𝒫ℯ𝓇𝒾𝒸ℴ𝓁ℴ

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Lan Zhan si stava comportando in un modo davvero strano, o almeno, in modo strano per una persona calma e imperturbabile come lui.
Continuava a girare intorno alla stanza a testa bassa, mentre Wei Ying era disteso sul letto. Dopo averlo seguito per un po' con lo sguardo, chiedendosi cosa stesse facendo, non riuscì più a trattenersi e chiese: "Lan Zhan, Lan Zhan, cosa c'è che non va? Che stai facendo?"
Lan Zhan: "..."
Wei Ying: "Mi vuoi rispondere? Chiaramente c'è qualcosa che non va, visto che continui a girare intorno alla stanza come un animale in trappola. Non è da te Lan Er-GeGe. Dimmi cosa ti preoccupa, o cosa non va."
Lan Zhan: "Mn. Devo...devo chiederti una cosa."
Wei Ying si mise seduto di scatto, colto di sorpresa dal suo tono di voce, perdendo l'equilibrio e cadendo giù dal letto. Atterrò con un tonfo e iniziò subito a ridere restando sdraiato sul pavimento. Guardò Lan Zhan che aveva un'espressione indimenticabile; si era persino fermato a metà di un passo per girarsi a guardarlo, stupito, dopo aver sentito il rumore. Vedendolo, non poté fare a meno di scoppiare a ridere di nuovo, ancora più fragorosamente, di fronte a quello strano Lan Zhan, prima tutto serio, e ora improvvisamente scioccato, che stava per ricominciare a girare per la stanza.
Wei Ying: "Lan Zhan la tua espressione è davvero un capolavoro! Avanti, cosa mai devi chiedermi che ti rende così nervoso? Non ti innervosisce mai nulla e io non ti ho mai visto in questo stato!"
Lan Zhan si avvicinò al letto, si sedette, tirò su Wei Ying e lo fece sedere accanto a lui, lo abbracciò e finalmente parlò: "Voglio sapere tutto quello che è successo da quando hai deciso di cedere il tuo nucleo d'oro a Jiang WanYin."
Lo disse stringendo i pugni e serrando gli occhi in due fessure. Ormai non provava neanche più a nascondere l'astio che provava nei confronti del gran maestro Jiang. E in ogni caso, Wei Ying si era accorto che ogni volta che qualcuno nominava Jiang Cheng, Lan Zhan reagiva in quel modo, senza riuscire a trattenersi.
Wei Ying però si sciolse subito dall'abbraccio e si voltò dall'altro lato, non riuscendo a guardarlo in faccia.
Wei Ying: "È una vecchia storia, non ha senso tirarla di nuovo fuori. Sono passati più di tredici anni. Possiamo fare qualcosa di più interessante che non comprenda il parlare." E dicendo ciò provò a ridacchiare, ma era troppo teso e sapeva che Lui lo avrebbe notato. Lo osservava sempre tanto attentamente, che ormai riusciva a notare ogni più piccolo cambiamento nelle sue espressioni e perfino nel suo tono di voce.
Come Wei Ying si aspettava, Lan Zhan si accorse subito che non era per nulla tranquillo, nonostante cercasse di fare battute e di provocarlo.
Non avrebbe voluto spingerlo a ricordare, ma doveva sapere esattamente cosa era successo e come era successo, quanto aveva sofferto e quanto poteva odiare Jiang WanYin. Aveva provato ad accontentarsi di ciò che aveva sentito dire da Wen Ning, ma non era sufficiente, anzi, ciò che aveva sentito lo aveva convinto a chiedere a Wei Ying per sapere tutto quanto e rendersi conto del quadro completo. Aveva bisogno di sapere di più ed era consapevole del fatto che senza insistere e chiedere direttamente, lui non gliene avrebbe mai parlato, per nessun motivo. Del resto, si era tenuto stretto quel segreto per anni, senza far sospettare mai nulla. Sicuramente non era qualcosa che voleva raccontare o ricordare.
Lo fece girare, lo riprese tra le sue braccia e insistette: "Mi dispiace chiederti di ripercorrere quel momento, ma ho bisogno di sapere a cosa sei andato incontro, le tue battute e le spiegazioni approssimative di Wen Ning non bastano. Per favore, raccontami tutto. Non accetterò un rifiuto Wei Ying"
Wei Ying era confuso. Ovviamente non voleva raccontare a Lan Zhan cosa era davvero successo e quanto era stato pericoloso e doloroso estrarre il nucleo, ma sapeva che lui non avrebbe mai lasciato perdere e lo avrebbe incalzato all'infinito. All'improvviso sogghignò e decise di provocarlo.
Wei Ying: "Chiamami Gege e ti racconterò tutto."
Lan Zhan: "...Wei Ying...Tu...Tu..."
Wei Ying: "Io cosa? Che stai farfugliando? Sono patetico? Lo so, lo so, sono la persona più patetica al mondo. Ora però chiamami Gege, o non racconterò nulla. Mi sembra una proposta ragionevole, non credi anche tu Er-GeGe? Su coraggio, dillo, dillo!" concluse ridendo.
I lobi di Lan Zhan arrossirono... Anche in un momento serio come quello, mentre stava per ripercorrere uno degli episodi più dolorosi della sua vita, riusciva a scherzare, a metterlo in imbarazzo e a lasciarlo a corto di parole. Però doveva sapere, quindi fece un respiro profondo e chiuse gli occhi, "G-G-Gege", sussurrò esitante. Non aveva balbettato neanche quando Wei Ying aveva detto davanti a tutti, Xiong-zhang compreso, che voleva davvero andare a letto con lui, e ora balbettava come un ragazzino per un soprannome banale e continuava a sentire i suoi lobi andare a fuoco. Solo Wei Ying aveva il potere di renderlo così ridicolo.
Wei Ying: "Non ho sentito"
Lan Zhan perse la pazienza, smise di balbettare e parlò chiaramente e ad alta voce, "Ho detto Gege e questa è la prima e ultima volta, ora parla!"
Wei Ying scoppiò nuovamente a ridere, "Vedremo, vedremo! Va bene, d'accordo, però resta così, sii bravo, stringimi più forte, non ti muovere per favore e non mi guardare, sennò non ci riesco. Promettimelo."
Lan Zhan annuì all'istante: "Mn. Lo prometto"
Wei Ying fece un respiro profondo, strinse più forte Lan Zhan e iniziò a raccontare: "Come già saprai, ho impiegato davvero molto tempo per convincere Wen Qing a testare il trapianto di nucleo per me, perché era molto pericoloso e il primo tentativo in assoluto. Inoltre continuava a ripetermi che senza nucleo avrei avuto moltissime difficoltà e che dovevo rifletterci a mente lucida, senza essere impulsivo. Io però non avevo sentito ragioni, e alla fine aveva ceduto. Una volta convinta, grazie anche all'aiuto di Wen Ning, abbiamo iniziato ad organizzare il piano. Avevamo solo un tentativo a disposizione e dovevamo evitare che Jiang Cheng sospettasse qualcosa, altrimenti non mi avrebbe seguito e tutto sarebbe andato a monte, rendendo impossibile trovare una spiegazione per lui.
Abbiamo scelto una montagna di Yiling, perché era vicina e perché in quel periodo non passavano molte persone in quella zona, da quando i Wen avevano iniziato a pattugliarla per scovare me e Jiang Cheng che eravamo sopravvissuti alla distruzione di approdo del Loto. Poi abbiamo stabilito che lei e suo fratello sarebbero saliti per primi, per preparare il tutto. Io avrei accompagnato Jiang Cheng fino ad un certo punto e poi, fingendo di andarlo ad aspettare in città, sarei salito sulla montagna anche io per aspettarlo. Decisi di farlo bendare e di ordinargli di fingersi me, sapendo che la vera Baoshan SanRen, sarebbe stata più bendisposta nell'aiutare il figlio di una sua discepola. Mi assicurai che sapesse rispondere a tutte le domande che avevo chiesto a Wen Qing di porgli e poi tutto fu pronto. Dopo aver salutato Jiang Cheng e averlo visto sparire su per la montagna, mi accorsi che Wen Ning era sceso per portarmi degli anestetici che avrebbero fatto effetto mentre salivamo su per la montagna. Wen Qing aveva ipotizzato che gli anestetici sarebbero potuti essere inutili e mi aveva informato subito, ma alla fine aveva deciso comunque di provare a somministrarli. Arrivati sulla montagna, Wen Qing mi spiegò di nuovo che ci sarebbe potuto volere molto tempo, che avrebbe potuto fallire e tutta una serie di cose che mi aveva già detto, cercando di convincermi nuovamente a rinunciare. Ma io non potevo. Non potevo mollare tutto a metà, trovare una scusa da usare con Jiang Cheng e passare il resto della vita evitandolo per non incontrare il suo sguardo deluso. Non mi importava né dell'eventuale dolore, né di alcuna conseguenza. Ci avrei pensato in seguito. Dopo poco, arrivò Jiang Cheng, ancora con la benda sugli occhi e il bastone. Wen Qing gli puntò la spada al petto, gli pose tutte le domande prestabilite e poi lo addormentò. Io chiesi se sarebbe rimasto addormentato e lei mi rispose che avrebbe somministrato altri sonniferi periodicamente fino alla conclusione dell'estrazione. Mi fece stendere e mi visitò velocemente prima di cominciare. Mi accorsi subito che si era accigliata e quindi le chiesi cosa ci fosse di strano, temendo mi avrebbe detto che non era in grado di farlo. Lei mi pizzicò con un ago sullo stomaco e io provai dolore, quindi capii; gli anestetici non avrebbero funzionato. Lo accettai con rassegnazione e mi preparai al dolore che sarebbe seguito, pensando che ne sarebbe valsa la pena, una volta che Jiang Cheng fosse tornato alla normalità.
Wen Qing si rabbuiò e ricominciò a dire che dovevo rinunciare perché non potevo immaginare cosa mi aspettava, ma io la zittii immediatamente, le dissi di immobilizzarmi, per impedire che mi dimenassi e di iniziare subito.
Dopo molta insistenza, finalmente mi piantò un ago dietro il collo e mi immobilizzò. Mi diede un pezzo di tessuto da mordere e mi disse che avrei dovuto provare a stare zitto il più possibile, perché sarebbe potuto passare comunque qualcuno. Mi disse anche che avremmo fatto delle pause, perché doveva scollegare milioni di circuiti che collegavano il mio nucleo al resto del corpo, per questo prevedeva di impiegarci circa due giorni, se non di più.
Mi chiese se ero pronto e alla mia risposta affermativa, mi aprì la tunica e premette la mano sul mio stomaco. Poco dopo, sentii come un fiotto incandescente percorrermi da capo a piedi e strinsi i denti più che potevo per non far uscire un fiato. Per quanto cercassi di concentrarmi su altro, o di pensare al futuro, a Jiang Cheng con un nuovo nucleo e in grado di vendicarsi, o alla mia Shijie con un peso in meno sulle spalle, o a cosa avrei fatto una volta diventato un uomo normale, non riuscivo, perché quel dolore annullava ogni mia capacità di ragionare. Volevo agitarmi e contorcermi per cercare una posizione più comoda o per provare a ridurre un po' il bruciore che mi attanagliava, ma ero stato immobilizzato, non potevo gridare e non potevo prendere a pugni il terreno. Mi concentrai su quel dolore bruciante che si irradiava in tutto il mio corpo e iniziai a capire come funzionava la faccenda; mi accorsi che ogni tanto sentivo un dolore ancora più intenso in un punto, sebbene fino ad allora non pensavo esistesse un dolore più intenso di quello che avevo appena provato, che subito dopo si affievoliva. Ciò significava che i percorsi spirituali in quel punto erano stati scollegati, quindi lentamente il dolore sarebbe diminuito in tutte le parti del corpo, rimanendo una pulsazione, poi sarebbe svanito e avrei potuto dimenticare ogni cosa. Poco dopo però non riuscii più a distrarmi e stringere i denti non era sufficiente. Quando giunsi al limite, sputai il pezzo di stoffa e iniziai a urlare con tutto il fiato che avevo in corpo e in quel modo riuscii a sfogarmi leggermente. Subito Wen Qing fece cenno a Wen Ning di avvicinarsi per farmi stare zitto e lui mi tappò direttamente la bocca con le mani. Così i rumori erano attutiti e io riuscii a ricordarmi che dovevo stare zitto. Quindi mi morsi il labbro più forte che potevo per evitare di far uscire qualche suono e attesi per un tempo che sembrò interminabile. Poi, finalmente Wen Qing si fermò. Sapevo che era solo l'inizio, ma tirai un sospiro di sollievo e mi rilassai un po', sentendo il dolore allentare la morsa sul mio corpo.
La prima sessione durò all'incirca quattro ore. Quando Wen Qing smise di lavorare con i circuiti, mi fece bere molta acqua perché stavo sudando troppo e rischiavo di disidratarmi e di svenire, mi fece delle domande per controllare il mio stato mentale e mandò Wen Ning, che si era messo a piangere singhiozzando, a controllare Jiang Cheng per vedere se aveva bisogno di altri sonniferi. Capisci, io mi stavo facendo togliere il nucleo, non riuscivo neanche a parlare per il dolore eppure sentivo che avrei dovuto consolare Wen Ning che non riusciva a mantenere la calma", disse ridendo.
Lan Zhan intervenne subito parlando con un tono strano. La sua voce sembrava più profonda del solito e si spezzava durante i suoi discorsi: "...Smettila di dire cose senza senso e vai...vai avanti. Non riesci a smettere...a smettere di ridere in nessuna occasione...Vero?"
Wei Ying sorrise: "Ovviamente, la mia Shijie mi ha detto che nessuno sarà mai in grado di levarmi il sorriso, non importa quanto brutta sia la situazione. Quindi farò in modo che sia sempre così" e mentre lo diceva, ricordò il sorriso della sua Shijie.
Il suo sorriso si allargò.
Lan Zhan: "Togliti dalla faccia quel sorriso e non provare a cambiare discorso. Vai avanti, non fermarti."
Ora Lan Zhan sembrava arrabbiato.
Wey Ying sentiva che le braccia che lui gli aveva avvolto intorno si erano irrigidite, le mani erano chiuse a pugno e aveva chinato la testa. Sapeva che non era arrabbiato con lui, ma si preoccupò comunque e si affrettò a ricominciare da dove si era interrotto: "Er-GeGe, allenta la presa, stai stringendo troppo, non vado da nessuna parte, tranquillo, rilassati, ora ricomincio, non agitarti, non ti arrabbiare. Ecco, così, bravo, bravissimo. Dov'ero rimasto? Ah sì, a Wen Ning che piangeva e non riusciva a somministrare altro sonnifero a Jiang Cheng. Dunque, dopo la prima interruzione, Wen Qing ricominciò a scollegare i percorsi spirituali, facendo una pausa più o meno ogni quattro ore, sempre per vedere se ero stabile e se ragionavo ancora, perché temeva che il mio corpo, indebolendosi, potesse rigettare l'energia che lei stava impiegando, oppure che sarei potuto morire per lo shock. Dopo la quinta o la sesta seduta, Wen Qing si accorse che stavo sudando troppo e che avevo iniziato a delirare. Quindi mi mise la mano sulla fronte e imprecò, perché mi era venuta la febbre. Si concentrò subito sul mio stomaco e cercò di lavorare più in fretta, dicendo a Wen Ning di fare qualcosa per farmi riprendere e per farmi smettere di urlare. Infatti avevo sputato nuovamente il pezzo di tessuto e avevo iniziato a chiamare a gran voce lo zio Jiang, Jiang Cheng e la mia Shijie e avevo anche cominciato a piangere, perché nessuno mi salvava nonostante io urlassi i nomi delle persone a me più care. Stavo immaginando di essere attaccato dai cani, ma questa volta mi stavano divorando pezzo per pezzo senza che nessuno intervenisse per aiutarmi. Dopo un paio di schiaffi ben assestati, mi ripresi abbastanza da capire quello che mi diceva Wen Ning. Stava tremando come una foglia mentre mi asciugava le lacrime dal viso e mi faceva stringere ancora una volta il pezzo di tessuto tra i denti.
Mi disse che non mancava poi molto. I collegamenti erano stati quasi del tutto interrotti e quindi a Wen Qing mancava poco per potersi apprestare ad estrarre il nucleo. Tirai un sospiro di sollievo e provai a sorridere, anche se non deve essere stato un bello spettacolo. Ruotai gli occhi per vedere Jiang Cheng; andava tutto bene, era steso sull'erba con il mantello come cuscino, sembrava riposare tranquillo e sereno, quindi mi tran..."
Lan Zhan lo interruppe all'improvviso spingendolo via non troppo gentilmente e allontanandosi da lui, guardando verso il basso: "Non nominarlo più! Non voglio sentire il suo nome! Dimmi che non lo nominerai più"
Wei Ying capí perché era arrabbiato. Sorrise e annuì: "Capito. Va bene se lo chiamo Shidi?"
Lan Zhan: "...Mn". Sospirò, "Ma se puoi, evita di concentrarti su di lui. A me interessa sapere cosa è successo a te e cosa hai dovuto sopportare a causa sua, non quanto dormiva comodo quell'ingrato di tuo fratello".
Wei Ying: "Ho capito, ho capito. Non serve arrabbiarsi tanto, non è colpa sua, ho deciso io di farlo, nessuno mi ha costretto. Conosciamo entrambi il suo carattere. Ora abbracciami di nuovo, non ti allontanare da me. Se mi stai vicino è più facile raccontare. Non mi interrompere più però."
Lan Zhan: "Mn. Vieni qui. "
Lo abbracciò stretto di nuovo e lo fece sedere sulle sue ginocchia. Intuì che stava per arrivare una parte peggiore di quella appena raccontata, perché Wei Ying era troppo insistente con il contatto fisico e aveva smesso di guardarlo, preferendo affondare la testa nel suo collo, baciandolo. Lo strinse più forte e ricambiò il bacio, poi attese con il fiato sospeso. In quel momento aveva bisogno di fargli sentire che gli era vicino. Si sentiva in colpa per avergli chiesto di raccontare tutto e cercò di confortarlo a modo suo, sperando di non farlo soffrire troppo. Non era in grado di tranquillizzarlo a parole, quindi lo fece tramite baci e carezze, sperando fossero sufficienti. Lo strinse ancora più forte.
Wey Ying: "Wen Qing scollegò le parti rimanenti e mi disse che stava per estrarre il nucleo, ma mentre stava dicendo che il peggio era passato, iniziai a vedere tutto oscurato e sentii del sangue che mi gocciolava dalle labbra e dal naso. Wen Qing mi controllò immediatamente e mi disse che era dovuto alla perdita improvvisa del mio potere spirituale, che aveva esagerato facendo tutto troppo di fretta e iniziò a chiedermi scusa insistentemente. Wen Ning si avvicinò subito per pulirmi il sangue dal viso, ma subito dopo svenni.
Mi risvegliai quando era ormai buio. Significava che erano passati due giorni e che non restava molto tempo. Guardai subito in alto e vidi Wen Qing che mi fissava. Mi visitò immediatamente e disse che avevo recuperato un po' di energie e che non c'era tempo da perdere se volevamo riuscire nella nostra impresa. Io acconsentii immediatamente. Quindi disse a Wen Ning di controllare il mio Shidi e poi di tornare da noi per aiutarla. Mi pose nuovamente la mano sullo stomaco e iniziò a trasmettere l'energia spirituale che serviva per estrarre il nucleo e farlo passare attraverso di me per impiantarlo nel nuovo corpo. Dopo un po' però, sbatté un pugno a terra e si alzò. Prese Wen Ning da parte e iniziò a parlare con lui, sembrando molto agitata. Mi agitai anche io pensando che il processo fosse fallito, temendo fosse colpa mia e iniziando a tremare al solo pensiero di aver deluso Jiang Cheng e di aver perso anche il mio di nucleo, ma poi tornarono da me e mi guardarono in modo strano. Wen Qing fu l'unica in grado di parlare e spiegarmi la situazione, mentre Wen Ning fingeva di essere molto interessato ad un bastone a terra, non riuscendo a guardarmi negli occhi. Wen Qing mi disse che a causa della mancanza di poteri spirituali, il nucleo non poteva attraversare le barriere del mio corpo soltanto con l'aiuto della sua energia e che avrebbe dovuto estrarlo a forza procurando un'incisione. Non lo aveva minimamente previsto, credeva che il potere spiritiale del medico cultore, sarebbe stato sufficiente per estrarre un nucleo ormai tanto fragile. Mi disse anche che al momento il mio corpo era troppo debole per sopportare un anestetico e anche che non era sicura di come avrebbe reagito il nucleo scollegato e quanto avrebbe resistito prima di sciogliersi spontaneamente. Per quanto trovassi scomoda quella nuova notizia, mi affrettai a dirle di procedere all'istante e di limitarsi a non perforarmi qualche organo nella foga, perché mi sarebbero serviti più in là per ubriacami e mangiare tutta la zuppa con costolette e germogli di loto che potevo. Quindi ricevetti uno schiaffo. Rimasi senza parole; era stato Wen Ning, esasperato dal mio modo di fare, che temeva la mia morte e non era riuscito a trattenersi. Subito dopo mi chiese scusa, controllò l'ago per essere sicuro che non riuscissi a muovermi e poi si voltò, dicendo che non avrebbe mai potuto guardare quella scena. Wen Qing si fece forza, prese un coltello e mi disse di chiudere gli occhi, ma io..."
Wei Ying si interruppe bruscamente quando sentí qualcosa di freddo e umido scorrergli sul collo. Dimenticò la promessa che aveva fatto fare a Lan Zhan e allungò subito le mani sul suo viso per allontanarlo e poterlo guardare. Lan Zhan stava chiaramente piangendo, pur senza emettere un suono. Wei Ying lo aveva visto solo una volta in quello stato e ne era rimasto profondamente sconvolto, volendolo consolare, ma non avendone il potere. Adesso però quello che stava piangendo dopo avergli chiesto di raccontare un qualcosa che sicuramente gli avrebbe fatto male, era l'amore della sua vita e doveva consolarlo ad ogni costo, anche perché non riusciva proprio a vederlo piangere; sentiva una stretta al cuore e anche i suoi stessi occhi bruciare. Gli asciugò le lacrime con le maniche, ma ricominciarono subito a scendere, quindi gli permise di chinare il capo, sapendo che non voleva farsi vedere in quello stato e lasciò che si sfogasse. Si mise dietro di lui e lo abbracciò, iniziando a fischiettare la loro canzone direttamente nel suo orecchio, accarezzandogli con una mano la schiena e abbracciandolo con l'altra. Lan Zhan si irrigidí all'istante e non fu neanche in grado di ricambiare l'abbraccio. Poco dopo, facendosi stringere e accarezzare da Wei Ying e ascoltando la canzone che aveva condiviso solo con lui, si rilassò, calmandosi abbastanza da tornare lucido e sentirsi tremendamente in colpa. Non poteva mettersi a piangere in quel modo quando quello ad aver sofferto non era lui. Il suo compito doveva essere quello di consolare Wei Ying, non di farsi consolare da lui. Non era stato in grado di trattenersi, ma non era una giustificazione valida. Sentí montare la rabbia dentro di sé; quindi si asciugò le lacrime che gli erano rimaste sulle guance e colpì la testiera del letto per sfogarsi, mandandola però in mille pezzi e facendo spaventare Wei Ying.
Wei Ying sobbalzò e gli prese entrambe le mani, "Non vergognarti per essere crollato. Quando ho saputo di tutte le frustate che avevi ricevuto a causa mia e del marchio sul petto, mi ha fatto tanto male che avrei voluto piangere. Se fossimo stati solo noi due, lo avrei fatto, ma c'erano tante persone che non potevano vedermi debole. Se senti di dover piangere, puoi farlo, senza preoccuparti di nulla. Ci sono io qui con te, soltanto io. "
Lan Zhan: "Non mi vergogno di essere crollato e neanche di aver pianto davanti a te, non è neanche la prima volta tra l'altro. Mi vergogno, invece, perché mi sono fatto consolare da te, quando dovrebbe essere il contrario. Non ho nessun diritto di farti soffrire come sto facendo ora e in più neanche riesco a controllarmi, mentre tu rivivi tutto questo. Ho pianto come un bambino, mentre tu stai ancora sorridendo. Sono Estremamente Patetico."
Il sorriso di Wei Ying si allargò, "Per una volta almeno è il mio perfetto Lan Zhan ad essere patetico. È un sollievo."
Anche Lan Zhan riuscì a sorridere leggermente.
Ovviamente a Wei Ying bastava una sola frase per stravolgere il suo umore e farlo tornare tranquillo.
Allo stesso tempo, quel sorriso diede a Wei Ying tutto il coraggio che gli serviva per proseguire il racconto. Tornò sulle sue ginocchia, lo spinse sul letto e si sdraiò comodamente sopra di lui, appoggiando la testa contro il suo petto per ascoltare i battiti e continuò: "Io però non riuscii a chiudere gli occhi, forse per la mia stupida curiosità o perché avevo troppa paura per muovere un qualsiasi muscolo. Sentii un dolore leggero e poi uno acutissimo, che però non era paragonabile al dolore bruciante che avevo sentito in tutto il corpo nei due giorni precedenti. Guardando Wen Qing concentrata sul suo lavoro, ma impaziente, pensai a quanto sarebbe stato felice Jiang Cheng una volta riavuto il suo nucleo, e il dolore divenne sopportabile.
Ormai mancava poco. Sentivo che Wen Qing aveva inserito un dito accanto al coltello, per percepire meglio il nucleo e poterlo estrarre in fretta. Proprio mentre pensavo lo avesse trovato perché aveva cambiato espressione, sputai una boccata di sangue e cominciai a sanguinare di nuovo, questa volta anche dagli occhi. Wen Qing urlò a Wen Ning di venire subito per bloccare l'emorragia perché stavo sanguinano da cinque dei sette qiyao, ma ogni volta che provava, io sputavo altro sangue. Subito dopo, persi nuovamente i sensi. Quando mi ripresi, era ancora notte. Provai a muovermi e scoprii di poterlo fare, anche se mi pentii immediatamente di averci provato, perché sentii un dolore lancinante in tutto il corpo, che si concentrava allo stomaco e mi impediva di riflettere. Evidentemente emisi qualche lamento, perché subito vidi il volto sorridente di Wen Ning che cercava malamente di coprire le lacrime e mi chiedeva come mi sentissi, tranquillizzandomi e dicendomi che era tutto finito. Si avvicinò anche Wen Qing che iniziò a medicarmi la ferita allo stomaco. Non appena vidi la ferita, chiesi immediatamente se aveva impiantato il nucleo in Jiang Cheng. Lei annuì e mi disse che il tempo era scaduto e avevamo superato il limite. Visto che ad un certo punto ero svenuto, non mi ero reso conto del tempo che era passato. Avevo perso i sensi di notte ed era nuovamente notte, quindi capii che era trascorso un giorno intero. Wen Qing mi disse sbrigativamente che avevo sanguinato da occhi, naso e bocca probabilmente per il troppo stress al quale avevo sottoposto il mio corpo e che per un momento, proprio quando stava finalmente estraendo il nucleo, il mio cuore si era fermato. Presa dal panico, aveva trascinato Wen Ning a rianimarmi, mentre lei inseriva in tutta fretta il nucleo nel corpo di Jiang Cheng, per poi tornare da me e controllarmi. Riuscirono a far ripartire il mio cuore e mi medicarono la ferita allo stomaco, lasciandomi poi riposare. Poi mi disse che il sonnifero era finito e che Jiang Cheng si sarebbe potuto svegliare da un momento all'altro. Quindi, finí di controllare la ferita e mi medicò nuovamente, mi diede dell'acqua e poi mi fece sollevare da Wen Ning, perché non sarei mai stato in grado di reggermi sulle gambe. Mi portarono ai piedi della montagna e mi lasciarono lì, scusandosi e prostrandosi, perché erano ancora dei Wen e dovevano tornare immediatamente all'ufficio di sorveglianza all'Approdo Del Loto. Li ringraziai inchinandomi come riuscii e mi incamminai appoggiato disperatamente ad un bastone, barcollando come un ubriaco e offrendo sicuramente uno spettacolo orribile alla vista, per raggiungere la città e mettermi a riposare in un luogo riparato che avevo scelto in precedenza come punto di incontro. Dopo un po' di tempo nascosto in quel luogo, iniziai a preoccuparmi per Jiang Cheng e ad indebolirmi ulteriormente per la fame. Andai a cercarlo, pensando che potesse essere entrato in una locanda e, coprendomi il volto con un cappello e il corpo con un mantello stracciato, mi diressi verso la prima che vidi. Iniziai a maledirlo mentalmente per la sua impulsività e per tutto il tempo che ci stava mettendo, ma mi sbagliavo. Jiang Cheng era ancora sulla montagna, prostrato per ringraziare Baoshan SanRen per il miracolo. Io invece, mi feci catturare, inutile com'ero diventato in quel..."
Lan Zhan: "Non è vero. Non dirlo, basta così"
Wei Ying: "Tanto è finita la grande avventura. Subito dopo, visto che non avevo alcun briciolo di forza per oppormi, né la spada per provare a farlo, mi sono fatto catturare come senza poter opporre alcuna resistenza e vi ho rivisti solo tre mesi dopo"
Lan Zhan: "Non ti alzare, rimani qui"
Wei Ying: "Sono qui, non mi muovo"
Lan Zhan gli fece appoggiare nuovamente la testa sul suo petto, cercando ancora più contatto tra di loro. Wei Ying sentiva che stava tremando leggermente e iniziò a fargli subito i gattini sul mento e ad accarezzargli il volto per consolarlo. Mentre stava per sollevarsi a guardarlo e per dargli un bacio, si congelò incredulo sentendo ciò che stava dicendo.
Lan Zhan: "Scusa. Perdonami"
Wei Ying era stupefatto: "Scusa per che cosa? Cosa c'è da perdonarti? Non avevi detto che tra di noi non è necessario niente di tutto ciò?"
Lan Zhan: "In questo caso è diverso. Devo chiederti scusa per tutto ciò che ho detto quando ancora non sapevo quello che avevi fatto. Ti ho accusato in tutti i modi pur sapendo che c'era qualcosa di strano. Devo anche chiederti scusa perché da quando l'ho scoperto, ho pensato più volte di uccidere Jiang WanYin pur sapendo che ti avrebbe fatto soffrire immensamente. Inoltre, devo scusarmi in anticipo, visto che non ti lascerò andare da solo da nessuna parte, per nessun motivo, in nessuna circostanza, visto che hai dimostrato troppe volte di essere imprudente, combinaguai, attiraguai, ingenuo, troppo gentile, troppo intraprendente, troppo sveglio, decisamente troppo incline al sacrificio. Non hai il permesso di allontanarti da me visto che sei la combinazione ideale per cacciarsi nei guai, quindi non puoi muoverti liberamente, non puoi agire impulsivamente e poi non... "
Wei Ying, "Lan Zhan, Lan Zhan, fermo un attimo. Non hai mai parlato così tanto, mi sta venendo mal di testa. Smetti di parlare, avvicinati di più e dimentichiamoci di questa conversazione. Rimarrò sempre al tuo fianco, ma tu non farmi più spaventare come hai fatto oggi. Pensavo volessi dirmi che non volevi più avere a che fare con me, o che ti eri reso conto che non mi amavi quanto pensavi prima, quindi stavo già pensando ad un modo per implorarti e impedirti di andartene o per spiegarti tante cose sdolcinate, o per suggerirti altrettante cose che avremmo potuto fare e che ti avrebbero convinto a rimanere con me, nonostante io sia tutto quello che hai detto e anche molto peggio e poi..."
Lan Zhan: "Wei Ying... Stai pensando troppo. Io non posso lasciarti"
A quel punto Lan Zhan lo baciò ed entrambi si lasciarono alle spalle quella orribile conversazione.
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Ci tenevo moltissimo a scrivere il racconto di Wei Ying in questo modo. Credo che anche lui avrebbe sdrammatizzato e scherzato come ha fatto il mio Wei Ying, così come credo che Lan Zhan, si sarebbe lasciato andare.
Voi cosa ne pensate?
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