Passai mezz'ora sotto la doccia, cercando di lavare via l'ansia e il senso di colpa. Mi avvolsi in un telo e uscii dal bagno. Entrai in camera, aspettandomi di trovare Car sul suo letto pronta a farmi la ramanzina. E invece non era lì.
Provai a cercarla in tutte le stanze e alla fine trovai un bigliettino attaccato con una calamita al frigorifero. "Sono uscita a fare due passi, divertiti con Kyle" e una calamita a forma di emoticon con l'occhiolino attaccata sotto.
Era davvero strano. Solitamente Carolyn non perdeva occasione per spettegolare e farmi riflettere sui miei sbagli.
Ma uscire con Kyle era uno sbaglio?
Ritornai in camera e decisi di indossare una gonna plissettata nera con una camicia color terracotta infilata dentro. Legai i capelli in una coda alta e afferrai dei sandali neri.
Sentii il campanello e mi affrettai a raggiungere la porta.
L'immagine di Kyle mi distrasse da tutto il resto. Indossava dei pantaloni neri con una catenina argentata al lato e una camicia a righe rosso scuro e bianche infilata dentro. Inutile descrivere ancora una volta i suoi meravigliosi capelli lucidi.
< Ciao! > mi risvegliò dai miei pensieri rivelando i denti bianchissimi.
< Ciao > risposi accennando un sorriso. Mi sentivo davvero in imbarazzo e iniziai a pentirmi di aver accettato di uscire.
< Avevi qualcosa di particolare in mente? > dissi cercando di zittire la mia vocina interiore.
< Ascolta...> rispose <...avevo pensato che sarebbe stato bello... replicare il nostro primo appuntamento...sì insomma mangiare la pizza in treno...andare da qualche parte...se ti sembra stupido possiamo anche fare qualcos'altro > terminò con una voce talmente tanto tenera e imbarazzata da far sciogliere la tensione che avevo addosso.
< Va benissimo, non è...stupido > risposi sorridendo.
Prendemmo la pizza e saltammo sul primo treno che portava a una cittadina vicina. Non ci sarebbe voluto tanto, giusto il tempo di mangiare la pizza.
Non parlammo nemmeno per un secondo di quello che era accaduto, sembrava non fosse mai successo nulla.
Passammo il resto della serata passeggiando per le stradine di quel paesino.
Intorno a noi c'era il silenzio totale, i muri di pietra erano illuminati dalla fioca luce emanata dal lampione sopra le nostre teste. Qualche manifesto era appiccicato qua e là e mi divertivo guardando le nostre ombre sull'asfalto.
Dopo cinque minuti passati a discutere sul bordo della pizza, che per me era meglio alto, per Kyle basso, intravedemmo delle luci e un locale con dei ragazzi in fila fuori.
< Dai, andiamo! > gridai tirando Kyle per un braccio. Era da tanto che non mi imbucavo a qualche festa o che ballavo in generale. Ballare mi faceva sentire libera e ribelle, e in quel momento era esattamente quello che volevo.
Ci mettemmo in coda.
< Allora, come stai passando quest'estate? > disse Kyle poggiandosi alla transenna per ingannare il tempo.
< Beh passo la maggior parte del mio tempo con Car e Austin, poi è venuto anche Bryan a trovarci ma solo per una settimana > risposi spostando lo sguardo da lui alla fila che si muoveva.
Non feci in tempo a ricambiare la domanda che ci ritrovammo nel locale pieno zeppo di gente.
L'aria era pesante, la sala illuminata da luci multicolor con gente che ballava su un quadrato di pavimento illuminato da luci bianche. Attorno c'erano dei divanetti occupati da gente impegnata a ubriacarsi.
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•The mirror of the stars•
ChickLitIl cuore di Meredith è spezzato a causa di Kyle, il ragazzo popolare della scuola di cui è follemente innamorata da quattro anni. Sarà grazie a un tè versato su una t-shirt che Meredith incontrerà Austin e si renderà conto di quello che è davvero l'...