capitolo 18^

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Aprii la portava e stava con il braccio poggiato allo stipite e un ghigno sulle labbra.

"Buongiorno" disse con voce suadente e sentii già il fuoco crescere dentro di me.

"Entra Macho Man" scherzai facendo finta di resistere al suo fascino.
Rise per il modo in cui l' avevo chiamato e con un passo entrò dentro.

"Come stai chiese?" domandò cortesemente.

"Bene, tu?"

"Non c'è male" si leccò le labbra.

"Qualcosa da bere?" chiesi guardandolo negli occhi, avevo già voglia di saltargli addosso.
Aiden annuì e gli feci segno di seguirmi.

"Come mai sei da sola?" disse seguendomi in cucina, sicuramente guardandomi il culo.

"Dylan è al mare con la ragazza, papà è fuori per lavoro e mamma sta lavorando anche lei" lui annuì e afferrò la birra che gli porsi. "Ah, prima che mi dimentico, mia madre rientra alle 20, quindi..."

"Sisi, tranquilla, per le 19:30 sarò fuori dai paraggi" afferrò al volo il concetto.

"Perfetto" risi e poi mi sedetti di fianco a lui su una delle sedie.
"Come è andata a lavoro?" chiesi per fare conversazione.
Gli presi la birra dalle mani e ne bevetti un sorso. Non volevo prenderne una intera altrimenti mi si sarebbe gonfiata la pancia.

"Tutto bene" disse riprendendosela e facendomi cadere qualche goccia addosso. Lo guardai in cagnesco e lui mi mandò un bacio volante.
"Non è strana questa scena?" se ne uscì.

Piegai la testa da un lato. "Che intendi?" domandai confusa.

"Io che torno da lavoro, tu che mi porti una birra e mi chiedi come è andata... manca solo lo spogliarello e una bella scopata per alleviare la tensione della giornata"
Risi per ciò che aveva appena detto.
Ma che film si era creato in testa?

"Cosa ti fa credere che scoperemo?" lo sfidai con lo sguardo.
Certo, come se lo avessi invitato a casa per pettinare le bambole.

"Il fatto che tu abbia casa libera e mi abbia invitato? Non fare l' ingenua con me" disse retoricamente e mi avvicinai a lui.

"Il mio futuro non sarà così, di certo non farò la mogliettina casalinga" lo guardai negli occhi, sulle labbra aveva un sorriso beffardo.

"Ah no?" mi cinse la vita con la braccia poggiando la birra sul tavolo, rimanendo ancora seduto.

"No" risposi decisa mordendomi un labbro.
Desideravo ardemente che mi baciasse.

"Non hai detto niente su di me come tuo marito però" un fuoco mi divampò dentro. Nella mia testa già volavano immagini di me piegata sulla tavola con lui alle spalle.

"Ma che film ti sei fatto Aiden?" dissi maliziosamente e lessi la lussuria nei suoi occhi, mentre faceva scorrere lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

"Di te che mi fai uno spogliarello?" suonò quasi come una richiesta e io ridacchiai.

"Ti ci vuole molto più di questo per ottenere qualcosa da me" lo stuzzicai ancora e lui fece scendere una mano sul mio sedere palpandolo.

"Sicura?" disse con voce roca alzandosi in piedi.

"Non sei così irresistibile" bugia ma non gli avrei mai regalato nulla.

"Cazzata" mormorò con sicurezza e si avventò sulle mie labbra quasi con un ruggito.

Gli saltai in collo e avvolsi la sua vita con le gambe, mente lui mi teneva saldamente il sedere con le mani.
Infilò prepotentemente la lingua nella mia bocca e lo lasciai fare, portai una mano sulla sua mascella e spostai la testa di lato, per approfondire il bacio. I miei slip si bagnarono e sentii il mio centro cominciare a pulsare. Mi appoggiò sul tavolo e gli tolsi la maglietta bianca, scoprendo il suo fisico scolpito. Aiden fece lo stesso con la mia canottiera e si fiondò sul mio collo, lasciandomi baci ovunque. Tornò sulle mie labbra, le sue erano così morbide e soffici che avrei potuto baciarlo per ore senza fermarmi. Fece per slacciarmi il reggiseno e mi irrigidii. Nessuno mi aveva mai visto completamente nuda, mi vergognavo non avendo un seno così prosperoso. Quando mi capitava di fare sesso rimanevo sempre in reggiseno, se non addirittura con la maglietta. Aiden si staccò guardandomi negli occhi, cercava una risposta e capì al volo. Questo adoravo di lui, non serviva io parlassi, mi capiva anche solo guardandomi. Riprese a baciarmi il collo, scese sulle clavicole provocandomi dei brividi e mi morsi un labbro chiudendo gli occhi. Si spostò con le labbra sul  mio seno sinistro, ancora coperto dal reggiseno e appoggiò una mano su quello destro palpandolo e la voglia di lui continuò a crescere sempre di più. Mi sciolsi di nuovo e inarcai la schiena per averlo più vicino. Spostò le labbra sul seno destro, mentre lentamente sganciò il reggiseno, per poi accarezzarmi la schiena con le sue mani calde. Rimosse le spalline con estrema delicatezza e non mi irrigidii, ero incantata dalla sensualità del suo tocco. Una voltai che fui a petto scoperto, si prese un secondo per guardarlo, poi alzò gli occhi sui miei e fece un sorriso di lato,  questo gesto mi diede una forte sensazione di sicurezza, perciò gli sorrisi anch'io. Riabbassò il capo succhiando delicatamente uno dei capezzoli inturgiditi, mentre stuzzicava l' altro con le dita. Era una sensazione nuova per me, era piacevole e mi fece bagnare ancora di più. Reclinai leggermente la testa all' indietro, appoggiando le mani dietro il mio sedere. Ritornò a baciarmi sulla bocca e mi avvicinai nuovamente a lui, portai le mani sui suoi pantaloni, li sbottonai e abbassai la zip. Glieli feci scivolare lungo le gambe e lui se li tolse lanciandoli chissà dove con un piede. Feci lo stesso con le sue mutande e impugnai la sua erezione, cominciando a fare su e giù con la mano. Dalla sua bocca uscirono dei mugolii di piacere e me ne compiacqui, Aiden aprì gli occhi incastrandoli nei miei e come sempre ne rimasi rapita per il colore che cambiava in base alle luce. Gli morsi un labbro e un altro mugolio lasciò la sua bocca, mentre chiuse gli occhi e appoggiò una mano al tavolo. L' altra mano la portò sul mio seno continuando a stuzzicare i capezzoli, mi eccitai ancora di più e aumentai il ritmo della mia mano. Venì su quest' ultima e mi portai il pollice vicino alle labbra, lo leccai sensualmente mantenendo un contatto visivo con lui e assaggiai il mio seme. Un ghigno gli spuntò.

𝕽𝖔𝖘𝖊- angel face devil thoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora