outro

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I raggi del sole filtravano attraverso le persiane, mi rigiro nel letto e mi maledico per non averle chiuse la sera prima. Sposto la mano sull'altro lato del letto - è freddo - la realtà mi colpisce come un pugno nel petto: Anna mi ha lasciato. Ricordo ancora quel bigliettino striminzito lasciatomi sul lato del suo comodino: Perdonami, non sei tu, sono io che ho la testa altrove.
Da quel giorno, sono trascorse circa tre settimane, ma il ricordo di noi resta indelebile dentro di me. In fondo tre anni non si possono dimenticare così facilmente. Soprattutto quando con una persona hai condiviso praticamente tutto: emozioni, paure, pensieri e desideri. A volte mi chiedo se tutto quello che siamo stati sia una fantasia della mia testa o sia accaduto realmente.

E scrivo ancora di te, un messaggio che non ti invierò mai e che rimarrà tra le mie note per il semplice fatto che non ho il coraggio di inviartelo e di dirti anche che mi manchi nonostante tutto ciò che è stato dopo di noi. Mi ricordo quando mi prendevi le mani per abbracciarmi con una faccia che spaventava tutti quelli che ci vedevano perché quell'amore che io e te provavamo non lo aveva visto nessuno. Tu sorridevi imbarazzata mentre fissavo i tuoi occhi distratti dai miei. Non ti importava se io diventavo fragile, se tremavo con il sorriso spento tra le tue braccia e gli occhi illuminati. Tu eri semplicemente così spontanea e io non capivo che cosa volessi dirmi con i tuoi gesti che si ripetevano quasi ogni giorno. Eri ripetitiva ma eri quel mio momento "giusto" che non sentivo da tanto tempo.

Ci siamo rivisti, baciati e ribaciati ma il nostro amore alla fine si è spento e ci siamo lacerati con le nostre parole non dette, per gli sguardi di tutti che ogni volta si posavano sempre su di noi, per i nostri sentimenti molto contrastanti e a volte in sintonia. Io ti amavo anche se non lo dimostravo. Tu mi amavi e me lo dimostravi sempre. Io volevo essere solo amato. Tu volevi essere solo amata. Io da te. Tu da me. E dopotutto è stato bello averti accanto, pensare che sarebbe stato in eterno, viaggiare sempre e solo con il cuore spento, illudersi ancora che tu stessi cambiando ma non sapevi darmi poi forse più di così.

Don't continue watering a dead flowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora