Le cose appena accadute mi spaventano un po', ma preferisco non dargli troppa importanza e quindi continuo la giornata come niente fosse.
A scuola racconto la vicenda alle mie amiche più strette, ma dopo un espressione mista tra curiosità e inquietudine o una risata il discorso era presto dimenticato.
Stavo tornando a casa con la mia migliore amica Karol quando improvvisamente sento un soffio gelido che mi da i brividi, mi volto come se mi aspettassi di vedere qualcosa dietro.
Karol mi chiede:
-C'è qualcosa che non va?-
Stavo per risponderle di no, poi però lo vedo, anzi lo rivedo: era il cavallo del mio sogno, tale e quale persino la cicatrice che aveva sul muso.
-Quel cavallo... quel cavallo è identico a quello che ho sognato!-
- Che?!? Stai scherzando vero?-
- No ti giuro...Comunque cosa ci fa un cavallo libero qua in città?-
-Infatti è strano...
Mentre parlavamo non ho fatto in tempo ad avvicinarmi al cavallo che non l'ho più visto.
-Val, Val ci sei?-
- Scusa è che è sparito- ho detto guardandomi intorno
- Allora vieni a dormire a casa mia sabato?-
-Ah si posso non vedo l'ora!-
Ero molto felice non solo perché sarei stata con la mia migliore amica e ci saremo divertite di sicuro, ma anche perché potrebbe dirmi cosa mi succede di notte visto che ho una camera solo per me a casa mia.