Capitolo 36 ~ Adrian

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-Ma l'ingresso degli Inferi non è a Los Angeles? -chiese James quando entrammo in Central Park.
-Quello è l'ingresso principale, ma ne esiste uno più piccolo proprio qui a Central Park. -spiegai. -È chiamato "la porta di Orfeo".
-Proprio ciò che fa al caso nostro insomma. -disse il mio amico.
-Beh, sì. Possiamo dirlo.
Ci dirigemmo a nord del laghetto e in quel momento mi maledissi mentalmente per non aver permesso ad Allison di venire con noi: per aprire il passaggio serviva della musica e, per quanto fossi bravo a cantare, una figlia di Apollo come lei sarebbe stata più efficace.
Avrei potuto tornare indietro per portarla lì, ma non era il caso.
Quando fummo di fronte al mucchio di rocce, spiegai a James che ci serviva della musica.
-Beh, provaci. -mi disse il figlio di Mercurio. -Sei molto bravo anche tu.
Storsi il naso, ma alla fine iniziai:

Hope when you take that jump
You don't fear the fall
Hope when the water rises
You built a wall
Hope when the crowd screams out
They're screaming your name
Hope if everybody runs
You choose to stay

I massi iniziarono a vibrare di nuovo. Sorrisi e continuai:

Hope that you fall in love
And it hurts so bad
The only way you can know
You gave it all you had
And I hope that you don't suffer
But take the pain
Hope when the moment comes,
You'll say
I, I did it all
I, I did it all
I owned every second that this world could give
I saw so many places, the things that I did
Yeah with every broken bone
I swear I lived

Quando terminai il ritornello, le rocce si spezzarono rivelando una fenditura triangolare. Guardai James e poi mi avvicinai, vedendo dei gradini che scendevano verso le tenebre. Tutto puzzava di morte (sapevo bene quale fosse l'odore) e di muffa.
-Andiamo. -dissi facendo il primo passo nell'oscurità.

Sbucammo poco lontani dallo Stige. In lontananza si scorgeva l'Erebo, dove sorgeva il palazzo di Ade e Persefone.
-E ora come hai intenzione di trovare Euridice? -chiese James.
Presi il bigliettino dalla tasca e lessi:

Dafne
Naiade, figlia di Ladone e Creusa
Praterie degli Asfodeli

-Che roba è? -domandò il ragazzo.
Gli mostrai il bigliettino e raccontai brevemente dell'incontro con Dafne e Giacinto avvenuto a Central Park. Forse avrei avuto qualche possibilità di farci aiutare da Dafne. Pregai in silenzio che la naiade non chiedesse qualcosa di impossibile in cambio.
-Quindi dobbiamo cercare Dafne che, secondo te, ci aiuterà a trovare Euridice. -disse James alla fine.
-Bel riassunto. -mi complimentai. -Ma non perderemo tempo a cercare Dafne vagando per gli Inferi. Proverò a fare un messaggio-Iride.
-Ammesso che tu riesca a creare un arcobaleno in questo posto, chi ti garantisce che Dafne possieda delle dracme per risponderti? -chiese lui.
-Fidati. Le avrà. -risposi. -Ora...
-Adrian? -mi chiamò una voce maschile.
Ci voltammo e non riuscii a credere ai miei occhi: davanti a me c'era Kendall. Anzi, forse è meglio dire che avevo di fronte il suo fantasma...
-Kendall?! -esclamammo io e James in coro.
-In spirito e anima. -disse il figlio di Venere con un sospiro.
-Dei... non è possibile... -mormorò James guardando lo spirito del ragazzo. -Audrey sarà distrutta...
Kendall assunse un'espressione allarmata: -Audrey? Sta bene?
-Sì ed è preoccupatissima per te. -risposi. -Da quando sei partito aspetta di avere tue notizie.
Il figlio di Venere si rattristò, poi mise la mano in tasca e prese una busta di carta.
-Ade mi ha permesso di scriverla. -spiegò porgendocela. -Datela ad Audrey per me.
James mise la busta nello zaino.
-Lo faremo. -promise.
-Ma cosa ti è successo? -domandai.
-È stato Nerito. -disse Kendall. -Odia mia madre da quando lo ha trasformato in una conchiglia. Ero su una spiaggia con i miei compagni di impresa e dei mostri marini ci hanno attaccato insieme a Nerito.
Cercai di ricordare il mito: Afrodite era innamorata di Nerito prima di diventare una degli Olimpi. Lo aveva trasformato in conchiglia quando lui si era rifiutato di salire con lei sull'Olimpo.
-Mi dispiace tanto. -dissi. Kendall fece un sorriso triste, poi disse: -Voi cosa ci fate qui?
Gli spiegammo il mio piano.
-Vi darò una mano. -decise il ragazzo alla fine. -I messaggi-Iride di solito non funzionano qui sotto, ma io conosco un trucco. Hai una fonte di luce?
Appoggiai lo zaino a terra, lo aprii e presi la torcia e una dracma. Kendall mi fece segno di avvicinarmi allo Stige e puntai la luce della torcia nella nebbiolina creatasi sulla superficie del fiume.
Non so esattamente cosa fece Kendall per aiutarmi, ma funzionò e un piccolo arcobaleno si creò proprio davanti ai miei occhi.
Lanciai la dracma e dissi: -Iride, dea dell'arcobaleno, accetta la mia offerta. Mostrami l'anima di Dafne, nelle Praterie degli Asfodeli.
Subito comparve l'immagine di Dafne, meno solida di quando l'avevo vista a Central Park, ma era lei.
-Ottimo lavoro. -fece James dandomi una pacca sulla spalla.
-Ehi, biondino. Vedo che non hai resistito. -disse Dafne con voce suadente. -La tua ragazza era molto carina, ma a quanto pare sono riuscita a fare breccia nel tuo cuore.
-Dafne. Non ti ho chiamato perché voglio mettermi con te. Senza offesa. -la interruppi. -Mi chiedevo se potessi aiutarmi. Conosci gli Inferi meglio di me e dei miei amici.
La naiade sbuffò: -E va bene. Che devo fare?
-Conosci Euridice? -domandai.
-Oh certo che la conosco! Ha baciato il ragazzo che mi piaceva e...
-Ehm, siamo sicuri che stiamo parlando della stessa persona? -fece James.
-Ah! Ma forse voi state cercando quella che mi ha rovinato l'acconciatura quando era appena arrivata negli Inferi! -disse Dafne sistemandosi la chioma già perfetta.
-In realtà ci stavamo riferendo alla moglie di Orfeo. -intervenne Kendall. -Sai, quella ragazza morsa da un serpente...
Dafne ci pensò su: -Sì, la conosco. Se ne sta sempre sulle rive del Lete a piangere pensando a suo marito.
-Perfetto, ehm... non è che potresti aiutarci a trovarla? -domandai.
-E io che ci guadagno in cambio? -fece lei.
Mi morsi la lingua: perché doveva sempre finire così?
-Che cosa vorresti?
-Ah, non saprei... -Dafne si mise un dito sotto il mento, con fare pensieroso. -Un appuntamento.
-Con chi?
"Anche se credo di sapere la risposta" aggiunsi mentalmente.
-Ma con te, sciocchino! -fece una risatina. -Non mi dispiacerebbe iniziare a chiamarti per nome, sai.
Lanciai un'occhiata a James e Kendall, che non sapevano cosa dire. Sospirai, poi mi voltai di nuovo verso il messaggio-Iride.
-Senti, Dafne, sei carina, ma io ho la ragazza e la amo. Non voglio uscire con te. Posso trovare qualcun altro se ti va. -dissi. Sapevo che quella naiade avrebbe anche potuto non aiutarci più dopo la mia risposta, ma non mi interessava. Il brutto di essere un ragazzo carino è questo: in molti pensano che sia una cosa stupenda avere tutte le ragazze (e spesso anche dei ragazzi, mi è successo) ai propri piedi. La verità? È una gran rottura di scatole, la maggior parte delle volte.
-Mh, allora solo un bacio. -disse Dafne.
-Che?! -esclamai.
-Un bacio o non vi aiuterò.
Guardai James e Kendall, che fecero spallucce.
-A questo punto è meglio se accetti. -disse James. -Allison sa che non lo faresti di tua volontà.
Sospirai e mi rivolsi di nuovo a Dafne: -D'accordo. Ma devi giurarmi che finirà dopo quel bacio. Se Allison ti chiederà qualcosa le dirai ciò che è successo per davvero, non bugie. Giura sullo Stige.
-Lo giuro sullo Stige.
Poi Dafne schioccò le dita e me la ritrovai accanto. Prima che potessi fare qualcosa, la naiade mi prese per il colletto e, facendomi fare una specie di casqué, mi baciò sulle labbra.

-Dai, è stato così terribile? -domandò Kendall quando bevvi l'ennesimo sorso d'acqua per sciacquarmi la bocca. Sputai per terra.
-SÌ, LO È STATO! -urlai. -Mi serve un collutorio. ADESSO!
I miei amici trattenevano a fatica le risate.
-Meglio Allison? -fece James.
-Allison è il meglio del meglio! Non la paragonare neanche a quella naiade!
In quel momento, la naiade in questione tornò da noi insieme all'anima di una ragazza molto graziosa: nonostante avesse il corpo di un colore simile all'azzurro, i capelli avevano dei riflessi rossi e le iridi degli occhi sembravano avere delle scaglie di nocciola al loro interno.
-Trovata. -disse Dafne. -E Ade vi dà il permesso di portarla fuori per un giorno.
Nell'andarsene mi passò accanto e, squadrandomi dall'alto al basso, aggiunse: -Se ti venisse voglia di avere compagnia sai dove trovarmi.
E si allontanò.
Rabbrividii quando realizzai cosa volesse veramente da me, poi guardai Euridice, che a sua volta guardava me e i ragazzi imbarazzata.
-Ehm... dunque. Dafne non ti ha spiegato perché siamo venuti a cercarti, giusto? -chiese James.
-No, ha solo accennato che Orfeo ne è la causa. Che succede? -Euridice aveva un tono dolce. Capii cosa ci avesse trovato Orfeo in lei.
-Te lo spiegheremo strada facendo. -dissi. -Ora usciamo da questo posto.
Guardai Kendall: -Grazie amico.
-È stato un piacere. Mi mancherete, ragazzi. -rispose lui. -Dite ad Audrey che la amo.
Annuimmo, poi, mentre ci allontanavamo, lo spirito di Kendall scomparve.



*angolo meh*
Buongiorno semidei!
In questo capitolo ho fatto andare in crisi Adrianuccio. Povero cushiolo aw😍

Per vostra informazione, la storia sta giungendo ormai al termine.
Su su, non voglio piagnistei. Non ancora almeno.
Ho ancora qualche avvenimento da far succedere, ma non aspettatevi scene di duelli e combattimenti all'ultimo sangue perché, come già ribadito precedentemente, io non so scrivere quelle parti. Perciò ne metto pochissime.🤷‍♀️
Vabbè, fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo! (E se volete come pensate che reagirà Allison)

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