Capitolo 12

9.8K 167 15
                                    

...dalla porta spuntò Felipe con la pistola in mano.
Felipe: lasciala o ti faccio fuori!
Carlo la lasciò e Maria si scaraventato contro il petto di Felipe, il quale l'abbracciò.
Felipe: shh piccola mia.
Disse stringendola a se.
Felipe: ti aspetto fuori! Questa la pagherai cara!
Giusy: la prego signore, lui è il fidanzato, non gli faccia del male.
In quel momento il padre di Maria entrò in casa.
Salvo: salve, che succede?!
Felipe: noi ce ne andiamo!
Disse stringendo Maria e dirigendosi alla porta.
Salvo: dove credi di andare con mia figlia!
Giusy: Salvo zitto!
Felipe: non si azzardi a parlarmi con quel tono mai!!!
Salvo: signor Ruiz mi scusi, ma dove sta portando mia figlia?
Felipe: a casa mia, lei ora è mia e quell'essere non deve mai più avvicinarsi a lei!
Disse indicando Carlo.
Salvo: è il suo ragazzo.
Felipe: la correggo, ex ragazzo. Buona giornata.
Salvo: Maria tu non dici niente?! Lasci il tuo ragazzo in questa maniera?!
Felipe: perché pensate lui sia il ragazzo adatto a lei?!
Giusy: la tratta bene, è premuroso, ha molti pregi.
Felipe: molti... MOLTI PREGI?! Quello è feccia!
Felipe iniziò ad alzare la maglietta di Maria.
Maria: no, Felipe no!
Felipe: ferma!
Alzò la maglietta fino a sotto il seno.
Felipe: questo è quello che quell'essere gli fa!
Tutti si voltarono verso Carlo.
Carlo: non l'ho mai toccata, sei stato tu e ora vuoi accusare me?!
Felipe: davvero?! Sei un foglio di puttana!
Giusy: comunque se fosse stato Carlo avrà avuto i suoi motivi, Maria a volte è esasperante.
Felipe:non ci credo, davvero?! Mi sa che volete più bene a quella sorta di uomo che a vostra figlia! Che schifo!
Salvo: Maria dai di la verità.
Felipe: noi adesso c'è ne andiamo, i libri te li compro io, cazzo perché non ci ho pensato prima che venissimo, ti avrei risparmiato tutto questo piccola.
Felipe portò Maria in auto lasciando li i suoi genitori sbigottiti.
Felipe: mi dispiace bambolina.
Disse mettendo in moto.
Felipe: tornerò ad uccidere quel coso appena ti avrò riportato a casa nostra.
Maria: no ti prego non ci andare più!
Felipe: si merita la morte. Io affronto i miei nemici, non ho paura di nessuno.
Maria: lo so, ma non voglio tu ti faccia male. Fallo per me.
Felipe: per questa volta ti asseconderò, ma la prima volta che lo incontrerò gli pianterò un proiettile nel cranio.
Felipe: manderò un mio dipendente a comprarti i vari libri.
Maria: non c'è bisogno!
Felipe: non era una domanda piccola.
In quel momento iniziò a suonare il telefono di Felipe.
Felipe rispose mettendo in viva voce .
Felipe: si?!
Domenica: amore di mamma, tra poco porto tuo fratello da te, resterà per circa 2 giorni.
Felipe: no, tienitelo, non posso.
Domenica: Felipe dai, sono solo 2 giorni.
Felipe: cavolo mamma! Va bene!
Domenica: ci vediamo tra una decina di minuti.
Felipe chiuse il telefono.
Maria: Hai un fratello?!
Felipe: si per mia sfortuna.
Maria: dai non dire così. Scommetto che ti vuole bene.
Disse sorridendo.
Arrivarono a casa dopo poco, Maria andò a lavarsi, mentre Felipe si mise sul divano guardando un po' di televisione.
Suonò il campanello e Felipe andò ad aprire.
Domenica: ciao Felipe, sono di fretta, ciao.
Disse lasciando il bambino in braccio a Felipe, che chiuse la porta.
Felipe: ciao moccioso.
Ian: Pelipe!
Disse il bambino abbracciando il fratello.
Felipe adagiò il fratellino sul divano.
Maria arrivò in quel momento.
Meria: è arrivato tuo fratello?!
Felipe si avvicinò a lei dandole un bacio.
Felipe: si piccola è sul divano.
Maria si diresse verso il divano e vide Ian triste.
Maria: piccolo, che è successo?!
Il bambino guardò Maria e poi abbassò di nuovo lo sguardo.
Maria: Felipe che gli hai fatto?!
Felipe si avvicinò.
Felipe: non gli ho fatto niente, è sempre così.
Maria: sei un cretino, è un bambino, è strano sia triste.
Ian guardò come Maria rimproverò Felipe e si mise a ridere.
Felipe: hai visto lo hai fatto ridere, contenta?
Maria si avvicinò al bambino e lo prese in braccio.
Maria: come ti chiami piccolo?
Ian: Ian
Maria: ciao Ian io sono Maria. Me lo dici che ti ha fatto tuo fratello?
Ian: Pelipe non mi puole pene...
Maria: non è vero piccolo, sono sicura che ti voglia molto bene.
Ian: no, lui mi lascia sempe solo, non cioca mai.
Maria: amore, che dolce!
Disse dando un bacio sulla guancia di Ian.
Ian: tu ciochi co me?
Maria: certo piccolo.
Felipe assisti a tutta la scena.
Felipe: io vado a lavorare.
Maria: assolutamente, tu ora vieni qua e giochi con noi!
Felipe: è un ordine?!
Maria: si! Forza!
Ian: è cappivo, non gli die niende.
Felipe: piccola io non prendo ordini.
Maria: Felipe, vieni.
Felipe si avvicinò a lei e la strinse per la vita.
Maria: attento al bambino.
Lui la baciò.
Ian: siii, siete pidanzati?
Maria sciolse il bacio imbarazzata.
Felipe: si.
Disse guardando Maria negli occhi.
Lei arrossì, se è possibile di più.

Salvata e guarita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora