È finita

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Sono sul treno con Luca e sto tornando a casa da Riccione dove ieri sera sono stata ospite di Radio Deejay.
È stato bellissimo cantare di nuovo su un palco così grande e con tutte quelle persone che mi ascoltavano, sono stata felicissima che Rudy mi abbia chiamata.

Gli voglio un gran bene, è davvero come un secondo papà per me, non avrei mai potuto rifiutare.

Ma rivedere te è stata una botta.

Ho cercato di fare l'indifferente, di non far trasparire emozioni, ma la verità, Alberto, è che tu sei il mio punto debole.

Lo eri dentro la scuola, e lo sei ancora, ogni volta che ci vediamo.

Ed è solo con te che esce una parte di me che non conoscevo, e che a Gorizia nessuno tira fuori.

C'è anche Eugenio sul treno con noi.
È venuto anche lui a sentirmi a Riccione.

Eugenio.

Già.

Ci stiamo frequentando.
Non da tanto.
Circa un mese e mezzo.

Mi accompagnerà in tour, è un bravo ragazzo, è simpatico, ha carisma e condividiamo un sacco di passioni.
Se mi guardo indietro, 1 anno fa avevo appena scoperto che quello stronzo del mio ex mi aveva tradita e avevo preso la decisione di fare i provini per Amici.

E ad oggi eccomi qua, semifinalista nel talent più famoso della tv e con un tour da iniziare.
Sono felice della mia vita ad oggi.
Sono felice con lui.
Eugenio mi fa stare bene, sento che nascerà qualcosa di serio. Potrei finire per innamorarmi di lui.

Però c'è un "però".
Lui non è te.

Non è te Alberto.

Con lui è facile andare d'accordo, non ci scanniamo per ogni minima cosa, e mi fa sentire importante.

Con te non era così.
Mi ricordo una volta in puntata quando davanti a tutto il pubblico mi ero lamentata con Maria di te.

"Mi mette in secondo piano".

Non facevamo altro che litigare, non trovavamo mai un punto di incontro.
Eppure come calamite continuavamo a volerci.

O forse semplicemente due come noi, di un punto di incontro non se ne fanno niente. Tanto si incontrano a prescindere.

Non ci è mai servito un punto ci incontro, come non ci è mai servito cercare di parlarci con calma, tanto finivamo per urlarci addosso lo stesso.

Eppure invece di allontanarci continuavamo a cercarci.
Anche in quei due mesi dove non ci siamo rivolti la parola, per colpa di entrambi.
Ci cercavamo con lo sguardo, i nostri occhi si incatenavano, e quando dovevamo soltanto sfiorarci sentivo i brividi lungo la schiena.
Con il pensiero tornavo a dicembre, con te che mi stringevi e mi lasciavi un tenero bacio.

E più pensavo a quei momenti, più avrei voluto rimediare.
E quindi finalmente ce l'avevo fatta, ti avevo chiesto "scusa".

È grazie a te se ho imparato a chiedere "scusa".

Penso che tu però all'inizio non abbia capito l'importanza di quel gesto.

In casetta eri freddo, io ci ho provato in tutti i modi a recuperare, ma dopo che mi hai esclusa dalla semifinale ho mollato la presa.

"Senti quanto è brava" avevi detto una volta a Jefeo.
"La pelle d'oca".

Era tutto svanito?

Avevo iniziato a lasciarti andare, ed è proprio lì, dopo la puntata in cui dovevamo prendere le maglie della semifinale, che tu sei tornato.
Perché per noi era tutto un "Questa è l'ultima volta".

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