Due settimane di puro inferno, ecco che cosa stavo passando.
Il ciclo mestruale non aveva ancora finito il suo corso, e Adair insistette per farmi rimanere nella mia stanza, inutile date le circostanze.
Era lui quello che mi faceva del male, non il ciclo.In ogni caso erano due giorni che non vedevo la luce del sole.
- Ti sei comportata male Lanore -
Furono queste le parole che mi disse prima di chiudere la mia porta a chiave.
Ogni tanto Dorotea, la giovane governate entrava con del cibo caldo, che a mio avviso erano una gioia per il mio corpo.
Mi sentivo sempre più sola e prigioniera, così decidi di corrompere la governante per un'attimo di libertà.
- Signorina? La cena è servita - Entró nella stanza.
Voltai la testa verso di lei e le sorrisi.
- Oh, grazie Dorotea - Mi tirai poco più su e alzai le braccia mentre sistemó il vassoio con il cibo sulle mie gambe.
- Adair mi ha raccomandato di chiedervi se avete messo le creme di bellezza che vi ha posato sul comodino Lady - disse in totale educazione e formalità.
Sorrisi, quella donna era davvero di buon cuore, come poteva essere finita lì?. Forse lei era come me, una sua prigioniera, e poi una volta finiti i suoi comodi... non ci volevo pensare. Rinchiusa qui.
- Si, le ho messe - Affermai legandomi i capelli biondi.
Sporsi la testa oltre la porta e sbirciai.
- Adair... è in villa? - Domandai cauta e a bassa voce.
- No signorina, aveva un'appuntamento quest'oggi -
Colsi l'occasione al volo.
- Dorotea... mi aiuti ad alzarmi? - Domandai spostando il vassoio.
Lei sbiancó e mi fermò con gentilezza.
- Signorina, sono sicuro che il padrone non sarà affatto contento, mi ha detto chiaramente di non farvi uscire - Disse parlando a bassa voce e lasciando ogni tanto qualche occhiata alla porta.
Sorrisi. - Non preoccuparti, usciró nel giardino, ho bisogno di aria pulita -
- Ma signorina! Sta diluviando là fuori! -
Stava diluviando anche dentro di me, la pioggia non mi avrebbe dato fastidio, anzi, forse sarebbe riuscita a lavare lo sporco che mi sentivo nel cuore.
- Ancora meglio - Le sorrisi. - Perfavore Dorotea, sto male chiusa qui dentro, solo cinque minuti -
Lei sospiró e si stropicciò il viso.
-D'accordo, ma solo cinque minuti. -
Mi aiutó a vestirmi, e mi accompagnó fino alla porta d'ingresso del giardino.
Insieme uscimmo, e il profumo della pioggia mi riempì il polmone.Non sapevo che la pioggia avesse un'odore a dire il vero, ma se c'era una cosa che avevo imparato in quel tempo era che molte cose spesso si danno per scontato. È solo quando ti levano la possibilità di viverle, che ti accorgi del loro valore.
Mi sporsi abbastanza perché le mie mani potessero toccare di nuovo l'acqua che cadeva dal cielo. Sorrisi. Non ero mai stata più felice, la pioggia mi accarezzava come se fossimo amiche da sempre.
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Il Patto. (Amore proibito) { IN REVISIONE}
Romance" Adesso sei mia Lanore, tu, appartieni a me " Avrei fatto di tutto pur di scappare da lì, lo giurai su l'unica cosa che mi era rimasta. La mia vita.