Underwater. *

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A Cristina,

Perchè se tutto questo esiste è solo grazie a lei.

Harry Styles sapeva benissimo che quella sera si sarebbe annoiato. Come succedeva ogni sera in cui andava a ballare in uno di quei locali con la musica a tutto volume e l'illuminazione carente come a risparmiare sulla bolletta della luce.

Nonostante tutto, però, si era preparato per quell'uscita ed era passato a prendere Liam, il suo migliore amico, per recarsi a quella stupida festa di compleanno che sarebbe sicuramente stata piena di suoi vecchi compagni del liceo e volti sconosciuti.

Nonostante tutto aveva parcheggiato la macchina poco distante dal locale ed era entrato con Liam al fianco recandosi a fare gli auguri alla festeggiata e lasciandole il loro banalissimo regalo comprato durante il tragitto.

E ora si trovava lì, con un bicchiere in mano e gl'invitati ancora tutti troppo sobri da doverseli sorbire.

"Ciao come stai?" "Quanto tempo!" "Ma come sei cambiato! E' una vita che non ci vediamo".

Tutti a dire le stesse identiche cose, nonostante per molti, Harry compreso, il liceo fosse finito appena quattro anni prima e nonostante la maggior parte di loro avesse continuato a vivere in quella cittadina dimenticata da Dio.

Di quella serata Harry Styles aveva immaginato tutto, eppure mai in tutta la sua vita si era sbagliato tanto.

Non si sarebbe mai immaginato di trovarsi davanti Louis Tomlinson. Il ragazzo a cui aveva praticamente sbavato dietro in silenzio per tutto il periodo del liceo, nascondendo la sua naturale attrazione verso di lui con l'indifferenza.

Che Louis fosse gay era risaputo, bastava guardarlo per capirlo. I suoi movimenti, il suo modo di parlare e perfino la sua voce non lasciavano dubbi sulla sua identità sessuale.

Anche di Harry la bisessualità era ben visibile dai suoi comportamenti.

Eppure nonostante fossero i due ragazzi non eterosessuali più bramati dall'intero istituto tra loro non era mai successo nulla. Sembravano semplicemente invisibili l'uno agli occhi dell'altro.

Caratteri troppo diversi, troppo incompatibili, pensavano tutti. Senza sapere che i loro caratteri sarebbero stati perfetti per completarsi a vicenda.

Harry avrebbe lasciato la propria calma e tranquillità a colmare l'istintività e l'aggressività di Louis. E quest'ultimo avrebbe riempito di decisione e sicurezza la mitezza e timidezza di Harry.

Anche il loro fisico sembrava a tutti essere agli antipodi.

Harry riccio, alto e ben piantato. Louis con i capelli lisci e sciatti, minuto, ma perfetto in ogni singolo dettaglio, specialmente quello del sedere tondo e sodo.

Louis, al liceo, grande e all'ultimo anno, Harry decisamente più giovane.

Tutti li avevano sempre definiti incompatibili, perché nessuno sapeva che i loro binari erano destinati a incontrarsi e unirsi. Ma non prima di quella sera.

Con un sorriso, fintamente sicuro, Harry sorrise a Louis in cenno di saluto. Questi quasi si stupì del fatto che il riccio in quegli anni non aveva fatto altro che diventare ancora più alto e terribilmente sexy. Gli fece un occhiolino di rimando, che forse aveva tutto da lasciar intendere, accompagnato da un cenno del capo prima di tornare a prestare attenzione alle parole di Eleanor, la sua migliore amica, che si trovava al suo fianco.

"E' continuato a crescere bene Styles.." le sussurrò, interrompendola, a un orecchio così da non farsi sentire.

Lei, di tutta risposta, gli diede un colpo sulle spalle accompagnato da una risata.

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