Ero pietrificata, non riuscivo a muovermi, l'unica cosa che riuscivo a vedere era una sagoma nera con degli occhi completamente bianchi. Tutto sembrava tranquillo finché l'essere non decise di sorridere, un sorriso che non scorderó mai... Aveva solamente 7 denti ma erano grossi ed affilati, l'odore di marcio si sentiva più di ogni altra cosa, forse era lui o lei che lo emanava. Apri le sue fauci e disse sussurrando: salve Luisa, ti stavo aspettando. Come mi faceva a conoscere? Dopo una pausa di qualche secondo continuó e disse: so che questo potrà sembrarti strano ma io sono te. Il tutto era accompagnato dalla canzoncina del teatrino che si sentiva in quel silenzio di tomba. Con voce tremante domandai delle spiegazioni, ma lei non aprì bocca, "è ancora presto per delle spiegazioni" mi disse dopo avermi inniettato qualche sostanza nel collo. "Questo liquido che ti ho inniettato cara mia si puó chiamare la tua punizione" non sentivo nulla apparte una strana sensazione ai miei occhi, li sentivo pesanti e un poco addoloranti. "Addio Luisa" questa volta lo disse con un tono di voce normale. "In che senso addio?!" il mostro si giró e disse: "lo vedrai tu stessa". Con un ultimo sforzo dissi ad alta voce: chi sei tu di preciso!? Quella che doveva essere me si giró di nuovo, ma questa volta di scatto, stanamente la pelle era diventata bianca come la neve e i suoi occhi sgorgavano del sangue, disse con una voce roca e con il suo sorriso a sette denti "diciamo che puoi chiamarmi: la mia seconda parte!"