La Notte Porta Coraggio

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E dopo una settimana passata nell'incertezza, finalmente trovo il coraggio di introdurre quantomeno l'argomento. Siamo a letto e dal nulla tiro fuori una premessa, giusto per mettere le mani avanti.
-prima di tutto non ti spaventare per ciò che sto per chiederti è solo una mia curiosità,. Seconda cosa... - prendo fiato cercando il coraggio che credo mi abbia abbandonata.
-c'è la possibilità che tu non mi stia dicendo quelle due famose parole perché aspetti che sia io a dirtelo? - lui sorride in modo compiaciuto. Che si aspettasse questa domanda? Dopo qualche secondo passato in silenzio e dopo essermi convinta che tutto ciò che otterrò è un sonoro no, finalmente parla.
-forse... - questo è tutto ciò che dice. Il mio cuore comincia a pompare sangue più del normale. Non credevo di ricevere una risposta diversa da una negazione. Lo osservo con uno sguardo che si può definire un misto tra il confuso e l'offeso. In fondo non ha risposto alla mia domanda ma anzi mi ha riempita di altri dubbi. Lui non accenna a voler parlare e io come una bambina che è stata presa in giro, rispondo.
-questa risposta non vale, non puoi lasciarmi con il dubbio- capendo che non intende aggiunge altro mi volto dandogli le spalle. Si lo so, comportamento molto maturo da parte mia. Lui non perde tempo e mi abbraccia da dietro avvolgendomi tra le sue braccia e appoggia la guancia tra i miei capelli. Malgrado tutto non riesco a trattenere un sorriso spontaneo. Oh andiamo è una settimana che provo in tutti i modi a non esplodere, ho rischiato di dichiararmi già tre o quattro volte. Cercate di essere comprensivi.
Dopo attimi, per me infiniti, di silenzio, prendo la parola.
-magari non te lo voglio dire io per prima per paura che tu possa non ricambiare. In somma mi sento come se io fossi su un treno di "trenitalia" e tu su un "gtt". So che sembra una cavolata, ma ho reso l'idea?- lo sento ridere alle mie spalle, ma non una risata derisoria, no, una di quelle risate vere e sincere che adoro di lui.
-se fosse il contrario? - ok credo di aver avuto un attacco cardiaco. Lo ha detto davvero? No aspetta e se lo avesse detto solo per farmi cedere? Non so che fare. La sua voce compare nitida nel mio cervello, ha sollevato la testa e ora sta sussurrando nel mio orecchio.
- se ti lasci bloccare dalla paura non saprai mai cosa c'è oltre- i brividi invadono tutto il mio corpo e uno zoo sembra essersi liberato nel mio stomaco. Sto per rispondere ma continua.
-quando ti ho chiesto di stare insieme ho corso un rischio. Buttati e scopri cosa c'è dopo-
Ripenso alle sue parole che scorrono nel mio cervello come il nastro di un vecchio film degli anni 50.
In un momento di coraggio mi giro nella sua direzione. Ora siamo faccia a faccia e non so più nemmeno a quanto vado il mio cuore. Ma posso notare con felicità che anche il suo non è per nulla lento. Ci guardiamo, quegli occhi bellissimi, pieni di una felicità che nemmeno lui sa da dove arriva.
Lo bacio nel modo più intenso che posso cercando di fargli capire ciò che provo attraverso quel contatto..
-si capisce molto dai baci, se guardi bene troverai le risposte che cerchi - se intende quello che credo, potrei svenire. Per sicurezza come una bambina che fatica a capire un concetto, chiedo una spiegazione più approfondita
-l'intesa che abbiamo quando ci baciamo, il modo che abbiamo di baciarci, vuol dire molto di ciò che proviamo- ok ora sono certa al 100% di morire. Poso i palmi delle mani sulle sue guance e le accarezzo, guardandolo dritto negli occhi.
Non voglio dargliela del tutto vinta.
- forse, può essere che, potrei essere un pochino... - ok mi sento un' idiota, e credo lo pensi anche lui a questo Punto.
-ti amo- non gli permetto di rispondermi spaventata da quella che potrebbe essere la sua reazione. Quando le nostre labbra si distaccato il suo sorriso, se possibile, si allarga ancora di più.
-ti amo anche io- biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip, il cuore ha ufficialmente smesso di battere. Mi lancio letteralmente addosso a lui e lo riempio di baci. Sembro una creatina, sto ridendo senza potermi fermare. I 5 minuti successivi li passiamo abbracciati come se avessimo paura che l'altro non senta quanto lo vogliamo accanto. Non resisto.
-dillo di nuovo, ti prego- lui sorride gioioso, come se si aspettasse questa domanda e guardandomi lo ripete
- ti amo stellina- ok adesso posso morire felice

Fine

Piccolo quadretto personale di come io e il mio ragazzo ci siamo "dichiarati"

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