Sofia
Suona la sveglia, ma non voglio alzarmi. Ho paura di affrontare la mia famiglia,i miei compagni di classe. Vorrei giacere a letto per il resto dei miei giorni. Che fifona,starete pensando tutti voi in questo momento,ma dovete credermi,andare avanti è diventato faticosissimo. Ora vi racconto tutto.
Mi chiamo Sofia,ho sedici anni,sono figlia unica e la mia vita è un inferno. Vivo con i miei genitori a Firenze e passare gran parte delle mie giornate con loro è impossibile. Sono una ragazza appassionata di informatica,robotica e programmazione,infatti da quando ho iniziato il liceo,oltre a studiare informatica a scuola, studio da autodidatta per poter creare siti ed applicazioni di qualsiasi tipo. Odio l'italiano e le lingue straniere,invece amo tutte le materie scientifiche. Sono appassionata di numeri perché mi danno sicurezza. Odio lo sport e questo non va affatto giù ai miei genitori: sono campioni italiani di danza moderna e contemporanea e sono degli ottimi insegnanti. Per questo motivo continuano a criticare le mie passioni affermando che se passo troppo tempo davanti al computer non combinerò mai nulla di buono nella mia vita e che sono una buona annulla in generale. Purtroppo questa è solo la punta dell iceberg perché a scuola la situazione non cambia. Per gli altri non sono una bella ragazza perchè,anche se sono magra e non ho imperfezioni del tipo cellulite o qualcosa di simile,mi definiscono un'anoressica di merda;avendo anche il viso costellato di brufoli lo definiscono un "campo di battaglia". Subisco ogni tipo di "torture" ogni giorno: sono stata chiusa in bagno più volte,mi hanno "decorato" il quaderno con dei bellissimi cazzi e delle scritte aggiuntive del tipo "fai schifo,perché ti hanno messo al mondo?",vengo criticata e derisa in continuazione per il mio modo di vestire ed il mio modo di pormi. Queste esperienze le ho vissute da quando è cominciato il mio percorso scolastico,ossia dal'asilo fino ad oggi. Ero fermamente convinta del fatto che nel frequentare un nuovo ambiente scolastico, avrei incontrato delle persone mature e con dei valori,invece tutte le mie speranze di cambiare una parte della mia vita e cominciare un nuovo capitolo sono volate via già dalla prima settimana del mio primo anno di liceo. Fortunatamente ho la mia migliore amica che mi aiuta a risollevarmi dopo ogni caduta e ogni colpo. Si chiama Sveva,ha la mia stessa età ed è una ragazza meravigliosa,è il mio alter ego,è completamente diversa da me,ma penso che sia questo ciò che ci unisce:io e lei ci completiamo. Lei frequenta il corso di scienze umane nella mia stessa scuola:è attratta dalla mente umana,dalle sue funzioni,dalla psicologia e cose simili anche se,onestamente,non la capisco proprio. Sveva è molto impulsiva,si butta in tutto,non ha paura di affrontare nulla e io,al contrario,prima di prendere una decisione ci penso e ci ripenso miliardi di volte per paura di fare qualche scelta di cui possa pentirmi per il resto dei miei giorni. Sì,sono un tipo abbastanza particolare,so che lo state pensando.
Dopo aver affrontato un'altra delle mie giornate infernali a scuola finalmente incontro Sveva all'uscita.
"Sofia corri! Ti porto a fare un giro con il mio motorino!"
"Ho paura"
"Di cosa?"
"Di dove vuoi portarmi"
"Rilassati e goditi questi momenti. Ah,prima di partire posso farti una domanda?"
"Certo"
"Sei sicura che possiamo farci un giro o devi tornare a casa?"
"Tranquilla, i miei staranno fuori tutto il giorno a provare perché avranno una gara importante nel week-end"
"Perfetto. Tieniti forte mi raccomando"
Passare il tempo con Sveva era un toccasana per me. Mi faceva distrarre da tutto ciò che mi accadeva continuamente e con lei potevo essere me stessa.
Giungiamo a destinazione:il ponte vecchio. Stranamente quel giorno non era pieno di turisti come al solito a Firenze. Scendiamo dal motorino e ci mettiamo ad ammirare la bellezza della città.

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La luce su di noi
RomanceLa vita può essere stronza con alcuni e fin troppo dolce con altri,anzi, è quasi sempre così. Sofia, una ragazza fragile e sensibile dovrà affrontare la sua vita da sola:genitori completamente assenti che la disprezzano,dei compagni di classe crudel...