla, specialmente in quel momento, ma allo stesso tempo era curioso di sapere cosa volesse. Non riusciva a credere che avesse avuto la faccia tosta di presentarsi da lui!

Georgia entrò ancheggiando. Un abito scuro le fasciava il corpo perfetto mettendo in risalto il seno abbondante e il sedere sodo. Josh sapeva che quelle curve erano finte, le aveva toccate infinite volte e sebbene fossero molto generose, preferiva di gran lunga le morbide seppur modeste rotondità di Amy.

Georgia sorrise con le sue labbra carnose, anch'esse rifatte e avvolse una ciocca di capelli intorno all'indice, mentre sbatteva i suoi occhioni azzurri. Un tempo questa mossa aveva l'effetto di far sciogliere ed eccitare Josh, ma ormai sapeva quanto fosse falsa e crudele. Nel vederla provava solo disgusto.

«Ciao Joshua!» esclamò la donna con voce smielata.

L'uomo la guardò senza sorridere e le fece senno di sedersi. «Come mai qui?».

«Non essere così freddo con me! Sono qui perché mi mancavi! Io non ti sono mancata?».

«Cosa succede? Mio padre non riesce a soddisfarti pienamente?».

«Tuo padre è fantastico! Ma certo non è giovane e attraente come te!».

«Nessuno ti ha costretta a lasciarmi per lui!».

«Sei ancora arrabbiato per quello? Invece di essere nemici, potremmo essere alleati. Pensaci bene!» gli propose allungando una gamba sotto la scrivania per cercare quella del suo interlocutore.

Josh ritrasse la gamba di scatto, continuando a guardarla male.

«Quindi tu saresti disposta a tradirlo e stringere un'alleanza contro di lui?».

«Esatto! Ho accesso a tutti i suoi documenti riservati».

«No, grazie!».

«Joshua, io e te eravamo una coppia fantastica e potremmo tornare ad esserlo».

«Lo credevo anch'io. Ma ho capito che mi sbagliavo!».

«Se riuscissimo a fregarlo sono sicura che sarebbe orgoglioso di te. È questo che vuoi, no? Hai sempre cercato di farti notare e farti amare da lui».

«Probabilmente hai ragione. Ma io non sono come lui, non voglio essere come lui. È pur sempre mio padre e non ho nessuna intenzione di tradirlo, neanche se questo mi facesse ottenere il suo rispetto e la sua considerazione».

«Non liquidare subito la mia proposta. Riflettici bene!».

«Non ho bisogno di pensarci su. Non ho intenzione di accettare, non ho intenzione di avere a che fare con te e non tornerei con te neanche per tutto l'oro del mondo».

Georgia si sporse verso di lui e gli accarezzò dolcemente un braccio, poi protese i canotti che aveva per labbra verso di lui.

«Preferirei baciare un serpente a sonagli! Sarebbe sicuramente meno velenoso!» esclamò Josh alzandosi di scatto.

«Sai una cosa? Tuo padre non ti ama perché sei sempre stato un perdente! E lo stai dimostrando anche stavolta!».

«Guarda tutto ciò che ho costruito! Non sono affatto un perdente! Semplicemente IO ho ancora un'anima ed un cuore».

«Davvero non ti senti un perdente? Tuo padre mi ha raccontato come ti sei fatto fregare da quella stupida hippy».

«Invece ti sbagli! Ho recuperato tutto ciò che aveva preso» esclamò Josh deciso a dimostrarle di essere in gamba. «Sei per caso gelosa?» aggiunse guardandola con aria di sfida.

«Assolutamente no!» rispose Georgia guardandolo con aria di superiorità.

«Se hai finito di insultarmi ingiustamente, di provarci con me senza successo e di propormi complotti contro mio padre, quella è la porta...».

La donna si alzò altezzosamente e si avviò verso l'uscita senza salutare.

Dopo che ebbe fatto pochi passi, Josh decise di fermarla.

«Aspetta, vengo con te!».

La donna sembrò sorpresa, poi lo prese per un braccio con aria trionfante e lasciò l'edificio insieme a lui.


La grotta segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora