Take me home

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Kara e Lena stanno insieme da circa un anno, e ovviamente quest'ultima è a conoscenza del fatto che Kara sia Supergirl. Al di fuori di questo, tutto è esattamente come nello show, tranne un'ultima cosa: Kara non è mai venuta a sapere dell'esistenza della città di Argo su Krypton, è convinta che il suo pianeta sia morto, insieme a tutti i suoi cari. Non sa che sua madre è viva.
Krypton è abitato solo dai pochi superstiti, situati appunto ad Argo City, ed è un pianeta in continuo movimento. Non c'è modo di rallentare, deviare o invertire la sua rotta, esso continuerà a muoversi senza fermarsi mai. Proprio in questi giorni, Krypton è entrato nell'area da cui è possibile mandare segnali sulla Terra, e i suoi abitanti hanno cercato in tutti i modi di attirare l'attenzione del DEO e dei suoi agenti. Ce l'hanno fatta. Supergirl si è lanciata in una missione, che l'ha portata a scoprire che parte della sua casa, e soprattutto della sua famiglia, è ancora vivo. Kara torna sulla Terra più gioiosa che mai per dare agli altri la bella notizia, quando sua madre le mette di fronte una scelta terribile: "Lascia la Terra e vieni con noi, torna a casa, ma non potrai rivedere mai più questi umani che tu definisci la tua famiglia, poiché Krypton si allontanerà troppo per poterti permettere anche solo di comunicare. Ma devi decidere in fretta. Hai 24 ore prima che Krypton esca dal raggio di contatto con la Terra."
Kara deve compiere una scelta. Ci sarà qualcosa, o qualcuno che la convincerà a farla restare?

POV LENA

Ormai mancano solo tre ore allo scadere dell'ultimatum imposto da Alura, e io ancora non ho visto Kara da quando quest'ultimatum è stato imposto.

C'ero anch'io al DEO quando il messaggio è arrivato, ho visto il viso di Kara: puro desiderio. Io la conosco, ho capito subito che desidera più di ogni altra cosa tornare a casa sua, per potersi sentire finalmente normale. Ho capito subito che sarebbe voluta partire.

Ma questo non vuol dire che faccia meno male.

Amo Kara, con ogni fibra del mio corpo, e vederla andarsene per non tornare più mi ucciderebbe.

Quest'ultimo anno in cui siamo finalmente riuscite ad aprirci l'una all'altra è stato il periodo più bello della mia vita. Svegliarmi ogni mattina accanto a lei, avvolta dal suo abbraccio e dal suo profumo, vedere come prima cosa l'azzurro dei suoi occhi, sentire come prima cosa la sua voce che mi sussurrava parole dolci all'orecchio. I suoi abbracci, i suoi baci. Era tutto ciò per cui valeva la pena svegliarsi la mattina. La amo da morire, più di ogni altra cosa al mondo, e doverle dire addio mi spezzerebbe. Ero spezzata già prima, poi lei è entrata nella mia vita, ha raccolto i pezzi del mio cuore e li ha rimessi insieme, donandomi più amore e calore di quanto credevo fosse possibile. Se ora se ne dovesse andare il mio cuore si romperebbe di nuovo, ma questa volta sarebbe  ancora peggio, perché saprei cosa vuol dire essere felici. Mi ha donato la felicità, lei. E non sono pronta a rinunciarvi.

Ecco perché, dall'istante in cui ho capito che probabilmente sarebbe partita, non ho più potuto sopportare tutto questo peso.

Sono corsa fuori dal DEO, mi sono rifugiata al mio appartamento, ho pianto non so quante lacrime, ho sentito la disperazione impadronirsi di me, mentre cercavo furiosamente di convincermi che, se l'amavo davvero, sarei dovuta essere capace di lasciarla andare, lasciarla essere felice.

Non posso affrontarla.

Sto buttando giù non so più quale numero di bicchiere di vino quando sento la porta aprirsi.

Resto immobile, dando le spalle a chiunque sia entrato.

Dentro di me sto pregando che sia lei.

Ti prego, ti prego fa che sia lei.

"Lena."

La sua voce agisce immediatamente come un calmante.

Le lacrime smettono di cadere, le dita non hanno più la forza di stringere il bicchiere che cade a terra e si frantuma in mille pezzi.

Esattamente come fa il mio cuore quando il suo braccio circonda le mie spalle e preme gentilmente per farmi ruotare verso di lei.

Alzo lo sguardo e, per la milionesima volta, mi perdo nei suoi occhi azzurri, gli stessi occhi azzurri di cui continuo ad innamorarmi ogni giorno di più.

Come può la vita farmi questo? Come può andare a finire così?

Non lo so.

L'unica cosa che so è che devo fare un tentativo, ed è questa consapevolezza che mi fa crollare in ginocchio abbracciata alle sue gambe a implorarla di restare.

Dove sono finiti tutti i "la sua felicità è la mia felicità, se partire la rende felice la devo lasciar andare"? Non lo so. So solo che voglio che stia qui con me.

"Ti prego, ti prego, non mi lasciare così. Ti supplico, se tieni un minimo a me non te me andare. Ho bisogno di te Kara, ho bisogno di te, del tuo amore, della tua anima, del tuo cuore. Ho bisogno di te, ho bisogno di svegliarmi accanto a te tutte le mattina, ho bisogno di dirti che ti amo ogni due minuti, ho bisogno di abbracciarti stretta a me se nella notte  mi svegliassi di soprassalto da un incubo. Ho bisogno di tutto questo e ho bisogno soprattutto di non restare da sola. Sono stata abbandonata da tutti nella mia vita, sei l'unica persona che mi sia mai rimasta accanto, sei l'unica persona per cui ancora mi alzo la mattina, sei l'unica persona in grado di rendermi felice. Se te ne vai non mi resta niente. Ti prego, non mi abbandonare. Ti prego.... ti amo. Ti amo, non posso stare senza te."

Le lacrime hanno ricominciato a scendere prepotenti.

Le mie parole disperate sono accolte da un silenzio assordante.

Non è servito a nulla, partirà lo stesso. Non sono abbastanza per trattenerla qui.

Ma prima  che la mia mente possa formulare altri pensieri, le sue mani mi stringono delicatamente i fianchi, mi prende in braccio senza fatica.

Mi appoggia piano sul divano, accoccolandosi vicino a me.

Le sue mani si posano sul mio viso, mentre mi bacia dolcemente la fronte.

"Lena, non esiste neanche la scelta per me. Nessuno potrebbe chiedermi di scegliere tra la mia vita qui e la mia vita su Krypton. Sceglierei sempre, SEMPRE, casa mia."

Io mio cuore, se possibile, si frantuma ancora di più, nella disperazione della solitudine che verrà.

"....peccato che casa mia non sia un luogo, bensì una persona. Una persona che io amo con tutto il mio cuore, una persona che non ha mai fallito nel farmi sorridere, una persona che per la prima volta nella mia vita mi ha fatto sentire felice. Sei tu Lena. Tu sei casa mia. Non c'è mai stata nessuna scelta da fare, perché per me sarai sempre tu. L'ho detto subito a mia madre, ma probabilmente eri già scappata via. Le ho detto che ti amo, e che non ti lascerei mai, per niente al mondo. Così come lo sto dicendo a te. Ti amo Lena, e non avresti mai dovuto dubitarne neanche per un secondo. Non ti abbandonerei mai, sei tutta la mia vita."

E detto questo mi bacia come non ha mai fatto. Mi bacia come se ne avesse un bisogno fisico, come se a non farlo provasse un dolore insopportabile.

E io rispondo al bacio con altrettanta foga.

Come mi ha spezzato il cuore, è riuscita a ricomporlo con poche parole.

Il sollievo si propaga dentro di me, accompagnato da felicità e gioia.

Amo la donna che stringo tra le braccia più di chiunque altro al mondo, e ora so, ora ho la certezza, che sceglierebbe sempre me.

Come io sceglierei lei.

Sempre.

E per sempre.


A/N

Ciao, scusate, so che è molto breve, ma si tratta veramente solo di un idea che mi ha fulminata all'improvviso. Spero vi sia piaciuta. Grazie per averla letta. Grazie di cuore. Se vi va lasciate un commento con scritto cosa ne pensate, così vedrò come migliorarmi.
Have a good day everyone.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2019 ⏰

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