𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟔-𝐐𝐮𝐞𝐥 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞

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Il cuore sembra sul punto di scoppiare fuori dal petto.
Cosa vuol dire "riprendimi"?
"Sei ubriaco Sidney" sussurro consapevole che lui non può sentirmi.

Mi alzo dal letto ed esco dalla porta della camera.
Scendo giù per le scale e vado a sbattere contro qualcosa...o meglio qualcuno.
"Pensavo che non conoscessi quel ragazzo"

È il ragazzo dei drink, evidentemente mi ha visto con Sidney.
Prima figura di merda: fatta.
Non so cosa inventarmi, sono nel panico.
Apro la bocca come per dire qualcosa e inizio a sfarfallare con la mano.

"L'ho visto completamente ubriaco e non potevo lasciarlo lì, da solo, insomma è ridotto davvero male" dico in una risata nervosa.
Spero che sia abbastanza convincente.

"Io sono Trevor, comunque" mi porge la mano e per un secondo rimango immobile, ma subito dopo ricambio ma sua stretta di mano.
"Scusa Trevor, ma devo proprio andare"mi lascio sfuggire un gesto teatrale.

"Oh..ok, beh allora è stato un piacere conoscerti, e alla prossima"lui sorride e mostra i denti bianchissimi.
Si, ma non ha le fossette come Sidney...

No, basta pensare a lui, basta pensare a quello che mi ha detto poco fa, ai momenti passati insieme, alle risate, ai vaffanculo e agli abbracci.

Me lo ha dichiarato lui stesso: con le femmine si limita solo a scopare.
Sono sensibile su questo argomento...e mi rattrista pensare a Sidney che si porta a letto ragazze ubriache che forse nemmeno avrebbero voluto farlo veramente.

Mi guardo intorno in cerca di Scott: l'ho completamente perso.
Improvvisamente però vedo una massa di capelli marroni che scuote in mezzo alla pista.
È Scott, e sta dando un po' troppo di scena.

"È qui la festa?" lo sento urlare.
Cavolo, ha in mano una bottiglia di vodka.

È vero: starete pensando che sono una guastafeste rompipalle, ma Scott è l'unica persona che mi può riaccompagnare a casa, e in questo momento non desidero altro che andarmene.

Mi infilo a fatica nella pista e riesco fortunatamente a trovare Scott.
È ubriaco, sudato e credo stia ballando da circa 1 ora consecutiva.
Cazzo, non può di certo guidare se è ridotto così.

Lo afferro per un braccio e lo smuovo con forza per attirare la sua attenzione.
"Mel ma che fai?" mi chiede mentre smette di ballare.
"Ti prendo e ti porto via da qui cretino"

Lo trasporto fuori dalla pista.
"Come facciamo ad andarcene se sei ubriaco?"
mi metto le mani nei capelli e inizio a camminare avanti e indietro.

"Vi posso portare io" riconosco quella voce:è Trevor.
"Trevor?" mi giro di scatto
"Lo conosci?" mi chiede Scott mentre si butta su un divanetto.
"Non sono ubriaco e ho una macchina, perciò se volete..."

"È perfetto, grazie mille" non me lo faccio ripetere due volte.
Io, Scott e Trevor usciamo dalla villa.

Raggiungiamo una macchina grande e bianca, che da l'idea di essere nuova.
Sto per sedermi davanti ma Scott mi ferma.
"Vado io davanti" dice mentre fissa Trevor con aria assassina.

Mi lascio scappare una risata e mi metto seduta dietro.
"Allora, dove abiti?"
apro la bocca ma Scott mi precede.

"Avenue Street 22, è casa mia, non di Melanie" non è vero, è casa mia, ma la situazione è esilarante e voglio vedere fino a dove va avanti.
Rimango in silenzio e con il ghigno stampato in volto.

Il viaggio è silenzioso.
Mi soffermo ad osservare la macchina di Trevor.
Sembra di stare in una limousine.
I sedili sono coperti di pelle e i finestrini oscurati.

Arrivati finalmente in quello che riconosco per essere il mio quartiere, scendo dalla macchina insieme a Scott e mi posiziono davanti al finestrino di Trevor, che si abbassa velocemente.

"Allora ci vediamo" il biondo mi porge un occhiolino
"Grazie di tutto Trevor" lo ringrazio e lo saluto con la mano mentre salgo gli scalini che portano all'entrata.

"Quel tipo non mi piace" afferma Scott prima di varcare la soglia di casa mia.

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