Mi alzai dal letto e andai a prendere il mio fagottino.
Isee era l'unico che riusciva a farmi sorridere senza battere ciglia, aveva appena compiuto 2 mesi di vita. Era un fagottino blu.
Isee era mio figlio.
Era un fagottino blu con gli occhi color nutella e i capelli d'oro.
Era un mangione.. era la mia vita.
Suo padre ci abbandonò quando ero al 4' mese di gravidanza senza nemmeno una chiamata scappò da noi!
Mio figlio era nato a luglio poco prima di partire per l'America.
Lo cullai tra le miei braccia e lui sorrise quando sul mio viso scese una lacrima.
Per quanto mi mancasse l'Italia, mi bastava avere accanto mio figlio e mia madre per essere felice.
Proposito di madre.. dove mia madre? E perché il bimbo era con mia nonna?
La chiamai al cellulare. . Lei rispose:
-"Pronto, Iris?"
-"Mamma, dove sei?"
-"Sono al supermercato, faccio un po di spesa. Tra poco sono lì! "
-"Va bene mamma, a dopo!"
Presi il respiro e gli dissi:
-"Mamma.."
-"Si amore?"
-"Ha chiamato papà, non ho risposto! "
-"Hai fatto bene amore, se ti sei sentita di non rispondere, hai fatto bene! Io sono qui!"
-"Va bene mamma, a tra poco. Ti voglio bene.."
-"Anch'io amore, da un bacio al piccolo!"
-"Ciao!"
Avere un bambino a 16 anni non fu facile, mi cambio la vita. Cambiarono i sogni, le preoccupazioni e le prospettive.
Quando suo padre ci abbandonò io decisi di tenere Isee lo stesso. Avevo bisogno di quel bambino o meglio quel bambino aveva bisogno di me.
Dopo l'addio del padre decisi di vivere il presente e il nostro futuro. Per mio figlio e per me.
Quando nacque fu una gioia immensa, era li a guardarmi con quei occhi "nutellosi" come a dirmi: - Mamma adesso ti devi prendere cura di me perché, mamma, io non ti lascerò mai!
Misi il bimbo nel passeggino e lo portai in cucina, gli preparai il latte e quando fu pronto lasciai scorrere due gocce sul polso per evitare che fosse troppo caldo, poi presi Isee in braccio e gli diedi da mangiare..
Quando si calmo', lo cullai mentre facevo gli esercizi di matematica. Quando tornò mia madre mangiammo noi grandi.
Verso le 22.00, quando il bambino dormiva accanto a me nel letto chiamai Jesse, la ragazza che incontrai quella mattina sul bus, e dopo un po di tempo passato a parlare di cose stupide decidemmo di vederci alle 17.00 del giorno dopo.
A un certo punto mi bloccai e gli dissi:
-"Jesse, domani con noi ci sarà un bambino"
Mi aspettavo che ritirasse l'appuntamento ma senza chiedere nulla mi disse:
-"Perfetto, Io amo i bambini!"
-"Ok, allora a domani!"
-"A domani Iris!"
Sorrisi e mi addormentai con l'unico uomo della mia vita accanto a me.
Da quando c'era lui il mio motto era:
Vivi nel presente e futuro
Il passato é passato.
La mattina mi alzai presto, feci colazione e andai alla fermata.
Quando l'autobus arrivò sali e mi sedetti accanto a jesse raccontargli piccole cose.
Quando arrivai a scuola Derek tento piu volte di prendere conversazione con me ma io lo evitai piu volte. All'uscita mi venne incontro e mi sforzai di essere gentile:
-"Eih Isabella!!"
-"Chiamami Iris"
-"É bello Isabella, come mai non ti piace?"
-"Solo una persona mi chiamava così e non é un bel ricordo!"
Vide che avevo uno sguardo triste e mi chiese:
-"Dai su, vieni con me, ti accompagno io a casa. Abitiamo vicino!"
-"Non sono come tutte le altre che ti sbavano dietro. Tu non mi stai per niente simpatico, non voglio uscire con te e non voglio nemmeno un tuo passaggio. Piuttosto preferirei rimanere a piedi!"
Ero infuriata e infastidita ma vulnerabile
-"Non voglio uscire con te ne che mi sbavi dietro. Volevo solo essere gentile con te che sei nuova, ma ok!"
Abbassai lo sguardo e mi arresi:
-"D'accordo, vengo con te. Ma non giudare veloce con l'aut.."
Non feci in tempo a finire la parola che monto' sopra la moto e mi passò il casco.
-"Coraggio Belle, guiderò piano. Lo giuro!!"
Presi il casco e nel montare sulla moto gli ribadii:
-"Non chiamarmi Belle!!!"
Arrivati davanti casa lo ringraziai e salì su per le scale.
Mi preparai all'appuntamento che avevo con jesse tra qualche ora e preparai anche Isee.
Indossavo un paio di shorts e una camicetta rossa e il mio bimbo aveva una salopet di jeans scuro con delle scarpette e una giacchetta blu.
Mi incamminai verso il luogo dell'appuntamento spingendo il passeggino con il bimbo dentro.
Era la prima volta che uscivo da mamma.
La prima volta in due mesi di nascita.
Temevo mi avrebbero fissato ma arrivata al parco vidi ragazze-madri come me.
Jesse era lì, seduta ad aspettare e quando ci vide ci venne incontro ansiosa di vedere il bambino.
Mi salutò e poi punto tutta la sua attenzione su Isee.
Passammo un pomeriggio splendido e vedevo il bambino divertito. Mi divertii anch'io a parlare con le altre mamme per scambiarci consigli su come iniziare a svezzare o su come riscaldare il latte. Mi fece piacere tutto quello.
Tornai a casa e dopo aver dato da mangiare a mio figlio mi misi nel letto e ci addormentammo.
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Ciao a tutti.. perdonatemi se questo capitolo é lunghissimo ma in realta una parte di questo capitolo era il 4*. Il programma mi ha dato dei problemi. Scusatemi
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Il mondo in un secondo
ChickLitRiassunto di "Il mondo in un secondo" Deree e Iris vivono insieme molte avventure, sia brutte che belle. Quando si conoscono lei é appena arrivata in america piena di problemi e segreti che nessuno sapeva. Lei aveva un figlio. Dopo un mese che Der...