Ricordi.

319 15 1
                                    

Dopo la mattinata trascorsa in tribunale Federico era rientrato da poco nella sua nuova casa ubicata al centro di Torino, l'aveva acquistata dopo aver deciso di regalare la villa a Sofia. Poichè, sapeva che la sua ormai ex moglie adorava abitare li circondata dal verde delle colline torinesi con vista sull'intero capoluogo piemontese. Avevano acquistato la villa insieme come nido d'amore per la loro convivenza e proprio la lontananza dal centro urbano fu uno dei requisiti di scelta, perchè questo permetteva di avere, ad entrambi, quei piccoli momenti di relax e privacy totale che adoravano passare insieme. Quanti pomeriggi avevano trascorso lui, Sofia e la piccola Giada nel giardino posto sul retro della villa con Wendy e Spike che rincorrevano per tutto il tempo il pallone calciato continuamente dallo stesso Federico. Pertanto donandole quel piccolo angolo di paradiso sperava che Sofia si ricordasse di quei momenti e potesse ritornare a sorridere e a essere felice.

L'attaccante juventino stremato dalla mattinata appena trascorsa si era appena sdraiato sul grande divano in pelle posto al centro del salone ed era totalmente assorto nei suoi pensieri. Il suo stato d'animo era paragonabile ad un ciondolo in continuo movimento, poiché, alternava momenti di tristezza e depressione a quelli di totale convinzione. Era triste perchè pienamente consapevole di ciò che aveva appena perso, la sua famiglia, ma allo stesso tempo, era convinto di quella sua decisione proprio per il grande amore che provava verso quello che fosse il suo nucleo familiare.

Osservava le pareti bianche del salone ripensando continuamente alle parole che Sofia gli aveva detto nella stanza del tribunale "Non avremo mai più nessun rapporto personale, Federico sei stato capace di prendere il mio cuore e ridurlo in mille pezzi, addio e buona vita", ancora una volta l'aveva fatta soffrire ma che uomo di merda era, chi razza di persona fa soffrire la donna che ama, continuava a ripetersi mentre sorseggiava già la seconda bottiglia di birra. Doveva trovare un modo per non pensare al divorzio, a Sofia e alla situazione di merda in cui si trovava.

I suoi pensieri vennero interrotti dallo sguardo dei due piccoli cuccioli di bulldog inglese, entrambi avevano osservato il proprio padrone con sguardo compassionevole percependo la tristezza che lo logorava, pertanto si erano avvicinati e avevano iniziato a leccargli le mani per poi passare alla faccia come se volessero dimostrargli che loro avevano capito tutto ma che comunque lo volevano bene. Il toscano ripose a quelle manifestazioni d'affetto iniziando ad accarezzarli, un mano si muoveva delicatamente sulla testa di Spike mentre l'altra era impegnata a coccolare la pancia di Wendy. Il calciatore quasi commosso dalla situazione iniziò ad parlare con i suoi animali sperando in un loro improbabile risposta.

-"Mi dispiace, mi dispiace che anche voi dovete pagare per i miei errori. Non era mia intenzione portarti via da Wendy, Spike credimi mi mancherai tanto". Il troppo alcol iniziò a dare i suoi frutti mentre le lacrime solcavano l'intero viso del calciatore, quest'ultimo resosi conto della situazione alquanto strana decise di chiamare uno dei suoi amici più fidati, che era stato testimone del suo giuramento d'amore.

-"Pronto, Federico".

-"Paulo, è finita davvero, sto male". Rispose con voce rotta dal pianto. L'argentino che conosceva tutta la vicenda dettagliatamente sapeva che la scelta di Federico era stata davvero difficile, il giocatore aveva cercato in tutti i modi di fargli cambiare idee, ma il toscano era un testa dura e quando si convinceva di un cosa era difficile farlo tornare indietro. Eppure Paulo era stato uno degli spettatori principali della loro storia d'amore e non poteva pensare che fosse finita in questo modo.

-" Fede calma e fai un respiro profondo, sai come la penso, non ti dirò mai hai fatto bene"

-"Lo so per te ho fatto una cazzata, ma io dovevo farlo".

-"Ma se Sofia ti aveva perdonato, hai rinunciato a lei, alla vostra famiglia solo per appagare il tuo senso di colpa e ora guarda come ti ritrovi". Paulo non voleva essere duro, voleva bene a Federico avevano condiviso insieme molte vittorie e poche sconfitte, lo reputava un fratello e proprio per questo voleva il suo bene, è il bene di Federico era Sofia.

My HomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora