Capitolo 1

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Un raggio di luce si insinua nel mio occhio facendolo aprire, fece lo stesso l'altro.
L'erba fredda e bagnata dalla leggera brina posatasi sopra mi fece riabituare presto alla realtà. Mi alzo piano pulendo leggermente i miei vestiti e con la borsa in spalla mi rincammino cercando di capire dove sono.

BLUESKY

Guardo l'insegna luminosa di un bar, c'ero stata ieri sera, tutta la notte a dir la verità, anche se comunque non ricordo ancora dove sono.
Continuo a camminare da giorni, senza meta, affidandomi alle cure di pezzi di pizza e qualche shottino.
Beh di sicuro qualcuno là dentro sa dove mi trovo visto che nei dintorni non c'è un'anima...
Spingo la porta respirando il pungente odore di fumo e sudore che mi fece arricciare il naso "EEEEEEEEEHI TU!!" mi girai verso il barista "Signorina ben tornata! È stata qui fino a poche ore fa e già le mancavano?"indicando tutto il locale.
Fingo un bel sorriso "Ahah si, diciamo che non c'è di meglio qui vicino" non c'è proprio niente a parte il parchetto in cui mi sono risvegliata "...comunque sa dirmi dove mi trovo? Diciamo che... Mi sono persa, più o meno" lascia cadere il tovagliolo con cui si stava pulendo le mani come per dire che sta 'sull'attenti' "oh e quindi lei è senza dimora? Cioè vaga da quanto? Avrà fame immagino" strinsi un po l'estremità della borsa "si...si è un po' di tempo che vago..." "Per risponderle, ti trovi a Centobuchi, in Italia" rise con l'ultima affermazione per poi tornare serio "mi sembri una ragazza molto matura per questo ti dico che mia moglie ha un motel qui vicino se vuoi possiamo ospitarti, per lo meno per un pasto e un bagno caldo" anuii ringraziandolo diverse volte "ma figurati! Ti ci accompagno io che qui chiudo fra pochissimo" così dicendo si gira per servire ad un altro signore.
Bene almeno oggi avrò del cibo decente e un posto dove sedermi che non sia su un prato o in qualche lurida viuzza.

Dopo una mezz'ora circa, in cui fissavo vari punti nel nulla, la voce del barista mi rimette con i piedi a terra "ho finito e cacciato definitivamente tutti, possiamo andare" mi alzo dallo sgabellino incamminandomi verso l'uscita insieme a lui. Sembrava un uomo a modo, vestito con una semplice camicia bianca e un jeans scuro che calza preciso lungo le gambe, mentre il viso era un misto di barba incolta e riccioli grigi sparsi qua e là. "Mi sono dimenticato di presentarmi, piacere Giorgio" faccio per stringergli la mano "piacere Alison".

Il viaggio in macchina, per quello che è durato, è stato piuttosto silenzioso, si ferma davanti al motel di un colore arancio chiaro, pare un posto tranquillo...
Entriamo e ci accoglie una signora sulla quarantina, snella con dei capelli lunghi e neri. Saluta Giorgio con un bacio "Ciao sono Asia" mi presento a mia volta, dopo una breve conversazione mi da la chiave della stanza e mi dice che la cena è alle 20. Salgo su e dopo aver messo lo zaino sulla sedia mi fiondo in bagno lanciando i vestiti ovunque per infilarmi in doccia, l'acqua calda scivola su tutta la mia pelle portando via con essa tutto lo stress accomulato. Ci rimango per un tempo indeterminato.. Esco e mi asciugo con calma. Guardo lo specchio e il riflesso quasi non mi appartiene più, una ragazza con i capelli oramai troppo lunghi e non ricordavo l'ultima volta dal parrucchiere, sotto i miei occhi neri ho delle occhiaie enormi per tutto il sonno perso.

Mi schianto sul letto e chiudo gli occhi
'ho fameeee' mi ricorda la coscienza, così dicendo mi alzo per avviarmi di sotto. Chiudo la porta della stanza, faccio per girarmi quando vado letteralmente addosso ad un ragazzo "scusami, non l'ho fatto apposta! Mi spiace" i suoi occhi nocciola si incastrano con i miei "ehiehi tranquilla non so che idea tu ti sia fatta ma non ti mangio mica per una semplice spallata" rido un po' imbarazzata, lo riguardo e lo supero scendendo dalle scale "... Comunque sono zayn!" urla per farsi sentire "Alison!" grido a mia volta. La serata è andata liscia, Asia era stata gentilissima, mi aveva riservato un piccolo tavolo servendomi con le prelibatezze del luogo mentre Giorgio mi è stato vicino tenendomi compagnia. 'che signori splendidi' pensai, fossero tutti così....
Tornata in stanza, mi corico sul letto prendendo immediatamente sonno

Mi sentivo i piedi bagnati così mi guardai i piedi e tutto il pavimento era zuppo d'acqua, ci saranno stati si e no 5 dita su tutto il parquet.
La fonte proveniva dal bagno e con cautela mi ci avvicinai. C'era un estremo silenzio in casa che veniva rotto solo dai miei piedi che si scontravano con il pavimento. Afferrai la maniglia tirandola verso il basso fino a sentire il "click" della serratura aprirsi
Mi affrettai ad entrare e... No
No
No
No
Non era possibile.
Crollai per terra sentendomi sopraffatta dai conati di vomito che si stavano facendo strada fino in superficie. La luce tutto intorno alla stanza si fece più sfocata e buia e il mio corpo mi abbandonò lasciandomi così rannicchiata sotto al lavandino, senza sensi.

"NOOOOOOOOOO" alzandomi di scatto dal letto, la schiena era sudatissima perciò la maglia si era aderita sulla pelle mentre tutto intorno a me, compresi cuscini e lenzuola, era sparso fuori dal letto. Di nuovo, di nuovo lo stesso sogno... O meglio incubo... Basta basta basta... Non ce la facevo più... Non riuscivo a dormire da mesi e se dormivo tutto questo mi perseguitava.

Decido di andare al piano di sotto, più precisamente al bar del motel, per lo meno la tequila mi fa sempre smettere di pensare... Seduto sullo sgabello c'era appoggiato sbilenco il ragazzo di prima, zayn, mi siedo affianco lui aspettando di essere servita.
"sono quasi le 3 di notte... Anche te non riesci a dormire?" scrollai le spalle per poi ingerire tutto d'un fiato il bicchierino "...Giornataccia?" "si e no" risposi sperando non cercasse di approfondire di più, non avevo tempo di dare spiegazioni.... Beh soprattutto non avevo voglia.

Circa 8 shottini dopo...

Zayn mi stava diventando sempre più simpatico, mi ha raccontato che lavora in un sexyshop nei dintorni e di tutte le stranezze che comprano le persone, specialmente quelle un po' in là con l'età...
"esco a fumarmi una sigaretta mi accompagni?" chiedo borbottando, l'alcool si sparge nel corpo inibendo la mia facoltà di parlare.
"vo.. volentieri bellissima.." anche lui sembrava non essere completamente lucido, considerando che stava al bar da più tempo di me.







<SALVEEEE alcune persone mi conoscono per un altro libro (che ho cancellato) scritto anni fa, ora a differenza di prima ho deciso di riiniziare il mio viaggio nella scrittura, così sono tornata e spero vivamente vi possa piacere. Ho mooooltissime idee per questa storia... Spero solo vi piaccia e di avere il vostro appoggio! ❤️>




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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 08, 2019 ⏰

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