Il viaggio di ritorno è durato davvero poco, avevo fretta di tornare a casa a studiare per l'esonero che tra una missione e in altra non ero riuscita a studiare quasi nulla.
Giunti in caserma, ho ufficialmente 14 ore a partire da ora per studiare tutto il programma di storia dell'arte greca, ovviamente senza nessuna pausa e non potrò nemmeno chiudere occhio quindi non ho altra scelta che imbottirmi di teina e di studiare bene e il mio primo esame e non voglio che vada male.Ore 6:30
Non ho chiuso occhio, ma n'è valsa la pena. L'esame inizia alle 10 ho ancora un po' di tempo mi riposerò sul treno e poi ripasserò in biblioteca con Marco e Giulia chissà come avranno risolto la cosa quei due.L'università è già piena di studenti in crisi come me e ho ancora un ora per ripassare tutto.
<<Megan... M E G A N>>
Mi giro sono Marco e Giulia, stanno entrando in università insieme forse avranno risolto.
<<sto in ansia, non ho mai avuto così Ansi in vita mia nemmeno con una pistola puntante in fronte>>
<<sei riuscita a studiare tutto Megan?>>
<< si, soltanto faccio fatica un po' con le date ho studiato tutto in una notte >>
<<cosa? Ti ricordi tutto?>>
<< a quanto pare si, e invece voi >>
<<sono andata a studiare da Marco, abbiamo tutto sotto controllo sappiamo anche come metterci>>
<<come?>>
<< ci metteremo nella terza fila la professoressa mette un compito alternando di posto, quindi se qualcuno avrà difficoltà possiamo aiutarci senza dare troppo nell'occhio>>
<<siete sicuri che questo funzioni?>>
<< si sì, abbiamo pensato a tutto, ora andiamo a prendere i posti mancano 40 minuti all'inizio>>
Marco e Giulia mi trascinano per le braccia. Finché non arriviamo in aula per l'esame Marco e Giulia bisticciano a chi deve stare destra o sinistra, ma non do tanto importanza alla cosa; perché quello che più mi spaventa è di non passar l'esame o essere chiamata per una missione durante la prova.
<<Megan ci stai ascoltando o no?>>
<< ragazzi è arrivata cominciamo ad entrare >>
Marco corre per prendere i posti ci sediamo e dopo 10 minuti la professoressa fa scorrere delle immagini.
<<ragazzi l'esonero è molto semplice vi verranno distribuiti 2 fogli una per la brutta e una per bella nella parte posteriore del foglio dovete scrivere il numero di matricola, nome e cognome man mano vedrete delle immagini scorrere sul display dovete catalogarle per nome, luogo, data e in più descriverle... be' buona fortuna>>
Fantastico non so che numero di matricola sono, mi alzo e faccio una domanda alla professoressa un po' imbarazzata
<< se qualcuno non sa il numero di matricola basterà scrivere il nome e cognome?>>
<<certo nessun problema>>
Tiro un respiro di sollievo un problema in meno; mi siedo e iniziò a scrivere tutto quello che sapevo per fortuna so quasi tutto non punterò al 30 e lode ma un 28 non me lo leva nessuno.
Sono una delle prime ad uscire dall'aula e aspetto Giulia e Marco fuori e mentre sto alle macchinette controllo se ho preso tutto e mi trovo davanti Cole.
<< Cole? che ci fai qui?>>
<< mi ha mandato il generale>>
<< e perché?>>
<< per sapere come te la cavaci con il tuo primo esame e in più penso che abbia una nuova missione per noi ha detto di sbrigarci a tornare>>
<< ei Megan>>
Mi giro e dietro me ci sono sia Marco che Giulia.
<< avete finito come è andata?>>
<<bene Marco si è inventata una nuova statua sai? Invece di chiamarla Atene l'ha chiamata Athene partonomi>>
Scoppio a ridere
<<non ci credo>>
<<succede capiterà anche a te di sbagliare no? Speriamo solo che non si arrabbi la professoressa>>
Marco cerca di difendersi in tutti i modi, ma sia io che Giulia ridevamo talmente tanto che ogni cosa che diceva non faceva altro che peggiorare la sua situazione.
<< lui chi è ?>> Marco indica Cole
<<lui è un amico d'infanzia, si chiama Cole>>
Non sapevo che altro dire, era l'unica cosa fattibile e poi sembra che loro ci credano
<< piacere ho sentito molto parlare di voi>>
Cole stringe la mano a Marco e quando sta per stringerla a Giulia ci ha messo un po' come se si era incantato. Io non credo nell'amore a prima vista ma, penso che questo fenomeno si stia verificando troppo spesso.
<<insomma noi dobbiamo andare... voi che fate ora ?>>
<< Giulia voleva andare a prendere un gelato penso che l'accompagnerò>>
<< ok ok, almeno così non mi sentirò in colpa a lasciarvi >>
<< ci siamo abiutisti oramai>>
<<be'... allora, noi andiamo ci sentiamo>>
Saluti tutti e trascino via Cole.
Strada facendo Cole comincia a domandarmi di Giulia
<< quindi lei e Giulia? >>
<<si gli interessa Marco>>
<< ma io non ti ho chiesto questo?>>
<<no, ma tra un po' me lo avresti chiesto ho solo anticipato i tempi>>
<<non è che sei gelosa >>
<< se mi parli con quel sorriso da ebete ti tiro un cazzotto ti faccio arrivare sulla luna giuro... e comunque perché dovrei>>
<< Bho >>
<< ecco, piuttosto chiama il generale e digli che tra 20 minuti siamo da lui>>Il generale era lì già pronto vicino alla sua sedia con dei fascicoli in mano appena ci vede ci consegna un fascicoli a me è uno a Cole.
<<abbiamo un nuovo caso: l'uomo si chiama Tullio Brigida è stato denunciato da sua moglie dopo aver avuto una discussione molto attiva. La moglie ha lasciato il tetto coniugale ma sono 3 giorni che non ha notizie dei sue tre bambini Laura, Armandino e Luciana di 13, 8 e 3 anni pensa che siano morti. Dovete trovare i bambini e per fare ciò dovrete parlare con Tullio, ma dovete stare attenti è un uomo psicologicamente instabile. >>
<< avremmo il supporto della scientifica?>>
<<si, domani andrete alla loro abitazione a Civitavecchia lui si trova lì dovrete entrare e capire dove sono i bambini, vi chiedo di usare la massima prudenza>>
Io è Cole ci guardiamo chiudiamo i fascicoli salutiamo il generale e usciamo dalla stanza.
<<secondo me i bambini sono morti>>
<< da cosa lo capisci?>>
<<il figlio più grande ha 13 anni dove potrebbe essere andato in una sala giochi? Con i suoi fratelli? E comunque sono 3 giorni senza mangiare e specialmente senza bere, il caso sarà molto pesante quindi te lo chiedo da ora se non te la senti molla>>
<< Cole ma hai fumato? Io non lascio nessun caso incompleto, risolveremo questo caso non ti preoccupare >>
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UNA VITA IN MISSIONE
AventuraAvete la minima idea di quanto è difficile convogliare studi e lavoro? più che altro il mio non è solo un lavoro; il mio è un dovere. Sono stata cresciuta per fare l'agente, ma non finisce mai come vorresti e qualcosa sta per cambiare le carte in...