CAPITOLO 11

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< Sono una cretina! > dissi mentre facevo scorrere le grucce nell'armadio.

Afferrai un top rosso, poi lo riappesi.

< Chi è la cretina che non chiede l'orario di un appuntamento?! >

Mi gettai di schiena sul letto.

< Tranquilla! L'importante è aver rimediato un appuntamento. È davvero strano però... il suo turno termina a mezzanotte. Allora perchè ti ha chiesto di uscire stasera? >, rispose Car massaggiandosi il mento pensierosa.

< Car, così non mi aiuti! Ho troppe cose a cui pensare in questo momento! > esclamai rialzandomi dal letto e avvicinandomi per la centesima volta all'armadio.

Ero brava a mantenere la calma nelle situazioni di panico e riuscivo a rimanere razionale sempre.

La proposta di Austin però mi aveva spiazzata. Ero abituata ad avere tutto sotto controllo e a organizzare ogni ora della mia giornata. L'idea di prepararmi e aspettarlo senza sapere quando sarebbe passato a prendermi mi destabilizzava. Car però non era la migliore in fatto di controllo dell'ansia perciò dovevo sforzarmi di star tranquilla.

< Forza, chiudi il becco e aiutami a cercare qualcosa da mettere! > esclamai alla fine tirando Car su dal letto.

Alla fine decisi di indossare dei pantaloncini bianchi a vita alta, una cinta nera con la fibbia stile western argentata, una t-shirt nera infilata negli shorts e delle Vans nere.

Mi girai verso Car che da quel momento non aveva proferito parola ed era visibilmente agitata. La afferrai per le spalle e le dissi sorridendo <Car, è solo un appuntamento. Non mi sto sposando perciò ti prego, respira. >

Car espirò come se avesse trattenuto il respiro per tutto quel tempo e mi sorrise.

Finii di preparami. Legai i capelli in due boxer braids e mi truccai leggermente.

23:45. Mancava poco al mio appuntamento. Il cuore batteva all'impazzata e non riuscivo a stare seduta.

23:55. Continuavo a gironzolare per casa senza parlare perchè temevo di sputare le farfalle dallo stomaco.

00:00. Il suo turno era finito. Sarebbe stato fuori dalla porta dopo pochi minuti.

00:15. Austin non era ancora arrivato, eppure il locale era davvero vicino alla casa di Car.

"Avrà avuto qualche imprevisto e farà tardi" pensai. Dovevo mantenere la calma.

1:00. Guardai ancora il telefono. Finalmente ero riuscita a sedermi e il cuore aveva ripreso il suo battito normale.

Perchè mi facevo tutte quelle paranoie?! Fino al giorno precedente non avevo mai pensato di uscire seriamente con Austin ma ora c'era qualcosa in lui che mi attirava e mi rendeva stranamente nervosa.

1:15. Un messaggio. Austin. Sono fuori.

Car mi spinse letteralmente fuori dalla camera quando proposi di rimandare il mio appuntamento e rimanere lì a guardare un film insieme.

< Dai insomma! > continuai cercando di correre via dalle braccia di Carolyn < Il nostro film! "The Notebook", guardiamolo ancora! >, il mio cuore aveva ripreso a battere fortissimo.

< Lo vedremo domani, con molto piacere! > rispose prima di aprire la porta e lanciarmi letteralmente fuori.

Inciampai e rotolai sugli unici due gradini fuori dalla porta.

< Ops! Scusami! > disse Car sorridendo e chiudendo la porta.

Ero praticamente seduta per terra, con il busto rivolto verso la porta d'ingresso. Sentii delle mani posarsi sulle mie braccia.

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