CAPITOLO 17

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Amy passeggiava tranquillamente sulla spiaggia, mentre una leggera brezza le scompigliava i capelli color ebano. I raggi solari si riflettevano sulla capigliatura donandole dei riflessi rossicci. Intorno a lei tutto era quieto, solo il rilassante sciabordio delle onde e lo stridio di qualche gabbiano che volava libero e felice. Amy si ritrovò ad invidiarlo. Che pensieri poteva avere un gabbiano a parte procurarsi il cibo e riprodursi? Inoltre doveva essere rilassante ed emozionante volare libero sopra la distesa azzurra del mare, un po' come nuotare. Forse sarebbe stata una buona idea immergersi nell'acqua fresca e cristallina e allontanarsi dalla costa, ma forse anche lì i suoi pensieri tumultuosi l'avrebbero seguita. Mentre stava per togliere la maglietta due forti braccia la afferrarono facendola urlare.

«Questa volta mi ascolterai!» affermò Josh con un tono che non ammetteva repliche.

«Perché dovrei?» replicò la ragazza mettendo le mani sui fianchi.

«Amy, piantala di rendere tutto difficile!».

«Hai rubato i documenti e hai chiaramente voltato pagina! Non abbiamo altro da dirci!».

«Voltato pagina? Ti riferisci a Georgia?» chiese Josh con un sorrisetto soddisfatto, facendole venir voglia di schiaffeggiarlo.

«Non so come si chiama la tua ragazza. Magari ne hai più di una. O forse ne avevi già una quando ci siamo conosciuti».

«Georgia è la mia ex fidanzata. Abbiamo lavorato insieme in passato e abbiamo avuto una lunga relazione, ma poi ha preferito mio padre a me».

Sul volto di Amy comparve una smorfia di dolore. Immaginava che dovesse essere stato doloroso per lui. Dopo aver ascoltato questo racconto la donna cominciava a capire sempre di più perché Josh fosse così diffidente ed insicuro, nonostante l'apparente sicurezza.

Ignorando l'espressione quasi compassionevole della ragazza, Josh continuò a parlare. «Quel giorno è venuta da me proponendomi di tornare insieme e allearci contro mio padre».

Amy annuì in silenzio cercando di nascondere la gelosia e la delusione che crescevano dentro di lei.

«L'ho cacciata via malamente, ma poi ho cambiato idea quando ti ho vista dalla finestra. Se ci hai visti uscire insieme a braccetto, è perché sapevo che mi stavi guardando, mentre osservavi la spia che avevate mandato per farsi assumere da me. Speravo di farti ingelosire e noto con piacere che ci sono riuscito. Anche se avevo sperato che ti saresti fiondata da me per aggredirmi e a quel punto avremmo fatto pace. Ma visto che non ti sei fatta viva, sono stato costretto a venire qui».

La ragazza lo fissava perplessa. Non sapeva cosa pensare.

«Magari prima apri il tuo regalo» disse porgendole un pacco.

Amy lo prese in mano e cominciò a studiarlo. Dalla forma avrebbe potuto essere un plico di documenti. E se li avesse rubati per poi restituirglieli e dimostrarle che poteva fidarsi di lui?

Josh la fissò con impazienza. «Perché non lo apri?».

La ragazza cominciò a strappare la carta con mani tremanti, trovandosi effettivamente davanti un plico contenente dei documenti. Josh la incoraggiò con lo sguardo.

Amy cominciò a sfogliare i documenti bloccandosi di colpo. «T-tu mi hai regalato la spiaggia?».

«Continua!» la esortò l'uomo.

«Io credevo che...insomma i documenti sono spariti e tu mi evitavi!».

«Ti evitavo? O cazzo! No...non ti stavo evitando! Ok, non volevo che venissi in ufficio perché non volevo che scoprissi la sorpresa che ti stavo preparando. Inoltre sono stato impegnatissimo per occuparmene. Non sai quanta fatica mi è costato, non è stata un'impresa facile. Ma forse sto parlando troppo, vai avanti!».

«Cavolo! E io che ti ho rigato la macchina! Mi dispiace! Ma devi ammettere che la situazione era ambigua!».

«Tu hai fatto cosa? Sei stata tu?» sbraitò Josh, mentre Amy lo guardava con aria colpevole. «Forse dovrei riprendermi il regalo e non rivolgerti più la parola! Ti rendi conto del danno che hai fatto?».

«E tu avresti potuto comportarti in modo più chiaro. Che avresti pensato al mio posto?».

Josh sbuffò, tentando di trattenere la collera. Avrebbero ripreso il discorso in seguito, anche se si fossero riappacificati, Amy avrebbe dovuto rimediare in qualche modo.

A disagio la ragazza continuò a studiare i documenti scoprendo che anche la grotta adesso era sua. Il cuore cominciò a batterle forte per poi arrestarsi quando lesse gli ultimi documenti del plico. C'era il progetto per rendere la spiaggia una riserva che portava il nome dei suoi genitori. Josh aveva già ottenuto tutti i permessi, mancava solo la sua firma. Due grosse lacrime le rigarono il volto.

«M-ma il progetto. Perderai un sacco di soldi!»

«Ho già trovato qualcosa di molto più prezioso dei soldi!» mormorò lui divorandola con lo sguardo e catturandole le labbra in un bacio appassionato.

La grotta segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora