Indietreggiai d'istinto appena lo vidi venire verso di me.
In quel momento avrei solamente voluto piangere, ma quelle maledette lacrime che portavo dentro rimanevano come incastrate nei miei occhi.
Continuai a fissare il suo volto segnato da un'espressione confusa, mentre dai miei occhi trapelava la rabbia.
Rabbia non rivolta a lui ma a me stessa: sapevo di non poter buttare via cosí Ermal, ma allo stesso tempo ero consapevole che Fabrizio non sarebbe stato un semplice amico.
Quei pensieri cominciarono a balenarmi nella mente facendomi venire il voltastomaco, così corsi via sotto lo sguardo ancora confuso di Fabrizio.
Tirai un sospiro di sollievo quando constatai che non mi avrebbe seguita."senti, tu cosa hai provato in quel bacio?" mi chiese Giorgia schietta.
"non lo so.." risposi portandomi il viso tra le mani.
"mh" si limitó a rispondere, con un verso.
"ed Ermal? Cosa provi per lui?"mi chiese dopo qualche attimo di teso silenzio.
"lui mi piace, anzi.." risposi sprofondando con il viso nel cuscino, lasciando così la frase inconclusa.
'Bel casino adesso' sospirai tra me e me.
"si risolverà tutto" sospiró lei accarezzandomi la schiena, nel tentativo di consolarmi.
'che frase patetica' pensai.
'le persone pensano che con questa sia come la parola magica e tutto vada a posto; ma non è così.
È solo il patetico tentavo di aiutare un persona, senza peró farlo veramente.
Un puzzle in cui nessun tassello combacia, ecco come mi sento ora'"innamorarsi per la prima volta è ingestibile" ammise lei, sdraiandosi al mio fianco.
Sbuffai, come a darle ragione.
Ed in quel momento avrei voluto essere sincera con lei, invece di limitarmi a non complicare le cose ancora di più.
Avevo un segreto persino con lei.
Mi stupii di me stessa quando lo constatatai.
C'era un segreto che mi tenevo da troppo tempo dentro, tanto che certe volte me ne scordavo quasi.
Probabilmente non avevo trovato nemmeno in lei, nonostante gli anni, la persona in cui riporre la mia massima fiducia.
Pensai talmente tanto che quasi mi stupii di sentire una voce proveniente dall'altro lato del letto."ti va un po' di discoteca stasera?"
Alzai il viso dal cuscino e fulminai la ragazza di fronte a me con un solo sguardo.
"Dov'è finito il tuo spirito avventuriero?" mi chiese dandomi una delicata spintarella.
Avrei voluto saperlo anche io.
Dopo almeno una mezz'ora passata a cercare di convincermi, accettai stremata."e va bene" esclamai alzando gli occhi al cielo e ripiombando con la testa nel cuscino.
Sorrise, trasformando in pochi attimi quel sorriso in una fragorosa risata che riempì la stanza.
Cercai di unirmi anche io, ma la mia lieve risata fu soffocata dal timore.
Timore dell'amore.
Timore dei miei segreti.
Timore di me.
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L'ombra di un respiro || Ermal Meta
FanfictionDa una forte amicizia, puó sempre nascere qualcosa di più. Un amore segreto puó portare al dolore, per via della paura. Ma quando si è stanchi, ci si arrende persino allo star male. Elisa, ragazza romana di ventisei anni, trasferitasi da qualche t...