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Without you I feal broke like I'm half of a whole, without you I've got no hands to hold, Without you I feal torn like a sail in a storm, Without you I'm just a sad song.

Perdere i genitori dovrebbe essere una cosa orribile ma per Millie no, ha sempre affrontato la situazione con un sorriso-quasi mai vero-spiaccicato sulle labbra, l'unica cosa che l'avrebbe letteralmente uccisa sarebbe stata la perdita della sua amata nonna, ma come si sa, tutto ha una fine e quel giorno arrivò inaspettatamente in fretta.

Millie, come previsto non prese molto bene la notizia, senza dire niente a nessuno-poichè fosse da sola-prese il primo aereo di sola andata per Vancouver e arrivò in quella città non tanto amata dalla sottoscritta.
Tutto era rimasto come quattro anni fa, i fiori rosa nel suo giardino, lo gnomo di porcellana vicino alla porta e la solita altalena arrugginita che nessuno utilizzava più.
Millie inserì la chiave nella serratura e molto insicura aprì la porta di casa Brown, appena entrata uno strano vuoto si fece avanti e passo dopo passo realizzò di non trovare nessuno.
La ragazza dai capelli corvini sapeva benissimo che sua nonna fosse morta ma voleva pensare il contrario, non poteva sopportare il fatto di essere dopo tanto tempo sola per davvero.
Millie si sedette nel solito divano rosso con il centrino bianco poggiato sopra e scoppiò in un pianto liberatorio, non riusciva a credere che aveva perso tutti, era davvero sola e non poteva farci niente se non cercare di andare avanti con un sorriso falso come sempre.
La Brown con le poche forze che aveva decise di guardare un po' in giro per la casa, in qualche modo si sarebbe trasferita lì e doveva decidere cosa tenere o cosa buttare.
Iniziò dalla cucina, non era molto grande, anzi era davvero piccola, c'era un grande mobile di legno pieno di ante e di cassetti, li vicino c'era anche un frigo che ormai non aveva più quella funzione, sua nonna lo usava di più come una dispensa.
La nonna di Millie era molto particolare, molte cose che aveva non le usava per il vero scopo, come per esempio il frigo e il forno, non lo usava mai e infatti li teneva ogni genere di pentole, non per questo aveva due microondi.
Millie si guardò in torno e sorrise nel vedere i bigliettini di auguri conservati sopra quel mobile molto vecchio, c'era di tutto sopra, bigliettini per il compleanno altri per i cinquant'anni di matrimonio ed altri bigliettini di guarigione.
Sopra alla kappa mai utilizzata erano esposti dei piccoli giocattolini che erano simili a quelli che si trovano negli ovetti kinder, cose molto banali ma con un grande senso affettivo per la giovane Brown, c'era una piccola fata, una ranocchia e una macchinna rossa fuoco con un po' di polvere depositata sopra.
Andando verso al lavabo notò la solita confezione di sapone ormai finita a forma di barbie e altri piccoli giocattoli depositati sul bordo del davanzale che dava alla finestra.
C'era un piccolo hamtaro e una minuscola moto che era sempre adocchiata da lei e dal figlio dei vicini che purtroppo si trasferirono in un'altro continente.
Senza toccare nulla Millie ritornò nel salone e lo guardò per bene, c'era una grande cornice con dentro tantissime foto, sia di lei da piccola ma anche di sua madre.
Notò con dispiacere che il calendario non era stato cambiato, era già settembre e il calendario era fermo ad agosto, la piccola brown svoltò pagina e poco dopo si mise ad osservare le varie foto sparse per il salone.
C'erano foto di lei da piccola con parenti che non conosceva neanche di vista e altre foto sue, come per esempio quella della comunione, sua nonna le diceva sempre "In questa foto sembri così un angelo ma in realtà sei un piccolo diavolo".
Millie sorrise a quel ricordo così dannatamente lontano e riprese a guardare le foto, c'era una foto di sua nonna da giovane, era appena sposata e dire che era bella era dire poco, era bella da morire, aveva un vestito bianco con una gonna molto ampia, o suoi capelli erano raccolti in una coda con delle ciocche ribelli che le cadevano dal viso, la cosa più bella era il suo il sorriso stampato in faccia.
Dopo aver guardato le foto aprì un cassetto, sua nonna le proiviba di aprilo e voleva finalmente scoprirne il contenuto, prese la piccola chiave donata dalla nonna e fece scattare la serratura, ciò che trovò dentro fu un cesto, dentro c'era una foto, una piccola coperta e una lettera.
Millie prese il cesto e si sedette sul divano perplessa, con un movimento veloce prese la foto in mano e la squadrò bene, quella era di sicuro lei con una donna di fianco, quella donna le assomigliava molto e quando notò la data di quando fu scattata la fotografia non potè che portare le mani alla bocca.
26 marzo 2001, la donna di fianco a Millie era sua madre, questo spiegava l'anno della foto e la grande assomiglianza, la Brown prese la lettera e anche se poco convinta cominciò a leggerla.

19 febbraio 2000
Oggi è nata una stella e quella stella sei te, si proprio te Millie, so che sarai una brava bambina e che aprirai quel cassetto e leggerai questa lettera solo quando sarà il momento adatto.
So che dirlo per lettera è molto brutto ma devi sapere alcune cose su di te e su di me.
Te sei appena nata e tua madre ha in mente di darti in adozione, ti prometto che farò tutto il possibile per farti rimanere un altro po' nelle sue braccia e ti prometto anche che tu rimmarrai con me per molto tempo.
Una cosa che devi sapere su di me è che ho una malattia, alcuni medici dicono che è terminale e che non c'è via di scampo, fortunatamente mi hanno diagnosticato 18 anni di vita, 18 anni per vederti crescere, 18 anni per crescerti.
Nonostante non ti conosca ancora poiché in questo momento sei ancora in ospedale, sento che qualcosa ci leggerà per sempre e questa cosa è la collana che troverai all'intero di questa busta, Millie se mai leggerai questa lettere sappi che ti voglio un mondo di bene e che per te farei di tutto.
Dalla tua cara nonna
          Per Millie.

Millie era diventata una fontana, letteralmente, continuava a piangere e non ai dava tregua, con un movimento veloce cercò la collana e se la mise, la strinse forte vicino al cuore e disse ad alta voce con la speranza che sua nonna la senta <Staremo sempre insieme nonna, te lo prometto>.

Spazio Autrice
Ciao a tutti ragazzi! Eccomi tornata con questa fanfiction sulla fillie, come vedete ha un inizio molto particolare e le cose che sono scritte, sono prese da casa di mia nonna a cui sono davvero molto legata, e la storia della collana è vera! Mia nonna mi ha regalato una collana in oro con una madonnina sopra e penso che sia una cosa bellissima.
Detto ciò vi ringrazio se voterete questa storia e non ho più niente da dire quindi Ciao!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2019 ⏰

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